Citazione spirituale

Il suono di mille silenzi

di

Emma La Spina


Copertina di 'Il suono di mille silenzi'
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EAN 9788856602500

Fuori catalogo
Descrizione
Tipo Libro Titolo Il suono di mille silenzi Autore Editore Piemme EAN 9788856602500 Pagine 210 Data aprile 2009 Collana Saggistica
Voto medio degli utenti per «Il suono di mille silenzi»: 5 su 5 (38 commenti)

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il 21 aprile 2009 alle 22:51 ha scritto:

leggetelo ragazzi....davvero toccante! molto molto bello.

il 22 aprile 2009 alle 21:59 ha scritto:

ciao a tutti, ho letto questo libro tutto d un fiato,appunto per questo vi consiglio di leggerlo, non ve ne pentirete e' veramente bello...

il 6 maggio 2009 alle 15:31 ha scritto:

Spero di cuore che questo libro abbia il successo che merita... e magari un seguito...

il 8 maggio 2009 alle 08:57 ha scritto:

ho votato il massimo non perchè lo abbia letto ma perchè in televisione ho visto gli occhi di emma e vi ho letto tanto dolore.ma il libro l ho gia ordinato,ma era doveroso fare un commento.auguri emma lo meriti tutto!

il 13 maggio 2009 alle 20:36 ha scritto:

sconvolgente per chi non immagina che possa essere vero, coraggioso,non tanto per la denuncia dei fatti, quanto per aver avuto la forza di voler ricordare. la vita di una persona, in seguito, come può essere vissuta, con quale equilibrio di affetti?

, giorgio.gallo1@istruzione.it il 15 maggio 2009 alle 11:08 ha scritto:

Non ho ancora terminato di leggere il libro perchè non è facile digerire tutte insieme le angherie e le assurdità che il destino ha riservato ad Emma.
Ma la cosa che mi scuote di più l'animo è che Emma, nella vita di tutti i giorni, è cordiale, chiacchierona ed affettuosa. A volte dalle sue parole si intuiva sofferenza. Ora so quale e quanta.
Coraggiosa.

il 16 maggio 2009 alle 21:04 ha scritto:

"Possono sembrare invenzioni, ma è tutto terribilmente vero": così si esprime l'autrice nell'introduzione a proposito delle vicende che lei e le sue compagne di sventura hanno vissuto in istituti per bambine abbandonate.
Una testimonianza cruda sull'insensibilità e l'egoismo umano. Un'impressionante sequela di prevaricazioni, abusi e violenza che restano impuniti.
Ma anche lo specchio di un'Italia che non è capace di occuparsi dei suoi figli più bisognosi tra la latitanza delle Istituzioni e l'indifferenza di tutti.
Un libro senza dubbio da leggere. Un mondo su cui alzare il velo.

il 17 maggio 2009 alle 20:36 ha scritto:

un bellissimo libro. Non riuscivo a smettere di leggerlo, ma al tempo stesso provavo una grande rabbia. Possibile che siano esistite queste situazioni? Mi auguro che non ce ne siano più. Sono profondamente cattolica e certe persone di chiesa devono vergognarsi dei loro comportamenti.

il 21 maggio 2009 alle 12:14 ha scritto:

Emma è una donna coraggiosa...chissà quante altre bambine, oggi adulte come lei, vivono nell'angoscia di un passato terribile e sconvolgente.

il 21 maggio 2009 alle 16:43 ha scritto:

Non ci sono parole, semplicemente toccante. Scritto molto bene, storia da film

il 7 giugno 2009 alle 17:33 ha scritto:

ho letto il libro e sono rimasta senza parole... "è proprio terribilmente vero: possono sembrare invenzioni"... mi ha colpito il fatto che, professore di lettere a parte, non vi sia stata memoria di una, una sola persona con un briciolo di umanità. Non conoscevo l'autrice e non so nulla di lei; in che anno è ambientato il libro? esistono ancora istituti del genere? nella sua vita ha fatto qualcosa per interrompere questa brutalità?

