L'Isola dei sogni

Non si sa se i capelli della bambina paffutella, la prima a sinistra nel retro di copertina, si siano improvvisamante rizzati per la paura, o nebulizzati dopo lo scontro con qualche arcobaleno, oppure illuminati per essere stati accarezzati al volo da qualche fantasma di passaggio.
Gli scrittori filippini hanno iniziato, dapprima lentamente poi sempre più celermente, ad infiorare i prati della letteratura infantile con straordinari racconti scritti rigorosamente in tagálóg, la lingua della Repubblica ng Pilipinas.
Vorrei definirli le parabole per un nuovo millennio, ma il titolo sarebbe troppo ambizioso anche se vero.