Manuale di ecumenismo + cd-rom

Da parecchi anni ormai mancavano in Italia opere di ampio respiro utilizzabili per la didattica della teologia ecumenica e i testi disponibili, pur spesso di grande valore, non sempre sono aggiornati agli ultimi sviluppi di un cammino che in cinquant’anni ha fatto passi da gigante (aldilà delle difficoltà dell’ultimo decennio).

Il testo di Teresa Francesca Rossi viene quindi a colmare un vuoto, con un contributo corposo e articolato, ricco di spunti e di materiali. La sua competenza è attestata, del resto, dal suo ruolo di direttore associato del centro Pro Unione di Roma – un’istituzione dei frati francescani dell’Atonement, che svolge un ruolo di ricerca e di promozione ecumenica –, dalla docenza in numerose facoltà teologiche, dalla sua partecipazione a numerose commissioni di dialogo bilaterale. Ad arricchire l’opera anche il bel cd-rom allegato, opera di Espedito Igino Neto, collaboratore del centro Pro Unione, che mette a disposizione dell’utente preziosi materiali (testi, schemi, immagini e video…, ma anche esercizi per concretizzare quanto appreso dal testo) per un efficace percorso di supporto e affiancamento alla didattica. Lo stile ipertestuale del supporto multimediale sembra avere orientato in una certa misura anche la struttura del testo, diviso in quattro moduli (metodo, spiritualità, storia, sistematica), preceduti da un’introduzione all’ecumenismo come disciplina teologica: un formato che consente diversi usi del volume, che non necessariamente deve essere letto sequenzialmente da cima a fondo.

Qualcosa di analogo, poi, caratterizza anche i singoli moduli, ognuno dei quali si articola in un’esposizione fondamentale, cui fanno seguito una sezione di documenti, testimonianze e materiali («Lasciando parlare…»), un approfondimento, un essenziale «laboratorio ecumenico», per concludere con un’«istantanea» su termini o concetti chiave e un’icona biblica. Tale struttura (quasi ipertestuale) consente di dar voce alla varietà di forme espressive che caratterizzano il movimento ecumenico – irriducibile alla sola produzione teologica, ma caratterizzato da dinamiche vitali di incontro, di preghiera e di conoscenza. Il testo lascia emergere cosí la vasta esperienza dell’A., che si rivela nella competenza e nell’ampiezza di orizzonte con cui padroneggia la varietà di testi e materiali sorti in oltre un secolo di dialogo interconfessionale (dalla Unitatis redintegratio al documento di Fede e Costituzione su Battesimo, Eucaristia e Ministero), cosí come nella ricostruzione delle tappe principali del cammino ecumenico o nella presentazione dei grandi temi che caratterizzano la riflessione in tale ambito (koinonia, dialogo, recezione, formazione ecumenica...) e dei riferimenti biblici e teologici a essi sottostanti.

L’ampia bibliografia evidenzia l’ampiezza delle fonti utilizzate La prospettiva è quella di un approccio ecumenico dinamico, dialogico e prospettico, piú che controversiale: non a caso, la struttura del testo non prevede una disamina sistematica delle divergenze confessionali, ma preferisce piuttosto lasciarle intravvedere attraverso le forme in cui esse vengono affrontate all’interno dei dialoghi realizzati tra le diverse confessioni. Il punto di vista è chiaramente cattolico: il testo dedica oltre cinquanta pagine ai principi cattolici dell’ecumenismo e un’attenzione forte ai dialoghi bilaterali che la chiesa cattolica conduce con le altre confessioni cristiane. Non per questo, però, esso trascura uno sguardo attento sull’elaborazione di organismi ecumenici come il Cec e segnatamente la Commissione Fede e Costituzione. Meno ampia invece l’attenzione per il lavoro ecumenico su Giustizia, pace e creazione, in un approccio che è decisamente centrato sulla dimensione ecclesiologica del cammino interconfessionale. Un testo estremamente ricco, insomma, nel quale la qualità teologica viene messa a servizio di una passione per la koinonia e il dialogo.

Un solo appunto si potrebbe muovere a esso, legato alla modalità di realizzazione, cosí fortemente modulare da ostacolare talvolta una lettura sequenziale. Tale questione va peraltro relativizzata alla luce dell’intenzione che sembra sottesa all’opera: non un saggio sull’ecumenismo, né un corso da «seguire» da cima a fondo, ma piuttosto un manuale/fonte, che mette una varietà di materiali (e un vasto insieme di strumenti ermeneutici) a disposizione del docente, al quale va il compito di organizzare una didattica che può porsi a vari livelli e seguire percorsi anche differenziati. Ecco, allora, che in tale prospettiva anche quello che potrebbe apparire un problema diviene invece un’opportunità, da valorizzare, per un’organizzazione piú consapevole e articolata della didattica.

L’avvertenza è rilevante anche per il lettore non specialista: un esame previo dell’indice consentirà di costruire il percorso di lettura preferito, in una sequenza che potrà, ad esempio, anticipare la dimensione storica rispetto ad altre. Sarà cosí possibile accedere in modo piú lineare al vasto orizzonte delineato dall’A., nel segno di una koinonia da ricercare e far crescere.

Tratto dalla rivista "Studia Patavina" n. 2/2013
(http://www.fttr.it/web/studiapatavina)