Citazione spirituale

Cristiano stanco? Dialogo su Gesù di Nazareth tra un parroco di montagna e un adulto che vuole essere cristiano. Da adulto

di

Curtaz Paolo


Copertina di 'Cristiano stanco? Dialogo su Gesù di Nazareth tra un parroco di montagna e un adulto che vuole essere cristiano. Da adulto'
Ingrandisci immagine

EAN 9788821551918

Esaurito
Descrizione
Tipo Libro Titolo Cristiano stanco? Dialogo su Gesù di Nazareth tra un parroco di montagna e un adulto che vuole essere cristiano. Da adulto Autore Editore San Paolo Edizioni EAN 9788821551918 Pagine 104 Data 2004 Peso 172 grammi Altezza 20 cm Larghezza 12,5 cm Profondità 0,7 cm Collana Parole per lo spirito
Voto medio degli utenti per «Cristiano stanco? Dialogo su Gesù di Nazareth tra un parroco di montagna e un adulto che vuole essere cristiano. Da adulto»: 4 su 5 (2 commenti)

Qui trovi riportati i commenti degli utenti di LibreriadelSanto.it, con il nome dell'utente e il voto (espresso da 1 a 5 stelline) che ha dato al prodotto.

I commenti compaiono ordinati per data di inserimento dal meno recente (in alto) al più recente (in basso).

, manuela90.fadda@gmail.com il 11 settembre 2010 alle 12:22 ha scritto:

Questo libro, che può adoperarsi per un primo cammino catechetico verso Gesú Cristo vero Dio e vero uomo, assolve bene l'esortazione che ci viene da san Pietro apostolo ai versi 15-16 della sua prima lettera:
«Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.»
Con questo piccolo libro, che però fa presagire la sostanziosa essenza di quello che potrebbe esserci in un approfondimento successivo, graduale, della dottrina della nostra fede, si può perseverando in questo cammino convincerci che è necessario non conformarsi alla mentalità di questo secolo, secondo la parènesi paolina, ma trasformarsi rinnovando la nostra mente per poter esercitare, nella verità trovata in Cristo Gesú, verità che ci restituisce la libertà e la dignità dei figli di Dio, un rinnovamento di giudizio per raggiungere l'essenza profonda delle cose, senza farci affascinare da dottrine varie e peregrine, e cosí discernere la volontà di Dio, che in primis desidera che tutti gli uomini si salvino; e siccome al di fuori di Gesú Cristo non c'è salvezza è necessario accogliere la buona novella, accogliendo Gesú Cristo come Figlio di Dio, perché solo a quanti lo accolgono è dato potere di diventare figli di Dio. Questo bel libro di don Paolo Curtaz con semplicità di parola aiuta ad avvicinarsi alla buona novella, aprendoci uno spiraglio verso la Luce che seguíta ci avvia lungo la Via della Verità che conduce alla Vita Eterna.

il 4 luglio 2017 alle 11:15 ha scritto:

Sono venuto a conoscenza di questo autore grazie ad un consiglio del mio confessore che mi ha detto di leggere le meditazioni quotidiane di Paolo Curtaz. Tornato a casa sono andato subito a cercare nella mia libreria e ho trovato questo libretto che, come è successo con tanti altri libri, l'ho comparato e l'ho lasciato a prendere polvere in attesa di essere letto. Ecco qui il momento giusto per leggerlo. Il titolo del libro mi ha colpito subito, forse perché dopo un anno di scuola e gli esami da terminare per la licenza sono davvero stanco. Il libro mi è piaciuto subito perché tutto parte da una domanda di forte attualità che io pongo sempre sia ai ragazzi a scuola che a quelli in parrocchia: «Ha senso oggi avere fede? Ha senso oggi essere cristiano?». Purtroppo molti giovani e ragazzi, ma penso anche adulti, vedono la fede solo come una specie di morale da seguire, ma il cristiano è colui che segue Gesù. La fede non è “fare o non fare qualcosa”, ma “incontrare Qualcuno” che ti cambia la vita e la riempie di gioia vera. Nella prima parte del libro l'autore fa una descrizione abbastanza dettagliata sulle caratteristiche umane di Gesù. A me hanno colpito in particolare “un uomo che sapeva divertirsi e sorridere” ed “un uomo schierato con gli ultimi”. La seconda parte del libro aiuta a riflettere su come l'uomo perfetto Gesù riesca a far essere noi più uomini. Alla fine della lettura di questo libro ci si può dare una risposta alla domanda di partenza: sì, è possibile essere discepolo del Nazareno e, contemporaneamente, uomo fino in fondo. Penso che leggerò qualcos'altro di questo autore.