Il libro

Angela (1248-1309) è stata fra le grandi mistiche medievali e la sua memoria è legata allo scritto L’esperienza di Dio amore. Il libro, testo che qui viene riproposto. Nella I parte vi sono raccolti i «trenta passi » della sua esperienza spirituale che vanno dalla conversione alla visione di Dio. È la parte più importante costituita dalle rivelazioni di Angela al suo confessore. La II riguarda le esperienze mistiche posteriori al 1296 con le sue esortazioni spirituali ai discepoli. La III riguarda gli ultimi anni di vita di Angela con il suo testamento spirituale. Introduzione, traduzione e note di A. Aliquò. Revisione di A. Andreoli.

Tratto dalla rivista Il Regno n. 20 del 2009
(http://www.ilregno.it)

Può apparire a prima vista singolare la vasta risonanza avuta da questo Libro di Angela da Foligno (1248-1309). Se tuttavia ha richiamato tanta attenzione non è certo senza ragione. Perché in realtà il Libro ci pone davanti, non solo un personaggio di spicco nel contesto del movimento penitenziale medioevale e, specificamente, francescano, ma anche una delle più grandi mistiche di tutti i tempi. Una mistica, bisogna subito dirlo, che anche a restare razionalmente lucidi e criticamente distaccati, mette non di rado i brividi, non solo di meraviglia per affermazioni che possono risultare sorprendenti, ma per la natura stessa della sua esperienza mistica, che proietta in territori senza confini e ad altezze inarrivabili.

Il Memoriale si sviluppa lungo un percorso penitenziale di trenta «passi», ossia i cambiamenti che Angela individua nel suo cammino di avanzamento spirituale. Non è facile seguirla in tutti questi passi, con cui lei cammina pregando, soffrendo e amando, per purificarsi e andare degnamente incontro alla croce di Cristo, portandosi come inseparabili compagne di viaggio l’umiltà e la povertà («la radice e la madre dell’umiltà e di ogni bene»; «la madre di tutte le virtù», VII, 15), così da poter abbracciare quella croce sempre più forte. Non teorizza, non discetta: pensa solo a vivere e a comunicare ciò che Cristo, il divino modello, fa ineffabilmente sentire a lei, prediletta del cuore di Dio, come esperienza mistica di unione perfetta («Tu sei me e io sono te», IX, 3) che si attua perfino nel sepolcro (VII, 5).

Per andare al cuore dell’avventura spirituale di Angela bisogna dunque guardare sempre dritto a Cristo e alla sua croce. Angela è infatti, prima di ogni altra cosa, una mistica dell’Amore crocifisso ma, si deve subito aggiungere, anche del Cristo eucaristico, che prolunga la sua offerta d’amore e chiama chi lo riceve nella comunione sacramentale a vivere e rimanere sempre con Lui nell’amore. Alla fine, la storia del cammino di Angela si compendia e sublima qui, nella purissima esperienza di questo Amore che, dal momento della sua conversione (1285) fino alla morte, non l’abbandona più e l’avvolge con un manto di santità, facendola diventare – secondo le parole del suo discepolo Ubertino da Casale – «un vero angelo in terra». E, nei secoli, maestra di vita.

Tratto dalla Rivista di Vita Spirituale n. 2/2010
(http://www.vitaspirituale.it)