Valori politici e valori religiosi

Gli autori del volume esplorano, con diverse intonazioni ma con sensibilità convergenti, un tema incandescente dell’attuale agenda politico-filosofica: il ruolo pubblico dei valori religiosi nelle democrazie liberali. Lo fanno cercando una via intermedia tra due chine egualmente perniciose: il radicato sospetto che, nelle società aperte, circonda la professione di valori «non negoziabili»; e l’apologia della differenza culturale che finisce per disconoscere il senso della comunanza nell’umano largamente attestata da tutti i grandi retaggi sapienziali.

Tratto dalla rivista Concilium n. 3/2010
(http://www.queriniana.it/rivista/concilium/991)

Gli 8 saggi (di altrettanti aa.) raccolti nel vol. sono stati presentati e discussi nel corso di due seminari organizzati nel 2007 e 2008 a Roma dal Centro studi filosofici di Gallarate in collaborazione con il Progetto culturale della Chiesa italiana. Il tema che li accomuna è il ruolo pubblico delle religioni nelle democrazie liberali. Si cerca una via intermedia fra due esiti negativi: da un lato il radicato sospetto proprio delle democrazie occidentali verso la professione di valori non negoziabili, dall’altro l’apologia della propria differenza che oscura il senso dell’umano comune. Contro la neutralità liberale si scommette sulla possibilità di una fusione di orizzonti, reciprocamente ospitali e fiduciosi.

Tratto dalla Rivista Il Regno 2010 n. 18
(http://www.ilregno.it)