«Generati da una parola di verità» (Gc 1, 18). Scritti in onore di Rinaldo Fabris nel suo 70° compleanno

Anche se figura di un anno più recente, nella collana «Supplementi alla Rivista Biblica» la presente miscellanea segue immediatamente quella dedicata a G. Ghiberti, a testimonianza della vicinanza di età tra i due esegeti a cui sono dedicati i volumi. È una vicinanza significativa, che sottolinea la presenza in Italia di una generazione di biblisti molto florida, di cui i due ora citati sono rappresentanti ma non unici esponenti.
Il volume dedicato a R. Fabris, attuale presidente dell'Associazione Biblica Italiana, è composto dai lavori di molti amici di vecchia data, appartenenti più o meno a questa generazione; ma anche da parecchi nomi relativamente giovani nel panorama dell'esegesi italiana. La speranza è che la partecipazione delle giovani leve non sia solo nelle miscellanee in onore di, ma anche nella realtà degli studi biblici.
Senza voler insistere troppo nel confronto tra generazioni, pare opportuno notare come gli scritti che compongono il presente volume siano tanti e dei campi più svariati (un'ottima sintesi si trova nelle quattro pagine di presentazione firmate da S. Grasso): sei riguardano la tradizione sinottica (B. Estrada, E. Manicardi, G. Benzi, E. Borghi, R. De Zan, G. Rossé), ancora sei la tradizione giovannea (S. Grasso, M.-L. Rigato, M. Marcheselli, G. Giurisato, Y. Redalié, M. Orsatti), tre gli Atti degli Apostoli (G. Perego, R. Filippini, G. Ghiberti), sette le lettere del NT (G. De Virgilio, G. Biguzzi, M. Marengo, R. Penna, S. Romanello, F. Manzi, E. Bosetti) e infine cinque la storia dell'interpretazione (A. Passoni Dell'Acqua, G. Jossa, G. Barbaglio, S.A. Panimolle, C. Buzzetti).
Come per il volume in onore di G. Ghiberti, anche per questo si può notare che la scelta dei temi riguarda non solo le competenze degli studiosi che hanno redatto gli articoli, ma anche i campi dell'esegesi che il festeggiato ha avuto modo di approfondire nella sua lunga e ancora aperta storia esegetica. Per avere un riscontro basta solo sfogliare la nota bio-bibliografica (pp. 11-26); fa pensare la quantità e varietà dei saggi editi da R. Fabris in un arco di tempo che abbraccia quasi quarant'anni. La domanda che può rimanere è se oggi sia ancora possibile formare studiosi così poliedrici; oppure se la sproporzionata quantità di bibliografia che sommerge ogni dettaglio degli studi esegetici e i molteplici impegni non accademici degli studiosi siano due fattori che rischiano di scoraggiare in partenza.
Al di là di queste considerazioni d'insieme, va appuntato per concludere che i molti studi proposti nel volume, grazie alla competenza dei firmatari e alla varietà degli ambiti toccati, costituiscono un tesoro prezioso cui attingere, a seconda del campo di interesse.

Tratto dalla rivista "Studia Patavina" 2008, nr. 3
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)