Citazione spirituale

Dio non esiste!

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Gli argomenti del nuovo ateismo

 
di

Lohfink Gerhard


Copertina di 'Dio non esiste!'
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EAN 9788821568671

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Descrizione
Tipo Libro Titolo Dio non esiste! - Gli argomenti del nuovo ateismo Autore Editore San Paolo Edizioni EAN 9788821568671 Pagine 176 Data settembre 2010 Peso 331 grammi Altezza 21,5 cm Larghezza 14 cm Profondità 2 cm Collana Attualità e storia
Voto medio degli utenti per «Dio non esiste!»: 4 su 5 (3 commenti)

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il 14 novembre 2010 alle 13:13 ha scritto:

Finalmente, l'autore risponde confutando le teorie atee vecchie ed erronee oramai diffuse senza spirito critico anche trapersonedi cultura. Finalmente si può dire ad alta voce che Dio esiste e che sbaglia chi pensa da ateo e diffonde l'ateismo.E'arrivatoil momento che i cristiani rendano ragone della speranza che è in loro, vivendo in una società scristianizzata anche per passare sopra alla gustizia e alla verità.

il 13 settembre 2018 alle 20:31 ha scritto:

L'autore prova a rispondere colpo su colpo al pensiero - spesso inspiegabilmente aggressivo - ateo. In alcuni punti le contro-argomentazioni di Lohfink emergono convincenti ed inoppugnabili.
In altri mi pare che esprima però opinioni un po' deboli.

Dobbiamo capire che la Fede rimane pur sempre un Mistero impossibile da spiegare attingendo alla razionalità.
Per credere bisogna comunque sforzarsi, anche attraverso la lettura. Questo libro può, infatti, aiutarci a crescere nel nostro percorso spirituale.

il 4 marzo 2024 alle 18:29 ha scritto:

Il titolo,in italiano,può trarre in inganno;quello originale sintetizza bene il contenuto (Quali argomenti ha il nuovo ateismo? Una disanima critica). NB :Sottolineo il ‘critica’. Un libro che merita di essere preso in considerazione. Il problema dell’ateismo oggi, rispetto ad anni passati, ha minor risonanza e vivacità tra intellettuali di diverso orientamento. Segno che c’è una certa distrazione dovuta ad altri interessi che la società iper tecnologica ripropone quotidianamente oppure che c’è un livello critico più affinato in chi si pone di fronte a tale problema? Nella seconda metà del secolo scorso i dibattiti erano più intensi e diffusi ,soprattutto a livello filosofico ( ricordo un ottimo volume ‘Ateismo sfida ai cristiani’ edito da Vita e pensiero 1969,non più in commercio, con riferimenti puntuali ,molto approfonditi, sui diversi orientamenti filosofici). Questo libro di Lohfink ,fine teologo e biblista ( ne abbiamo esempi anche in questa opera) ci stimola a non trascurare ancora il fenomeno ateismo che oggi ha caratteristiche e sfumature peculiari nella nostra società. Cito :1) dalla PREMESSA: Le condizioni epocali in cui i cristiani si trovano in Europa cambiano rapidamente. La Chiesa che una volta si identificava con il popolo ha già da tempo perso il proprio vigore. Il cristianesimo è quindi diventato quasi irrilevante per gran parte della società? 2) dalla INTRODUZIONE: Alcuni scienziati ...scrivono libri contro il cristianesimo che entrano rapidamente nelle classifiche dei bestseller. Ne diventano poi squillanti portavoce anche in televisione... rivendicano il primato interpretativo sulla totalità della realtà. La industria della cultura mette avidamente le mani sui loro argomenti. ( aggiungo: Italia compresa
* Il libro si scandisce su otto argomenti che certi atei portano per sostenere la loro posizione.

** La ultima parte è: SGUARDO PROSPETTICO. Ha ragione chi vede di più?

*** Il VEDERE!!!, viene da chiedersi :cosa vedi tu uomo del terzo millennio attorno a te ma ,prima ancora ,dentro di té. Ripercorriamo quel riferimento di duemila anni fa: sono i Vangeli quando ci mostrano Gesù che ridona la vista ai ciechi (Mc.10,51 Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.) Continuando sul libro. PS: Si potrebbe evidenziare la opportunità di qualche ulteriore chiarimento da introdurre, come, a proposito di Feuerbach, il condizionamento che questi subì di un aspetto del pensiero filosofico di Hegel;o per il terzo argomento su evoluzionismo, il chiarire il significato e la portata del concetto di creazione; come pure ,per il principio del bene nell uomo, occorre partire dalla sua peculiarità, rispetto ai viventi animali, che è la ragione e la presenza della autocoscienza, ecc,ecc.. Aggiungo ANCHE di non essere pienamente in accordo sulla impostazione apologetica delle ultime pagine; avverto esigenza di affrontare la magna quaestio del senso della esistenza(della realtà, della vita) che è condizionato da come si vive, dalla civiltà che l’uomo crea,dagli scopi delle sue scelte quotidiane,dagli esempi che si ha di fronte già dai primi anni ,quando si viene al mondo.dalla educazione (cf.p.141: E chi chiude ai propri figli il mondo della fede che li indottrina. Poichè li indottrina a non credere. Non li educa in alcun modo alla apertura al mondo, ma sottrae loro la ampiezza e la libertà della fede... la fede la si può soltanto mostrare con la vita.) FORSE ( personale mia posizione) più che su ateismo oggi ci si dovrebbe interrogare su dove si sta andando , dove porta il cammino dell ‘uomo dioggi, come lo fu in tutti i tempi che abbiamo alle spalle.
**** IN CONCLUSIONE . Scrive il NOSTRO,pag.163 ... anche gli atei credono (...)anche ateismo è una forma di credo,un ritenere saldamente vero che Dio non esiste.

°°° CREDERE(in)DIO oppure CREDERE (in)NON DIO? Propongo quanto scrisse un grande filosofo dell Ottocento, Fichte, ovviamente a proposito della filosofia che si sostiene, ma che penso valga anche sul nostro tema (che metto tra parentesi per chiarezza):LA FILOSOFIA (il credo) CHE UNO HA dipende dal tipo di uomo che si è ( Il tipo di filosofia che si sceglie dipende dal tipo di uomo che si è/da quale tipo di uomo si vuole diventare) Prosegue questo filosofo con essa non è un inutile suppellettile che si può lasciare o prendere a piacere ma è animato dallo spirito dello uomo che laha:
bisogna essere nati tali,essere stati educati tali e tali educarsi.
NB. Manca però quanto io da credente avverto :la FEDE è un dono,dono di Dio,non un mio prodotto,dono trascendente da Dio trascendente,la perla evangelica che è la più preziosa di ogni nostra conquista. Un rinnovato credo ut intelligam , quando ci viene da dire: non ci capisco più nulla, davanti a certe follie umane.