Citazione spirituale

Santi di tutti i giorni.

di

Tikhon Shevkunov


Copertina di 'Santi di tutti i giorni.'
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EAN 9788849845440

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Descrizione
Tipo Libro Titolo Santi di tutti i giorni. Autore Editore Rubbettino Editore EAN 9788849845440 Pagine 506 Data ottobre 2015
Voto medio degli utenti per «Santi di tutti i giorni.»: 5 su 5 (3 commenti)

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il 31 marzo 2017 alle 11:31 ha scritto:

Non sono molti i libri capaci di cambiare la nostra percezione delle cose, arricchendo il nostro punto di vista sulla vita di dettagli, colori e consapevolezze inaspettate... "SANTI DI TUTTI I GIORNI" è uno di quelli.

Con la freschezza ed immediatezza di uno stile "in presa diretta" - degna di uno specialista di arte cinematografica qual'è l'autore - l'archimandrita (equivalente di un nostro "abbate") Tichon racconta il suo incontro con Gesù Cristo:
l'interesse di giovane universitario per l'identità ortodossa (che perfino in tempo di ateismo di stato sovietico rimane sempre il fondamento dell'identità russa tout-court), la lettura di una bibbia clandestina trovata non si sa come, la conversione, il battesimo e la vocazione monastica scoperta nell'ultimo monastero lasciato aperto dal regime, perché servisse da "zoo archeo-antropologico" per la nomenklatura sovietica...: quello delle Grotte di Pskov.

Attraverso una serie di ritratti ed aneddoti, straordinariamente vividi e coinvolgenti, l'autore ci fa conoscere quel mondo degli ultimi "staretz" (padri spirituali della tradizione monastica russa) che sopravviveva solo tra le mistiche grotte (miracolose) di Pskov e che lui stesso ha fatto in tempo a conoscere, rimanendone perdutamente affascinato, per raccoglierne il testimone...

Santi confessori della fede, monaci dall'eroico ascetismo e comuni laici (che in realtà sono sacerdoti e consacrati clandestini), martiri dei gulag, canonizzati dalla Chiesa Ortodossa Russa o meno, sacerdoti esorcisti o bricconcelli pazzoidi... tutte persone reali (di cui vengono fornite abbondanti fotografie), conosciute personalmente dall'autore, giovane novizio, e che rimangono impresse nella mente del lettore come fossero vecchie conoscenze...

In questa rassegna di grate memorie, padre Tichon, (ormai famosissimo Archimandrita di uno dei monasteri più antichi e prestigiosi di Mosca... solo uno delle centinaia di case religiose riaperte e traboccanti di giovani vocazioni dopo la caduta del regime sovietico), ci conduce quasi impercettibilmente con sé in un viaggio alla ricerca del Dio nascosto, lontano eppur vicinissimo, "più intimo a noi di noi stessi"..., che continuamente irrompe con discrezione e delicatezza nella vita quotidiana con piccole o grandi "coincidenze", che in realtà sono veri e propri miracoli...

Per chi non crede, un'ottima occasione per porsi domande lasciate forse un pò troppo a lungo nel cassetto... Per chi già vive un vita di fede, si tratta di una vera e propria boccata di ossigeno... una ventata di fresco cristianesimo vissuto, senza troppe "sovrastrutture" o proiezioni di schemi preconfezionati, che spesso rischiano di lasciare poco o nulla al primato di Dio e della sua iniziativa nella vicenda umana di ciascuno.

Per i cattolici romani, la (ri)apertura di una provvidenziale "terza via" per uscire dalle strettoie di un'alternativa ugualmente fatale tra socialismo cattolico (giacché non ha più senso parlare nemmeno di "cattolicesimo sociale") sentimental-relativistico votato all'insignificanza ed alla "religione unica dell'uomo", e tradizionalismo formal-intellettualistico di nostalgia "anni-cinquantistica", che attende inutilmente dall'istituzione-chiesa quello che è il lavoro proprio dello Spirito, nell'anima che Gli lascia aperta la porta.

Questo libro ci riporta a respirare l'aria di un cristianesimo del primo millennio... quello dei monaci pellegrini irlandesi, di Cluny e di S. Anselmo... in cui la Sacra Liturgia è un mistero di adorazione del cielo che discende sulla terra; in cui l'amore per l'uomo non è umanesimo idolatrico, ed in cui la preghiera fatta con fede è certa di ottenere ciò che chiede, semplicemente perché Dio C'é.
L'ispirato autore è riuscito a riunire in unico libro, di facile e piacevolissima lettura, un avvincente romanzo di formazione, una rassegna di tipi umani degni di un consumato psicologo, un capolavoro di agiografia contemporanea, un reportage sulla resistenza silenziosa al "regno della menzogna" che il grande Solgenitzyn avrebbe certamente amato.

Oltre a tutto questo, SANTI DI TUTTI I GIORNI è un potente affresco storico-sociologico sulla sorprendente rinascita della fede - dopo 80 anni di brutale occupazione da parte di un regime totalmente estraneo all'identità russa - in una grande nazione, che giusto mille anni fa faceva il suo ingresso nella storia con l'accoglienza del cristianesimo bizantino, e che deve recitare ancora una parte fondamentale nella storia della Chiesa e del mondo.

Da leggere e far leggere.
Buon viaggio!

il 7 agosto 2017 alle 16:07 ha scritto:

Che scoperta questo testo di un monaco ortodosso.....veramente convincente l'impostazione del racconto fatto di tanti episodi di vita vissuta e intessuta della spiritualità orientale....in fondo non siamo poi così lontani!

il 21 settembre 2019 alle 11:26 ha scritto:

Bellissimo, fa entrare nella spiritualità ortodossa, e russa, adesso. E' un libro moderno, con personaggi vivi. Ci porta ad interrogarci su tante cose, all'intreccio tra la nostra vita oggi col trascendente. E' scritto in maniera facile, gradevole. Sono tanti capitoletti, che si possono leggere saltellando. Non è polemico dal punto di vista politico.