Citazione spirituale

Edizione critica delle opere di D. Bonhoeffer [vol_5] / Vita comune. Il libro di preghiera della Bibbia

di

Bonhoeffer Dietrich


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EAN 9788839918338

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Descrizione
Tipo Libro Titolo Edizione critica delle opere di D. Bonhoeffer [vol_5] / Vita comune. Il libro di preghiera della Bibbia Autore Traduttore Laurenzi M. C. Editore Queriniana Edizioni EAN 9788839918338 Pagine 202 Data gennaio 1991 Peso 464 grammi Altezza 22,8 cm Larghezza 15 cm Collana Biblioteca di cultura
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il 11 agosto 2020 alle 09:36 ha scritto:

Libro davvero molto bello che sono riuscito a leggere in pochi giorni, ma l'ho gustato molto perché è motivo di riflessione personale molto accurata. Questo è l'ultimo degli scritti pubblicati in vita da Bonhoeffer. Vita comune è stato pubblicato nel primo anno di guerra, il 1939, e dopo la guerra, sorprendentemente, ha continuato sempre ad essere stampato. Vita comune descrive ed affronta sul piano della riflessione l'esperienza che Bonhoeffer ha vissuto ed attuato concretamente con i candidati al ministero pastorale del seminario per predicatori di Finkenwalde. La vita in comune si realizza in un'organizzazione del tempo, attraverso una precisa configurazione della giornata, che diventa caratterizzante per la comunità. Il tempo non è solo la cornice esterna degli eventi. Nel dar forma al suo tempo, il cristiano dà forma a se stesso nel tempo. Il mattino è caratterizzato dall'attesa del Signore, verso il quale i discepoli sono in cammino. Questo è il motivo per cui l'ora del mattino appartiene alla comunità. Essa si raduna per testimoniare la speranza nel Risorto che viene da noi, e per cantare le lodi del Dio uno e trino, creatore e redentore degli uomini. La meditazione comune, che nasce dalla calma del mattino, comprende tre elementi: la Parola della Bibbia, il canto della Chiesa e la preghiera della comunità. Qui i salmi hanno un posto particolarmente appropriato. La Bibbia conosce la comunione della mensa, come pasto quotidiano consumato in comune, come cena eucaristica e come banchetto eterno nel regno di Dio.
L'ora del mattino trova un corrispettivo nel lavoro. "Prega e lavora" era il motto di San Benedetto, il padre del monachesimo occidentale, ed esso esprime i due poli della vita di una comunità cristiana. Ma il lavoro non allontana da Dio il cristiano. Il cristiano incontra Dio anche nel mondo delle cose, nel riconoscere la richiesta, il peso e l'obbligo del lavoro materiale, e rendendo servizio anche in questo modo alla comunità umana.
A mezzogiorno il culmine della giornata chiama alla meditazione comune, per la lode di Dio uno e trino. Essa si traduce poi nella richiesta per l'affrettarsi della redenzione. Come nel venerdì santo caddero le tenebre dall'ora sesta all'ora nona, anticipando il compimento del sacrificio della croce, così a mezzogiorno inizia, simbolicamente, il declino del giorno verso la sera, quando i discepoli pregano il Signore di restare con loro (Cf. Lc 24,29).
Alla sera infine la comunità si raduna per ringraziare Dio e presentare preghiere d'intercessione per i fratelli che esercitano il ministero spirituale, per i perseguitati, i malati ecc. Particolare importanza acquista la reciproca richiesta di perdono dei peccati. I fratelli non possono addormentarsi senza essersi riconciliati, senza aver eliminato quell'elemento di separazione reciproca che è la colpa. Con la chiesa antica, Bonhoeffer suppone che anche durante il sonno si svolga il conflitto per l'anima dell'uomo, che dunque il cristiano abbia bisogno dell'assistenza divina anche quando il corpo ed i sensi riposano.
Anche nei seminari cattolici e nei noviziati degli ordini religiosi si possono rilevare influenze di questo libro. La grande diffusione e la persistente attrattiva che esercita, dimostrano che questo libro viene considerato una guida per un rinnovamento della vita in comunità.
Il libro di preghiera della Bibbia non è possibile stabilire con precisione il momento in cui è stato composto, ma poiché Bonhoeffer si è occupato molto dei salmi nel periodo del vicariato nella Pomerania orientale, si può supporre che questo sia anche il momento della composizione del saggio, cioè l'inizio del 1940.
L'introduzione ai salmi si presenta come uno strumento per approfondire la conoscenza che i cristiani debbono avere del salterio come scuola di preghiere per antonomasia. Per Bonhoeffer il salterio non contiene niente di più delle sette richieste del "Pater", la preghiera del Signore. Il che non significa solo che il salterio può venire interpretato a partire da Cristo, ma viceversa anche che il salterio interpreta l'evento di Cristo.