Antonio Rosmini e l'idea della libertà. Atti del 7° Convegno di studi rosminiani (Rovereto 8-10 marzo 1999)

Sollecitato dalla problematica della libertà, il pensiero di Antonio Rosmini (1797-1855) conferma la sua capacità di fornire orientamenti originali e fecondi anche per il nostro tempo. In questo volume la prospettiva di Rosmini è intenzionalmente posta in dialogo con una molteplicità di concezioni diverse della libertà. Ne emerge un prezioso percorso di sintesi sulle avventure della libertà nella storia del pensiero occidentale, a partire da alcuni dei principali nodi problematici che hanno animato la ricerca e il dibattito nelle varie epoche storiche: libertà e destino nel mondo greco; libertà e grazia nel pensiero medievale cristiano; libertà, scienza e potere in età moderna; libertà, responsabilità e ‘indebolimento' della ragione nell'attuale temperie culturale. Sullo sfondo di questo bilancio storiografico emerge l'originalità del contributo di Rosmini, uomo autenticamente libero e profondamente sensibile alle istanze di liberazione del suo tempo. Un pensiero della libertà, quello del Roveretano, indagato nelle sue suggestioni più peculiari: la libertà dal punto di vista ontologico, come ‘respiro' vitale dell'essere che trova nella dimensione morale la sua più alta manifestazione; la libertà sul piano antropologico, caricata del limite creaturale e, più radicalmente, di quello del peccato. E ancora, libertà negata sul piano storico dalle molteplici forme di schiavitù. Ma anche libertà difesa nella costruzione giuridico-politica di garanzie costituzionali e infine libertà recuperata integralmente nell'ideale ecclesiologico di una comunità umana liberata e liberatrice.