Citazione spirituale

Citazione di spiritualità del giorno

La croce di Cristo viene identificata con una scala ... ma è anche un simbolo cosmico: gli assi del cosmo su cui ci si orienta.

Guidalberto Bormolini, Davide Rondoni

Ricevila anche tu
Inserisci qui sotto la tua mail per ricevere ogni giorno una citazione di spiritualità:


Citazioni spirituali dei giorni passati

lunedì 27 dicembre 2010


Cessino le parole, parlino le opere. Purtroppo siamo ricchi di parole e vuoti di opere.

Sant'Antonio di Padova -

domenica 26 dicembre 2010


Chi ha poca carità vede pochi poveri. Chi ha molta carità vede molti poveri. Chi non ha carità non vede nessuno.

Primo Mazzolari -

sabato 25 dicembre 2010


Lascia che sia Dio a provvedere a te.

Anselmo d'Aosta -

venerdì 24 dicembre 2010


L’uomo è un pellegrino alla ricerca del proprio cuore, del proprio essere più profondo. Là Dio ci viene incontro, e soltanto a partire da là potremo a nostra volta andare incontro agli uomini.

André Louf -

giovedì 23 dicembre 2010


Gesù ha proibito una preghiera fatta soltanto di parole (Mt 6,7), ma ci ha insegnato una preghiera fatta anche di parole.

- Anonimo -

mercoledì 22 dicembre 2010


Salvare la propria anima non è salvare il proprio io, bensì salvare nell'io quel frammento assetato non di possedere tutto, ma di essere tutto; quella goccia di eternità che risale alla propria sorgente.

Gustave Thibon -

martedì 21 dicembre 2010


Questa generazione pusillanime ci ha cambiato il Cristo. Non era più il Cristo degli operai, il Cristo che esercitava il suo incessante apostolato presso i poveri, i pubblicani, gli uomini del mondo. Il leone di Giuda si è trasformato in una timida pecora. Nostro Signore, il cui apostolato forte e vigoroso ha ispirato quello dei Paolo, dei Saverio e di tutti i conquistatori di anime, si è mutato in un uomo timoroso e debole che parla soltanto ai bambini e ai malati.

Leone Dehon -

lunedì 20 dicembre 2010


La gioia vera è Dio, perché solo lui è infinito e il cuore umano è sintonizzato sull’Infinito.

- Anonimo -

domenica 19 dicembre 2010


Mi è toccato, una volta, di vedere alla stazione di Milano un facchino, che, appoggiata la testa ad un sacco di carbone addossato a un pilastro, dormiva beatamente... I treni partivano fischiando e arrivavano cigolando con le ruote; gli altoparlanti davano continui avvisi frastornanti; la gente andava e veniva con brusio e rumore, ma lui – continuando a dormire – pareva dicesse: «Fate quel che vi pare, ma io ho bisogno di star quieto». Qualcosa di simile dovremmo fare noi sacerdoti: attorno a noi c'è continuo movimento e parlare di persone, di giornali, di radio e televisione. Con misura e disciplina sacerdotale dobbiamo dire: «Oltre certi limiti, per me, che sono sacerdote del Signore, voi non esistete; io devo prendermi un po' di silenzio per la mia anima; mi stacco da voi per unirmi al mio Dio».

-  Giovanni Paolo I -

sabato 18 dicembre 2010


Il pentimento di una peccatrice può arrivare ad essere più puro della santa ignoranza di una vergine.

-  Vladimir Ghika -