DECALOGO
Dal greco ("dieci parole"), è il termine tecnico per i Dieci Comandamenti di Dio tramandati nella
Bibbia in due versioni. Il Primo Testamento attribuisce al decalogo particolare importanza, in quanto scritto da Dio stesso (Es 20); esso rappresenta la legge fondamentale d’
Israele nell’alleanza. La ricerca attuale pensa a un tempo di compilazione definitiva che va dal sec. VIII al VI a.C. Ricordando la liberazione dalla schiavitù da lui operata, Dio afferma la sua identità di Creatore in relazione vitale con l'uomo e vieta la venerazione di dèi stranieri e di immagini (comandamento principale), con cui è salvaguardata anche l’identità di Israele nel mondo circostante politeista. Singoli comandamenti (o divieti), con un carattere socioculturale molto pronunciato,devono garantire una corretta convivenza umana. Il decalogo non è citato nella sua totalità nel
Nuovo Testamento, tuttavia le sue direttive vi si trovano oggettivamente nell’accentuazione dell’unicità di Dio, nella stretta correlazione tra amore di Dio e del prossimo e in vari approfondimenti dei singoli comandamenti. Già nei
Padri della Chiesa del II sec., e da qui fino alla Scolastica inclusa, viene tematizzata la coincidenza del decalogo con la legge morale naturale: con ciò si attribuì al decalogo una qualità sovratemporale. Dopo che, a partire dal XVI sec., la dottrina morale fu presentata nei catechismi (anche luterani) e nei manuali di
teologia morale seguendo la struttura del decalogo, vengono attualizzati i contenuti dei comandamenti, e soprattutto dei divieti, in forma condizionata dal tempo. Lo sviluppo abnorme della casistica controriformistica fu gravido di conseguenze quali la reinterpretazione del sesto comandamento a servizio di una morale sessuale repressiva. In forma dettagliata, il decalogo costituiva anche la base dell’esame di coscienza, oppure dell’interrogatorio a mezzo di un formulario per la confessione. Con notevole sforzo (vedi il movimento biblico della prima metà del XX sec.) la teologia recuperò una valutazione corretta del decalogo, come testimonianza della fede in un Dio amante della vita e degli uomini.