, 38fiorilu@libero.it il 12 giugno 2009 alle 17:12 ha scritto:

Ho letto questo libro e sono rimasta esterefatta che possono accadere questi fatti violenti. Emma è stata una bimba coraggiosa e spero che nella sua vita da adulta possa aver trovato un po di serenità. Spero che ci regali un seguito perchè lei è molto brava ed in gamba.
Grazie di cuore emma per quello che hai scritto e ci hai fatto conoscere, che la vita ti possa rendere merito di tutto.

il 14 giugno 2009 alle 20:12 ha scritto:

semplicemente bello...nella sua drammaticità!!!complimenti

il 15 giugno 2009 alle 12:49 ha scritto:

ho letto il libro ed ho provato tanto dolore per i suoi contenuti quasi incredibili. La mia educazione è cristiana ma di fronte a queste dichiarazioni mi sorge spontaneo pensare a come possano pregare persone così meschine e cattive che si nascondono dietro le mura di questi istituti professandosi suore.
Il libro lascia presagire che ci sia un seguito, vorrei tanto conoscere il seguito della vita di Emma e sperare che dopo tutto quel dolore finalmente abbia conosciuto l'amore quello vero.
Auguri di vero cuore.
Ornella

il 16 giugno 2009 alle 17:08 ha scritto:

Ho quasi terminato di leggere questo toccante libro. Io da bambina sono stata in collegio. Ma non era esattamente cosi' perche' avevo i genitori che mi venivano a trovare regolarmente e perche' non avrebbero permesso i maltrattamenti che ha subito Emma. Mi domando: ma le suore non dovrebbero essere le persone che danno amore? Quelle che ha conosciuto Emma che suore sono? E' pur vero che spesso sono frustrate. ... Sono veramente scandalose! E lo Stato che fa in questi casi? Non dovrebbe controllare?
Spero che Emma ci faccia sapere cosa e' successo in seguito.
E che "dopo" sia stato tutto piu' sereno.
Auguri ad Emma

il 2 luglio 2009 alle 13:36 ha scritto:

ciao a tutti..il suono di mille silenzi è un libro magnifico,mi ha toccato molto.
Emma è molto coraggiosa a ripensare al suo passato,dev'essere stato difficile per lei superare tutto ciò..Mentre leggevo ogni tanto scendeva qualche lacrima,non so perchè ma ogni parola sembrava un'altra punizione da subire ancora dopo molti anni.
Vi assicuro è speciale..leggetelo..

il 23 luglio 2009 alle 10:18 ha scritto:

veramente molto bello.......consiglio a tutti di leggerlo perchè tocca molto il cuore.....

il 24 luglio 2009 alle 01:09 ha scritto:

è un libro che rivela quanto nascosto sia il dolore delle persone e soprattutto come quello che si subisce da bambini non viene dimenticato ma si trasforma nel peggio nemico della vita...se stesso...

il 28 luglio 2009 alle 11:00 ha scritto:

un libro che ti lascia senza fiato,più lo leggevo e più mi domandavo come sia possibile tanta violenza verso una bambina che aveva già subito l'abbandono della mamma . un libro da leggere

il 26 agosto 2009 alle 14:34 ha scritto:

Veramente bello, toccante. Vorrei tanto che gli adolescenti di oggi leggessero questo libro per capire come purtroppo si può anche vivere. (forse perchè madre di adolescente un pò ribelle.... )Auguro ad Emma tanta felicità!!!!

il 24 settembre 2009 alle 10:44 ha scritto:

Se questo libro non fosse etichettato come storia vera raccoglierebbe gli stessi consensi? Credo di no. Non è ben scritto e, in particolare nella seconda parte, situazioni e personaggi risultano poco credibili. Sinceramente, non emoziona.

il 31 ottobre 2009 alle 15:25 ha scritto:

consiglio a tute le famiglie affinche' pensino quanto è importante avere figli ed ai figli affinchè riflettano su quanto è importante avere una famiglia anche con tutti i problemi che potrebbe avere,sicuramente non c'è nessuna famiglia che ne è scevra,è così la vita.è un saggio_ diario molto drammatico ma scorrevole ed emozionante.Nessuno ancora aveva saputo descrivere la vita in un orfanotrofio avendo toccato,suo malgrado,la realtà di questi istituti.Risulta vero perchè ho verificato personalmente,avendo avuto a che fare con allievi istituzionalizzati,che quello che descrive emma è verissimo.Miei alunni mi raccontavano che erano svegliati all'alba per rifare letti e lavare bagni e pavimenti privi di qualsiasi contatto umano anzi vessati e mortificati continuamente.Auguri Emma affinchè tu possa riscattare il tuo passato,anche se sarà molto difficile,ti auguro che tu possa trovare amici sempre pronti ad aiutarti anche se solamente con uno sguardo d'amicizia,quel che non hai potuto trovare nei collegi a contatto con delle suore fredde e crudeli.Auguri per un futuro sereno e luminoso.
lucia

il 2 novembre 2009 alle 23:22 ha scritto:

libro scorrevolissimo si legge tutto d'un fiato,personalmente penso che è orribile che le istituzioni permettano che negli orfanotrofi succedano cose simili.é semplicemente sconvolgente pensare che le pie suore possano essere state aguzzine di bimbi indifesi colpevoli solo di essere stati abbandinati dalle loro madri per svariati motivi che non giudico.augiri emma,che tu possa incontrare solo gente amica e tu possa riscattare il tuo triste passato

il 13 novembre 2009 alle 11:35 ha scritto:

credo che questo libro sia un capolavoro....una donna che è riuscita a mettere nero su bianco quello che ha vissuto.....quanto coraggio ..... quanta forza....una bambina EMMA da cui tutti dovremmo imparare.......

