Fuori ma dentro

Fuori! è il grido che si alza quando la terra trema. "Sono attimi terribili e lunghissimi, non c'è lucidità di testa né coordinazione del corpo, per questo è impossibile reagire, reggersi in piedi e decidere di vivere"... Annalisa, vittima di un violento sisma, ha perso tutto. Attraverso il suo sguardo atterrito, il suo corpo impietrito e il suo spirito oppresso viviamo noi stessi i concitati e infiniti attimi di paura in cui tutto crolla. Non solo le mura, ma un mondo intero di relazioni, sentimenti, l'esistenza stessa, fatta di piccole abitudini, gesti spontanei, quotidiani, cui mai immagineremmo dover rinunciare. In queste pagine sta tutta la precarietà del vivere, lo sconforto che affligge quando ci si trova spogliati di tutto, le difficoltà che sopraggiungono d'inverno, con la neve che cade... Quando ci si ritrova a condividere lo stesso identico destino di persone sconosciute, lontane. Eppure, nello smarrimento che annebbia e disorienta, ospite di una tendopoli, con indosso vestiti provenienti da chi e chissà dove, Annalisa impara a conoscere il senso profondo dell'essere comunità, del sentirsi parte di una straordinaria famiglia, e in essa trova la forza e il coraggio di guardare avanti.