Sai Baba anticristo dei potenti

Venerato come un dio. Adorato come la reincarnazione perfetta. In realtà un falso profeta che ha costruito un impero economico con la complicità delle alte gerarchie. Santone, guru, leader spirituale e mistico, così viene ancora appellato: Sai Baba, morto a fine aprile 2011, è l’esempio di come le folle e i potenti si lascino ipnotizzare e stregare da personaggi demoniaci, mistificatori, ingannatori e imbroglioni. Tutti i miracoli che avrebbero dovuto essere il segno tangibile della divinità di questo uomo-dio sono stati smascherati come semplici trucchi da prestigiatore. Un anticristo, Sai Baba, contro cui da molto tempo sono fioccate le denunce di vittime di cui lui abusava: reati rimasti impuniti. Mai un’indagine avviata. Eppure le testimonianze di molestie, pedofilia e violenze sessuali sono ormai di portata globale. Per non parlare di suicidi e morti sospette. Inquieta che un pezzo di mondo importante gli abbia tributato così tanti onori per la cerimonia funebre. Ancora più inquietante l’annuncio del suo ritorno. Fra otto anni. In una nuova reincarnazione. Un libro sconvolgente, con testimonianze crude, che non ha paura di rivelare il vero volto di Sai Baba.