L' ecumenismo spirituale. Linee-guida per la sua attuazione

Il cardinale Walter Kasper, dal 2001 Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, è sicuramente una delle figure più autorevoli e rappresentative dell’impegno della Chiesa cattolica nel dialogo ecumenico. A quarant’anni dal Concilio, rispondendo alle attese manifestate dai partecipanti all’assemblea plenaria 2003 del Dicastero per l’unità dei cristiani, Kasper presenta questo prezioso Vademecum con le linee-guida per l’attuazione dell’ecumenismo spirituale. Esso «è destinato in modo particolare a quanti hanno una speciale responsabilità del promuovere l’unità dei cristiani, ad approfondire le radici spirituali dell’ecumenismo e ad offrire suggerimenti a questo fine» (prefazione p. 11). Rivolto dunque a tutti coloro che nelle Chiese locali hanno il compito di promuovere il dialogo a vari livelli, il volume si indirizza anche ai cristiani delle altre tradizioni incoraggiandoli ad unirsi ai fratelli nella fede nell’impegno della preghiera e nelle iniziative spirituali in favore dell’unità (p. 14).

Il Vademecum si basa sui documenti del Concilio Vaticano II, particolarmente Dei Verbum, Lumen Gentium, Unitatis Redintegratio, Orientalium Ecclesiarum e sui documenti successivi che hanno esplicitato l’impegno della Chiesa cattolica nella ricerca dell’unità dei cristiani, specialmente il Direttorio per l’Applicazione dei Principi e delle Norme sull’Ecumenismo (1993) e l’enciclica Ut unum sint di Giovanni Paolo II (1995). Il volume si articola in tre parti sviluppate secondo un identico schema: partendo dalla citazione esplicita di un documento, l’autore riprende e approfondisce il tema terminando con suggerimenti pratici perché i cristiani insieme possano attuare i vari aspetti dell’ecumenismo spirituale secondo modalità rispondenti alla loro specifica situazione. La prima parte dal titolo «Approfondire la fede cristiana» pone come fondamento il legame di unità tra i cristiani che è dato dalla venerazione della Parola di Dio nelle Sacre Scritture (p. 23). Raccomanda l’approfondimento delle Scritture attraverso la pratica della lectio divina; suggerisce percorsi biblici da realizzare in comune; esorta a leggere e studiare insieme la Scrittura facendo tesoro dei diversi approcci secondo la tradizione delle Chiese e Comunità ecclesiali (p. 26-31).

L’approfondimento della fede cristiana fondata sulla Parola di Dio nelle Sacre Scritture genera la testimonianza: Gesù Cristo, il testimone fedele e verace diventa il modello di santità per forgiare legami di comunione (p. 34). Legate al mistero di Cristo sono la testimonianza di Maria, Madre di Dio, che accompagna la Chiesa anche nel suo cammino verso l’unità, e la testimonianza fino alla morte dei martiri e di tutti quanti hanno vissuto santamente divenendo principali artefici della riconciliazione e della comunione ritrovata (p. 37-44). «Preghiera e culto» sono oggetto della seconda parte. Non c’è dubbio che «la preghiera deve avere la priorità in questo cammino intrapreso con gli altri cristiani » (Ut unum sint 102). La preghiera del «Padre nostro» in modo particolare, unica perché è del Signore, rimane bene comune di tutti i cristiani e una pressante esortazione a pregare per la loro unità (p. 47-48). Sulla base di innumerevoli esperienze già compiute nel corso degli anni, il Vademecum incoraggia la preghiera in comune con i membri delle altre Chiese e Comunità ecclesiali: preghiera incentrata sul mistero della Chiesa e della sua unità, sul battesimo quale vincolo sacramentale di unità, sul rinnovamento della vita personale e comunitaria o sulla guarigione di un’umanità frammentata (p. 51-52).

L’Eucaristia è il luogo privilegiato per pregare per l’unità, aspettando il grande dono della celebrazione comune (p. 62). Anche le famiglie di matrimoni misti sono terreno favorevole in termini di scambio ecumenico di doni (p. 66). «Diaconia e testimonianza» costituiscono l’argomento della terza e ultima parte, che guarda alla vita quotidiana. È questo il tessuto nel quale è possibile stabilire relazioni con una particolare attenzione alla diversità e alla presenza sul proprio territorio di cristiani di diverse confessioni (p. 76-77). Si indirizza in concreto alle comunità parrocchiali e ai movimenti ecclesiali, alle comunità monastiche e di vita consacrata, ai giovani e a quanti svolgono un ministero, perché non in competizione fra loro, ma in feconda collaborazione contribuiscano ad alimentare la speranza ecumenica. Una ricca bibliografia riguardante l’ecumenismo spirituale, risultato di dialoghi ecumenici internazionali nei quali la Chiesa cattolica è stata impegnata, chiude il Vademecum. Il prezioso lavoro non esaurisce il tema, ma con i riferimenti che contiene offre «spunti» di riflessione. Tocca ai destinatari e alle comunità in particolare darne proseguimento attraverso un serio approfondimento ed un costante «esercizio pratico» dell’ecumenismo spirituale.

Tratto dalla rivista "Parola e Storia" n. 2/2007
(http://www.scienzereligiose-br.it)