I geni del cristianesimo. Storie di profeti, di peccatori e di santi

La storia registra “non poche vicende che costituiscono una controtestimonianza nei confronti del cristianesimo”, afferma Giovanni Paolo II. Accanto a splendidi esempi di fede, di coraggio e di intuizioni profetiche, si deve riconoscere che i cristiani si sono macchiati di colpe anche gravi e di queste mancanze il papa più volte ha invitato a prendere coscienza e a chiedere perdono.
In questo spirito di sincerità e onestà storica, il presente volume ripercorre le grandi tappe del cristianesimo, scegliendo alcuni personaggi-chiave che lungo i secoli hanno lasciato un'impronta decisiva nello svolgersi delle vicende ora drammatiche ora gloriose della chiesa. Così scorrono davanti a noi l'apostolo Paolo, sant'Agostino e Lutero, san Francesco e Bartolomeo de las Casas, Teresa d'Avila e Rénan, ma anche mons. Romero, madre Teresa e Bonhoeffer. Nessun problema, anche scottante viene tralasciato, sia che riguardi la disputa sul “Gesù storico” o i rapporti tra ebrei e cristiani, le crociate o l'inquisizione, sia che affronti la crisi della modernità e la rivendicazione di una libertà religiosa che sembra mettere in dubbio la necessità stessa della chiesa.
Con grande efficacia descrittiva e con una rara capacità di cogliere gli aspetti delle vicende passate che sono ancora attuali, Henri Tincq ha compiuto una rilettura globale della storia della chiesa che può interessare sia il credente come il non credente,. Infatti le chiavi d'interpretazione che egli offre sono rigorosamente vagliate sulla base delle più serie ricerche storiche, senza pretendere di spiegare o di giustificare tutto, bensì lasciando spazio al futuro imprevedibile della fede.

==Destinatari==
Per lo stile e il contenuto, l'opera si rivolge al grande pubblico sia di credenti come di non credenti, che vogliano conoscere meglio le vicende storiche del cristianesimo.

==Autore==
Henri Tincq è giornalista di “Le Monde”, il prestigioso quotidiano francese, per il quale cura la rubrica “Religioni”. Vive a Parigi e dal 1985 è anche presidente dell'Associazione dei giornalisti specializzati nell'informazione religiosa.