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Citazione spirituale

Nel Blue

di

Andreucci Donato

 (1 commento)

Copertina di 'Nel Blue'
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EAN 9788869741524

Normalmente disponibile in 20/21 giorni lavorativi
In promozione
Descrizione

"Il Blue. Un locale che brilla nella sonnacchiosa ed eterna provincia italiana. Una boule de neige dove si incrociano i destini di Leonardo e Celestino, malconci ed indomiti libertini sulla soglia implacabile della terza età. Seguendo in punta di piedi il sentiero luminoso tracciato da Sandro Penna e PierVittorio Tondelli, Donato Andreucci tesse una trama delicata: amori gay mancati, passioni brucianti, e piccoli drammi privati. Nebbie, cocktails, luci strobo, mentre un'aggiornata colonna sonora collabora attivamente a raccontare certe serate di una provincia antica, ma ormai multietnica e globalizzata. Un'agrodolce morte a Venezia marchigiana a ritmo rock. Per non dimenticare che si esiste intensamente ad ogni età." (Cristiano Biondo)

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Tipo Libro Titolo Nel Blue Autore Editore Italic EAN 9788869741524 Pagine 148 Data giugno 2018 Collana Scritture
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il 30 luglio 2018 alle 11:39 ha scritto:

Due anziani birbanti, seduti ai tavoli del BlueBar, affacciati sullo scorrere monotono della vita di un piccolo paese, in cerca di rubare almeno un sorriso ai ragazzi, ai più belli, che sfilano per il corso. “Sai Leo - dice ad un certo punto Celestino all’amico - credo che io e te siamo condannati all’infelicità. Amiamo solo la bellezza e la gioventù, e passano tutte e due in un lampo”.
La ricerca dell’amore pervade con delicate sfumature l’intero libro di Donato Andreucci. L’amore, “quello che non basta mai”, dicendolo con Vasco; o, ricordando Fabrizio De Andrè “quei giorni perduti a rincorrere il vento a chiedere un bacio e volerne altri cento”. L’amore, che ti tortura l’anima, perché “questa vita si diverte troppo spesso a strappartela di mano la felicità”.
E allora Nel Blue diventa una malinconica ricerca della felicità, anche se, ricordando Dalla in una delle canzoni di cui tutto il libro è intriso: “ah… felicità, su quale treno della notte viaggerai, lo so, che passerai, ma come sempre in fretta, non ti fermi mai”.
Un libro malinconico e senza speranza? No perché, mentre Celestino continuerà a correr dietro ai suoi ragazzi, innamorandosi ogni cinque minuti, Leonardo, più anziano e in cerca di “dare un senso a questa vita”, scoprirà Camus: “Non essere amati è una semplice sfortuna, la vera disgrazia è non amare”.
Un libro da leggere d’un fiato, divertente e riflessivo, amaro e reale. Un libro vero.