il 14 novembre 2009 alle 13:04 ha scritto:

Raramente capita di leggere libri scritti in modo semplice, intuitivo che ti fanno immaginare luoghi e sensazioni.
Questo libro mi ha trasmesso delle emozioni molto intense e parecchi turbamenti; non pensavo che nella sicilia degli anni settanta esistessero situazioni paragonabili alla Parigi del "700.
Un ringraziamento a Emma La Spina per averci messo al corrente di queste realtà che a questo punto forse sono ancora presenti in alcuni luoghi del nostro paese!
Il libro l'ho completamente divorato in nemmeno due giorni e sarei veramente interessato ad un eventuale continuazione della storia perchè mi diventa difficile riuscire a pensare cosa possa succedere alla ragazza 18enne che si ritrova sola senza alcuna esperienza vera di vita in mezzo ad una strada.
Grazie Gianni

il 14 novembre 2009 alle 21:04 ha scritto:

Molto bello e commovente!

Caterina Triolo

il 23 novembre 2009 alle 14:42 ha scritto:

ho gia mandato una mia recensione qualche tempo fa.
come mai non la vedo? il libro deve farci riflettere sull'importanza di avere una famiglia o dei genitori comunque siano,la riflessione sugli ambienti degli orfanotrofi lascia molto da pensare e ancora di più sulle pie suore........ auguri emma.
spero di poter leggere un secondo libro sul resto della tua vita....

il 25 novembre 2009 alle 09:48 ha scritto:

Non ho ancora letto tutto il libro. Trasuda sofferenza in ogni parola, perciò le pause sono d'obbligo. Mi chiedo se esiste ancora qualcuna delle suore citate dall'autrice ... se sono state denunciate, se hanno, in qualche modo, pagato per il male fatto a tante creature indifese, per tanto tempo, in chissà quanti anni ...
Ma, soprattutto, mi chiedo dov'era (e dov'è) la voce della Chiesa, che si leva indignata per scagliare anatemi e difendere a tutti i costi chi non è ancora nato o è già morto ... e per chi è più che mai vivo nel dolore, nella sofferenza e nella vessazione quotidiana, la Chiesa Vov'era (e dov'è)?
Perchè non difende questi suoi figli indifesi?
Perchè non grida tutto il suo orrore a chi sotto la "sua bandiera" ha commesso il peccato più orribile, maltrattando i bambini?
Andavano anche a questi istituti le offerte che noi lasciavamo la domenica alla Santa Messa?
E cosa fa adesso la Chiesa per avere la certezza che simili atrocità non accadano più?
Auguro a Emma tutto l'amore e la felicità che le sono stati così crudelmente negati nella sua infanzia.

il 14 dicembre 2009 alle 14:27 ha scritto:

E' un libro profondo,toccante,davvero bello!
Mi ha fatto capire la dura realtà di quei tempi,che è anche la nostra realtà,quella che tocca vivere a molti bambini sfortunati.
L'unica cosa che non ho capito è stata la fine.Mi piacerebbe sapere quali altri problemi ha dovuto affrontare la protagonista.

il 19 dicembre 2009 alle 17:53 ha scritto:

ho appena finito di leggere il libro, e ho cercato subito su internet se c'era un sito x scrivere opinioni! sentivo qst forte bisogno di dire la mia: il libro è bellissimoOOOOOOOOOOO!
dovete leggerlo tutto! è scritto bene e non mette angoscia seppure i fatti sono veri e terribili, xchè è più forte la denuncia sociale che si insinua nella mente di chi legge.. parola dopo parola! è un velo squarciato sull'orrore! auguro all'autrice Emma La Spina immensa fortuna x la vita che ha avuto e per il suo libro, potrebbero farci un film e andare a controllare se esistono ancora qst lager.. dell'infanzia!

il 10 gennaio 2010 alle 15:37 ha scritto:

