Confermazione

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Dal latino "confirmatio", confermazione, rafforzamento, secondo la fede cattolica e delle Chiese orientali, è uno dei sette sacramenti della Chiesa, che in stretta connessione col battesimo e l'eucaristia, va considerato parte integrante dell'iniziazione cristiana. L'origine biblica è vista nell’imposizione delle mani o cheirotonìa (At 8,17s; 9,17; 19,6 ecc.), che conferisce al convertito alla fede il dono dello Spirito Santo, con riferimento anche alle testimonianze bibliche di unzione come 'sigillo' dello Spirito (sfraghis). Il compimento dell'evento battesimale con la preghiera di benedizione, l'imposizione delle mani e l'unzione diventa nella Chiesa occidentale, secondo testi del III sec, un'azione simbolica a sé stante. Nelle Chiese orientali non avvenne tale distinzione. Un'unzione, impartita subito dopo il battesimo, con olio aromatico (il myron), è chiamata presso le Chiese orientali «dono dello Spirito Santo» ed è considerata sacramento. Dato che i Riformatori non furono in grado di rinvenire alcun comando di Gesù riguardante la confermazione e ne rifiutarono la sacramentalità (anche perché la confermazione - secondo i riformatori - avrebbe svalutato il battesimo), il concilio di Trento difese la dottrina già fissata a Firenze sulla confermazione come sacramento; fa inoltre parte delle sue dichiarazioni vincolanti l'esistenza del 'carattere' sacramentale, sul quale è fondata l'irripetibilità della confermazione. Fino al concilio Vaticano II, l'amministrazione della confermazione era riservata al vescovo; se il concilio chiama soltanto il vescovo «ministro originario» (LG 26: EV 1/348-350), non sono esclusi, con ciò, altri ministri della confermazione incaricati dal vescovo. Il concilio auspicava una nuova chiarificazione della connessione fra confermazione e iniziazione (SC 71: EV 1/123-124), e comprese questo sacramento come legame perfetto del battezzato con la Chiesa e come impegno a testimoniare la fede con la parola e con l'azione (LG 11: EV 1/313-315). Da questo punto di vista, si è sollecitati a vedere la confermazione, oltre che come dono dello Spirito, come ratifica consapevole e decisa del battesimo da parte di giovani adulti, accompagnati dalla preghiera della Chiesa.