Chiave biblica ossia concordanza della Sacra Bibbia compilata sulla versione nuova riveduta

«Èla chiave che introduce nello spazio della parola di Dio attraverso la frequentazione assidua, la conoscenza panoramica e l’approfondimento critico delle singole parole della Bibbia. Dalle parole della Bibbia alla parola di Dio: questo è il percorso lungo il quale la “chiave biblica” ci accompagna, come prendendoci per mano». Accanto alle singole parole della Scrittura vengono riportati i passi biblici in cui sono usate e l’essenziale del testo in cui esse sono collocate. La «chiave» – la tradizione cattolica usa più la dizione «concordanza» – è un repertorio di parole, costruita sulla versione della Bibbia Nuova riveduta dei valdo-metodisti italiani del 1994 e sostituisce quella del 1933 condotta sulla Riveduta. L’edizione del 1933, a sua volta, sostituiva la prima «chiave» del 1864, condotta sulla traduzione di G. Diodati. La «chiave» prende inoltre in considerazione i testi biblici propri della tradizione protestante, in cui, rispetto alla Bibbia cattolica, mancano 7 libri dell’AT (Tobia, Giuditta, 1 e 2 Maccabei, Sapienza, Siracide, Baruc, peraltro assenti anche nel canone ebraico) e uno del NT (Lettera di Giacomo). L’introduzione è di P. Ricca. Strumento classico.

Tratto dalla rivista Il Regno n. 6/2010
(http://www.ilregno.it)