Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Arch. Lumen Arte Sacra il 2 marzo 2015 alle 19:42 ha scritto:

Questo sussidio ci aiuta a comprendere meglio il mistero di Dio, nostro creatore, attraverso l'analisi delle sacre scritture. Troviamo riferimenti biblici commentati, riferimenti degli evangelisti. Comprendiamo anche il ruolo di Maria. Questo volume molto interessante ci aiuta a capire la storia della chiesa fino ad arrivare ai giorni nostri.

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Arch. Lumen Arte Sacra il 2 marzo 2015 alle 19:26 ha scritto:

Libricino dedicato ai giovani. Affronta le nuove sfide. Spiega il significato dei sacramenti e non solo. Capire come rapportarsi ai media ai giorni nostri.


Studente Luca Zagara il 2 marzo 2015 alle 13:18 ha scritto:

Elisabeth Parmentier affronta, in ambito omiletico, il problema del “denudamento” della chiesa e del predicatore partendo da domande basilari: “Perché, cosa, e con che diritto predicare?”.
Parmentier comincia la sua riflessione da tre premesse fondamentali: in primo luogo, la predicazione rappresenta il centro della vita della comunità; il testo biblico è il principio della predicazione; terzo, l’omiletica è influenzata da realtà socioculturali peculiari. La sua riflessione ha come ambientazione la società francese postmoderna in cui il protestantesimo è una presenza inferiore, e la secolarizzazione mette in crisi l’autorità delle istituzioni religiose: queste si trovano ad affrontare una crisi istituzionale che porta a un declino dell’autorità dei predicatori, i quali vedono discusso la loro posizione e la loro predicazione. Secondo Parmentier da questa situazione nascono due modelli di predicazione con cui si cerca di coprire le “nudità” della chiesa e del predicatore. Da un lato c’è la predicazione come “coprimiserie” che pretende di fare fronte a una comunità annoiata e disillusa brillando teologicamente e letterariamente. Dall’altro, c’è una predicazione come “corsetto” che mira a sedurre la chiesa contenendone gli eccessi indesiderati. Parmentier stabilisce le modifiche teologiche che potrebbero aiutare a “rivestire” un corpo comunitario alla ricerca di salvezza, a partire da un’analisi dello sviluppo della predicazione.


Studente Luca Zagara il 2 marzo 2015 alle 12:43 ha scritto:

È necessario riconoscere assieme a Gerhard von Rad che il profetismo costituì nelle sue origini un fenomeno molto complesso e articolato, la pluralità delle designazioni adottate per gli uomini estatici porta a pensare che effettivamente, nella sua fase iniziale il profetismo non nacque come un movimento organizzato ma si organizzò nel suo sviluppo che avvenne intorno al VIII-VII sec., però si ritiene che le ragioni che portano G.v.Rad a pensare che il movimento profetico non fu altro che una rilettura spirituale dell’antica religione yahwista, siano in realtà una conferma storica che sin dall’inizio della storia di Israele Dio suscitò degli uomini, in alcuni momenti precisi, che potessero guidare il popolo. Israele stesso dovette abituarsi a un fenomeno del genere per questo notiamo anche uno sviluppo delle definizioni di qualcosa che inizialmente non si sapeva come definire, inoltre se le prime descrizioni riflettono principalmente gli stati esteriori questo potrebbe essere dovuto al fatto che quando gli israeliti ancora non conoscevano il significato profondo del profetismo si limitavano a leggere ciò che vedevano e cioè uomini che si strappavano le vesti e che potevano sembrare insensati. Infine si noterà che lo sviluppo maturo del profetismo proprio nei sec. VIII-VII ha un senso molto profondo, infatti proprio in questo periodo i profeti furono chiamati da Dio con un compito particolare, preparare Israele alla deportazione e a sopravvivere in un contesto storico, sociologico, culturale e religioso che sarebbe cambiato radicalmente. Dal punto di vista metodologico G.v.Rad ha un metodo molto forte, considera le fonti extrabibliche ed è particolarmente attento ai documenti archeologici, anche a quelli esterni a Israele e analizza le tradizioni profetiche facendo molto affidamento sull’analisi narrativa.

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Studente Luca Zagara il 2 marzo 2015 alle 00:17 ha scritto:

Sembra decisiva la categoria della scelta: scegliere, per Kierkegaard, non significa trascorrere da una cosa ad un'altra con la speranza o la falsa coscienza che tutto possa essere comunque vissuto e, all'occorrenza, recuperato. La scelta è la decisione per una possibilità a scapito di altre, che una volta escluse non possono più essere considerate come vere possibilità. In questo quadro si capisce il rifiuto della dialettica hegeliana, che dall’opposizione tra tesi e antitesi mira alla sintesi, proponendo al contrario la sua visione di opposizione, l’aut-aut (titolo della sua opera più famosa), la scelta irriducibile che ci troviamo sempre a fare nella nostra esistenza autentica. la filosofia che traspare da Timore e Tremore può essere schematizzata così: a) stadio estetico: Kierkegaard rappresenta l'estetica con delle figure, Don Giovanni, Faust e nel personaggio del seduttore Johannes, che il filosofo crea inserendo degli elementi della propria esperienza autobiografica; b) stadio etico: l'atto della scelta è il movimento che istituisce la personalità morale (lo si vede a proposito del matrimonio), perciò il matrimonio è la sintesi dell'immediatezza sensuale del primo amore e della riflessione, della speranza e del ricordo: esso rappresenta la serietà della vita; c) stadio religioso: solo nella vita religiosa, nel salto operato con la fede, è accessibile quella condizione di autentica liberazione dall’esteriorità. Il simbolo della vita religiosa è la figura di Abramo. Egli si affida a Dio al punto che per Dio egli è disposto a sacrificare il suo unico figlio, andando contro tutti i principi dell’etica (e anche della Legge), che gli impedirebbero di uccidere. Abramo è il singolo, prima di tutto perché lui è solo davanti a Dio, che lo chiama rivolgendogli un appello personale che impegna solo lui e nessun altro. Questa è la situazione esistenziale del singolo di fronte a Dio: Abramo non dubita, impugna il coltello, sta per uccidere il figlio, ma Dio lo ferma e gli concede tutto. La situazione esistenziale è caratterizzata dalla paradossalità e dal contrasto, sui quali si infrange la possibilità di un calcolo razionale di ciò che meglio o giusto. La completa realizzazione della libertà non è il frutto dell’obbedienza al dovere, ma della completa sottomissione a Dio contro ogni buon senso e razionalità.


