SOMMARIO
Chiesa domestica
7. Casa Nicodemo. Per Rinascere dall’alto
(Cristian e Cristina) 3
Leggere l’esperienza
7. Un amore che ti incontra. Bibliodramma
sul Padre prodigo (Lc 15,11-32)
(G. Izzo e L. Molesti) 11
Nella memoria della Natività di Maria
(R. Laurita) 23
4. Il servo del Signore,
figura di speranza e riconciliazione
(M. Assaf) 37
Dalla 23a alla 28a domenica
del Tempo ordinario
7 settembre/12 ottobre 55
23ª ordinaria (M. De Santis, S. Sanchini, A. Lameri) 57
Esaltazione della S. Croce (M. De Santis, E. Manganelli, M. Orizio) 81
25ª ordinaria (M. De Santis, R. Mancini, A. Lameri) 102
26ª ordinaria (M. De Santis, A. Carrara, A. Lameri) 123
27ª ordinaria (M. De Santis, P. Bignardi, M. Della Bianca) 145
28ª ordinaria (M. De Santis, A. Carrara, M. Della Bianca)
7.
Casa Nicodemo
Per Rinascere dall’alto
di Cristian e Cristina
Casa Nicodemo vive dal 14 settembre del 2008 nei locali della canonica di Pagnano, un paesino della Brianza in diocesi di Milano1. La decisione di aprire Casa Nicodemo è stata presa al termine di un lungo percorso di discernimento operato da Cristian e Cristina e don Roberto rileggendo con l’aiuto di “guide spirituali” i segni del cammino vissuto nella parrocchia di Bellusco (MB), con l’appoggio e l’accompagnamento del competente Vicario episcopale di zona. Il progetto in origine si caratterizzava come una casa di accoglienza dove i giovani e chiunque ne sentisse il bisogno potessero vivere un’esperienza di crescita umana e spirituale attraverso lo stile della vita fraterna. L’esperienza ha preso il via quando il vicario di zona ha identificato questa parrocchia come funzionale per sperimentare il progetto. Don Roberto è stato nominato “Amministratore parrocchiale” e incaricato della pastorale giovani le decanale insieme a Cristian e Cristina, con la piccola figlia Lucia, che nascerà a luglio 2009. Sposati nel 2000 e animati dal desiderio di mettere al centro della loro vita coniugale la vita di fede e vivere il proprio amore con una forte apertura all’accoglienza, avevano già sperimentato per alcuni anni una forma di vita fraterna nella loro casa in collaborazione con don Roberto, nella precedente sede del suo servizio pastorale. La scelta del nome è stata ispirata durante la preghiera in una settimana di vacanza con un gruppo di famiglie. Veniva letto il Vangelo di Giovanni, precisamente l’incontro di notte tra Nicodemo e Gesù (Gv 3,1-20), e il racconto sembrò descrivere l’esperienza di tanti giovani che attraversano il buio della fede o sperimentano tratti di storia personale in cui smarriscono il senso della propria vita e del proprio valore, e in cui si affacciano domande profonde. Si tratta sia di vissuti di inquietudine, insoddisfazione e tristezza, sia di momenti più positivi in cui i giovani iniziano a gridare, a chiedere aiuto e a muovere i primi passi alla ricerca di risposte più alte. Come quell’incontro di Nicodemo con Gesù segnò un rinascere dall’alto, Casa Nicodemo è sorta con l’intenzione di propiziare nuove occasioni di rinascita, esperienze di condivisione della vita e della fede, in cui ritrovarsi amati, amabili e capaci d’amore. Il progetto si è proposto anzitutto di stabilire una casa che potesse rappresentare un’oasi nella notte per chiunque avesse sete di Dio, di preghiera, di bellezza, di pace, di ascolto e di un senso profondo per la propria vita. Si trattava di un contesto che fosse anche particolarmente attento alla bellezza, diffusa in tanti particolari: nella liturgia comunitaria, nell’ascolto della Parola, nella cura del giardino, della cucina, della tavola, della chiesina, ma anche nella cura degli incontri, nella sete di cultura tra libri e cinema e ascolto di testimoni. Il volto della Casa è in costante divenire, ma ruota sempre attorno ad alcune parole che ne definiscono il “carisma”. Nel crocifisso (realizzato da un amico iconografo) sono presenti i riferimenti biblici che fondano l’identità spirituale di questa piccola realtà di chiesa: casa (Gv 1,35-39): la chiamata dei discepoli in Giovanni, il desiderio di portare lo sguardo al Signore Gesù Cristo e all’incontro con il suo amore per chiunque entra nella casa; Nicodemo (Gv 3,1-15): l’incontro con Gesù, simbolo di ogni cercatore nella notte a cui vogliamo aprire la porta; fraternità (Gv 13,1-20): la lavanda dei piedi, criterio dell’amore che accomuna ogni vocazione e che ci ricorda che prima di qualsiasi amore c’è la Sua grazia; preghiera (Lc 7,36-50): la peccatrice perdonata, per lasciarci modellare e conformare il cuore alla misericordia di Dio; accoglienza (Gen 18,1-15): le querce di Mamre, mistero dell’accoglienza e della comunione; annuncio: come san Francesco indica Gesù, così Casa Nicodemo vuole essere strumento per indicare Gesù; bellezza: è il velo arancione della croce, che rappresenta lo Spirito Santo che non sai da dove viene né dove va (Gv 3,8). La fraternità riassume la forza e la grande sfida del progetto. L’intuizione è stata fin dall’inizio quella di creare una casa di accoglienza e di preghiera in cui dei battezzati cercano di vivere insieme e testimoniare Gesù Cristo e il vangelo. Casa Nicodemo rimanda a una dimensione di casa, che raccoglie e accoglie. Il raccoglimento si attua col prendere distanza dai ritmi della vita ordinaria, favorendo una maggiore attenzione rivolta a sé e all’ascolto della Parola. L’accoglienza diviene così il frutto e lo stile della Casa, che vorrebbe contagiare chiunque la frequenti. Concretamente Casa Nicodemo si struttura come un luogo in cui poter pregare (preghiera liturgica e personale, lectio divina, giorni di ritiro), in cui dedicarsi all’ascolto interiore, di Dio e della natura. La proposta di Casa Nicodemo offre esperienze ed eventi con cui si cerca di interpellare i giovani, e non solo, sul senso della vita, su cosa significhi oggi seguire Gesù e la via evangelica. La proposta viene offerta con l’aiuto di tante persone che dedicano energie e tempo, condividendo i loro carismi. La vita della fraternità di Casa Nicodemo è normata da una piccola regola di vita che è un semplice aiuto nel tradurre nel quotidiano il desiderio della sequela. La centralità della Parola si articola attraverso la Serata sulla Parola tutti i venerdì sera, il vespro e le lodi (dal venerdì alla domenica) a cui si aggiungono per la fraternità un percorso di ritiro e supervisione con la nostra guida spirituale (don Marco Bove), il Triduo pasquale, il Fermati e attendi in preparazione al Natale e la veglia di Pentecoste. La Serata sulla Parola è un appuntamento fisso che fin dall’origine sostiene l’esperienza di Casa Nicodemo. La serata parte dalla preghiera condivisa, segue la cena insieme che diventa occasione per celebrare la vita fraterna, chiude la condivisione della lettura della Parola guidati da un relatore che ci aiuta a entrare nel brano lasciando poi un momento finale di condivisione nella fede. La serata è per la fraternità una sorgente che permette la vita condivisa e per le persone che partecipano un’occasione di approfondimento della Parola. Il Triduo pasquale, il Fermati e attendi prima […]