Ho letto questo libro consigliata da mia figlia sedicenne che lo ha divorato in pochi giorni e così ho fatto io.. sconvolgente è dir poco.. pensare che nessuno abbia avuto un pò di umanità per queste bambine mi ha riempito di rabbia..brava l'autrice a far conoscere qual'era la realtà di questi, chiamiamoli, istituti.vergogna a quelle persone che hanno votato la loro vita a Dio e al prossimo..se non hanno avuto pietà per quelle bambine non ne hanno per nessuno, come hanno potuto continuare ad entrare in chiesa? mi vergogno per loro...

il 14 gennaio 2010 alle 11:09 ha scritto:

il libro l'ho letto solo per metà, tutto d'un fiato. ho sentito il bisogno di lasciare per scrivere un commento. mi sento nauseata, inorridita e tanto, tanto indignata nei confronti di gente che si nasconde dentro un abito religioso. ho tanta rabbia dentro, vorrei che giungesse a tutti quei bambini che hanno subito le loro brutture un abbraccio, un bacio di solidarietà e di tanto amore. vi invito a denunciare tutto ciò che avete subito. vi sono vicina nella preghiera, nella Vera preghiera che non è la loro fatta d'ipocrisia. Dio c'è e soffre accanto a voi. Siete già in PARADISO. ANNA da Matera

il 16 gennaio 2010 alle 10:22 ha scritto:

Ieri è stata la 1° volta che ho letto un libro in un solo gg e non ci sono parole per descrivere tutta la mia solidarietà a Emma. Le auguro che nella vita possa riscattarsi e che l'amore dei figli possa colmare le sofferenze e le ingiustizie che ha dovuto subire.Questa non è la 1° volta che sento o leggo che chi è vicino in modo quasi ossessivo alla chiesa e alle sue idee ha comportamenti contrastanti con ciò che tanto proclama.
Le mie parole sicuramente non saranno in grado di consolare e confortare ma Le auguro davvero tutto il bene del mondo e che possa in qualche modo dimenticare tutte le crudeltà e le angherie che la vita le ha servito.Spero ci sia un seguito del libro con un desideroso lieto fine . Auguri di cuore Lorena

il 27 marzo 2010 alle 21:04 ha scritto:

Una lettura inutile di un libro di fantasia che si presenta come realtà. La Spina dovrebbe scrivere un libro per ringraziare coloro che l'hanno cresciuta e le hanno dato la capacità di riuscire a scrivere. Parla di una tazza divisa tra tante compagne, e chiama quest'esperienza "traumatica." Forse La Spina dovrebbe visitare le zone povere dell'Africa o dell'Afganistan. Come si dice in inglese, "she is self-serving."

il 5 maggio 2010 alle 21:44 ha scritto:

Oggi pomeriggio ho iniziato a leggere il libro e ne sono stata subito catturata. E' scritto in modo semplice e diretto, per questo la lettura è assai scorrevole. Mi colpisce il fatto che per Emma non ci sia nessuna figura positiva, nessun punto di riferimento se non la sorella che la rifiuta costanemente. Facendo riferimento alla psicologia dello sviluppo, una situazione tanto drammatica non concederebbe "via di scampo" per nessun bambino. Mi chiedo se Emma sia stata davvero obiettiva nella narrazione della propria storia o se non abbia dato libero sfogo alla rabbia ancora intrappolata in lei. Comunque questa è la sua storia e come ha scelto di raccontarla...mi sembra proprio un bel libro. Proseguo nella lettura.

il 24 maggio 2010 alle 15:05 ha scritto:

da leggere

, dormopoco47@libero.it il 22 gennaio 2011 alle 19:28 ha scritto:

l'ho letto tutto d'un fiato ho rivissuto tutta la mia infanzia come in fotocopia. <Unica differenza , io avevo la mia famiglia,ma pativamo la fame e fino a 10 anni il collegio e'
stato la casa mia e di mia sorella Silvana.amerei avere la mail di emma e sapere da lei se quei mille silenzi hanno condizionato la sua vita.

il 3 maggio 2011 alle 16:15 ha scritto:

La verità ci rende liberi,vorrei fare i complimenti a questa donna per la sua forza ed il suo coraggio,è un esempio per tutti coloro che hanno conosciuto la sofferenza e ci fa capire che anche il dolore più profondo ha un suo senso,una sua fine e che c'è sempre nella vita la possibilità di riscattarsi poichè anche in una stanza buoia e vuota soli non siamo mai,anche se certi vigliacchi/e credono di essere solo al cospetto di se stessi in quelle occasioni,da qui i soprusi e la violenza...spero anch'io in un seguito del libro ed auguro all'autrice tanta felicità che a questo punto credo avrà già trovato per forza di cose perchè così va la vita...è una ruota che gira ;)