Studente Luca Zagara il 2 marzo 2015 alle 00:11 ha scritto:

L’opera di Massimo Donà è vasta. L’autore – filosofo, professore e musicista – fa un’accurata e specifica analisi dell’evoluzione della musica. È incredibile la mole di citazioni di autori dei diversi periodi storici; Donà è sicuramente una persona ben istruita, un esperto in questo campo. Nel libro ho trovato molti nomi di personaggi a me sconosciuti, nomi che ho letto per la prima volta, ma anche nomi di persone famose e influenti sia nell’ambiente musicale sia in quello filosofico. Complessivamente devo dire di apprezzare molto il lavoro di ricerca di Donà: ammiro la sua profondità di pensiero, la sua capacità di andare a “scavare” nella filosofia o nella mente dei geni di musica e filosofia; per quanto riguarda appunto il pensiero dei filosofi e dei teologi che Donà cita, sicuramente uno studente che si affaccia sulla materia troverebbe abbastanza difficoltà a seguire il filo del discorso, perché Donà non presenta genericamente il sistema dei filosofi, ma ne prende in considerazione solo i frammenti che interessano la sua analisi. Lo stesso discorso vale anche per la storia e gli eventi che la “scrivono”. Per quanto riguarda la bibliografia, il repertorio è ottimo e completo, Donà cita opere degli autori ma anche sugli autori che lui sceglie.


Avv. PATRIZIA CASTALDO il 1 marzo 2015 alle 20:16 ha scritto:

Testo nel preciso stile di S. Alfonso: chiaro, semplice ed essenziale, con tanti spunti di riflessione nel solco di molteplici indicazioni relative alla uniformità tra la nostra volontà e la volontà di Dio. Da leggere e rileggere per trovare sempre nuovi stimoli per un atteggiamento di vita sempre più improntato alla sequela di Gesù Redentore.

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Avv. PATRIZIA CASTALDO il 1 marzo 2015 alle 19:35 ha scritto:

Testo molto profondo, ma, nel contempo, attraente ed interessante. Denota grande misticismo e spiritualità da parte dell'autrice e stimola una rilettura più attenta del medesimo e di altri testi dell'autrice. Si rileva, altresì, profonda unione mistica.

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Federico il 1 marzo 2015 alle 12:58 ha scritto:

Straordinario e unico nel suo genere.


Arch. Lumen Arte Sacra il 28 febbraio 2015 alle 16:49 ha scritto:

Bellissimo ed utilissimo strumento per far capire ai giovani il vero significato della Santa Messa in tutte le sue fasi. Consigliato!

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Arch. Lumen Arte Sacra il 28 febbraio 2015 alle 16:46 ha scritto:

Volume daL testo pratico, porta alla riflessione attraverso riferimenti di Santi e non, ci aiuta a vivere meglio la vita e a rapportarci con gli altri.


Paola il 28 febbraio 2015 alle 16:45 ha scritto:

Semplicemente meraviglioso! Davanti ad una scelta tanto difficile, non rimane altro che l'amore e il coraggio di portare avanti una gravidanza senza speranza, sapendo che il proprio figlio morirà a poche ore o a pochi giorni dalla nascita. Data la gravità della malformazione i genitori hanno scelto di lasciar morire il neonato tra le loro braccia, circondandolo solo d'amore, evitando il primo intervento di ricostruzione, molto rischioso e un futuro pieno di incertezze. Non vorrei mai trovarmi di fronte ad una scelta del genere, ma trovo che evitare una sofferenza inutile e una cattiva qualità di vita sia la scelta migliore, in certi casi.

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Arch. Lumen Arte Sacra il 28 febbraio 2015 alle 16:38 ha scritto:

Libricino pensato per i più giovani, con immagini studiate per loro e preghierine semplici da recitare.


Arch. Lumen Arte Sacra il 28 febbraio 2015 alle 16:35 ha scritto:

Uno dei Doni più importanti che Gesù regala gratuitamente all'uomo sono i sette doni dello Spirito Santo. La Sapienza capace di comprendere i valori autentici, l'Intelletto che illumina la mente,il Consiglio che ci aiuta nel discernimento, la Forza che ci aiuta ad affrontare le difficoltà della vita, la Conoscenza che ci avvicina a Dio e ci aiuta a respingere il male, la Pietà che inonda il cuore di amore per Dio, il Timore di Dio che ci aiuta ad allontanarci dal peccato.


Arch. Lumen Arte Sacra il 28 febbraio 2015 alle 16:31 ha scritto:

E' importantissimo comprendere il significato del Battesimo. Questo volume ci aiuta a scoprire la storia del Battesimo attraverso anche l'analisi del rito stesso. Interessante.