La risurrezione

Si propongono gli ultimi quattro volumi di un percorso in otto tappe alla scoperta del Vangelo, della Buona Notizia di Gesù, accompagnati da colei che è Sua e nostra Madre: Maria. Otto libretti che portano la preziosa firma del Card. Angelo Comastri, autore di numerosi volumi di spiritualità e meditazione, predicatore profondo e ispirato che sa trasmettere il messaggio cristiano con passione e semplicità. Questi ultimi quattro volumi narrano la concreta realizzazione dell’amore e della vita attraverso l’insegnamento, la passione, la morte e la Risurrezione di Cristo. La passione, sopportata nell’abbandono totale, è la porta alla comprensione del mistero dell’esistenza divina. Lo fu per i discepoli e Maria, lo è anche per noi. Il lettore è inviato a ricomporre questo mistero, così da giungere a comprendere la profonda unità della risurrezione del Figlio con l’elevazione al cielo della Madre, nell’attesa che Egli ritorni e ci conduca con sé. In questo modo, il percorso iniziato meditando la nascita, troverà compimento e realizzazione.

PREFAZIONE

La risurrezione di Gesù è il compimento di un cammino iniziato con l'incarnazione; è la realizzazione delle profezie, delle promesse divine. Noi, attendendo il compimento finale di queste (cioè il compimento dell'annunciata vittoria di Dio sul male), abbiamo davanti agli occhi tante anticipazioni di ciò che accadrà alla fine dei tempi: la memoria della risurrezione è la principale; a essa compagna è la memoria di un altro momento in cui cielo e terra si incontrano: l'Assunzione di Maria, la madre del Risorto, al cielo in anima e corpo.

In Maria, cioè, come primo riverbero della risurrezione di Gesù, il futuro è già iniziato: la Chiesa in Maria può già vedere qual è il suo destino e sentire nel cuore una incontenibile consolazione.

Nelle pagine seguenti saremo invitati a ricomporre questo mistero, così da giungere a comprendere la profonda unità della risurrezione del Figlio con l'elevazione al cielo della Madre, nell'attesa che egli ritorni e ci conduca con sé nella comunione dei santi. In questo modo, il percorso iniziato meditando la nascita, troverà compimento e realizzazione.

ESTRATTO DAL PRIMO CAPITOLO

UN FATTO INNEGABILE

Un fatto è innegabile: un gruppo di uomini, che avevano seguito con entusiasmo un giovane profeta della Galilea, viene letteralmente schiacciato dalla morte ignominiosa del profeta; viene decimato dal ripugnante tradimento di uno di loro e umiliato dal rinnegamento dello stesso capo del gruppo; il gruppo, allora, si chiude nella sala dell'ultimo incontro con il profeta e vive di alienante nostalgia, seppellendosi in una paura senza sbocchi.

Tutto sembrava finito.

E tutto poteva finire così.

Come un sogno svanito, come una esaltante illusione seguita da una disillusione tremendamente amara.

Secondo le leggi costanti del comportamento umano questo piccolo gruppo di pescatori ignoranti e socialmente insignificanti doveva chiudere l'avventura con una mesta e rassegnata esclamazione: «Speravamo che fosse Lui a liberare Israele, ma sono passati tre giorni...» (Lc 24,21).

Tre giorni dalla sua morte, tre giorni che sono trascorsi come tre battaglie ripetutamente perdute. Ormai non se ne parli più.

Chi si azzarda a pronunciare soltanto il suo nome?

Restano soltanto le ferite, l'umiliazione. Forse anche un po' di rabbia. A meno che...

A meno che non accada qualcosa che ribalti la situazione, qualcosa di talmente inatteso da rimarginare le ferite ancora brucianti; qualcosa di talmente inaudito da sanare il dolore di una passione ben udita e ben conosciuta da tutti.

E qualcosa è accaduto veramente!

E accaduto, perché improvvisamente la situazione cambia: improvvisamente questi uomini, contro le leggi costanti del comportamento umano, superano il precipizio della paura e dello sgomento in cui erano caduti.