La vita senza fine

"Il titolo di questa raccolta di meditazioni sul Vangelo di Giovanni Vannucci può riassumere il senso e la direzione che hanno accompagnato tutta la sua ricerca spirituale. Qui raccogliamo alcune briciole di quel pane che lo ha nutrito durante il viaggio nel suo deserto, fino ad approdare nell'infinito spazio di Dio: un pane sovrasostanziale che egli ha avuto il dono e la capacità di spezzare anche per quelli che lo hanno incontrato lungo la strada e per un pò di tempo hanno camminato con lui... L'"eremo" che Padre Giovanni sognava, più che un luogo geografico, è un modo d'essere nella coscienza religiosa dell'uomo: spazio indispensabile a chiunque va cercando dove affondano le sue radici. La prima di ogni altra impresa (non in senso cronologico, ma nel senso della verità e dei valori delle cose), impresa pur fatta in nome della carità e del Vangelo, è necessario incontrare la forza sconvolgente dello Spirito che feconda la nostra "terra pura" perchè nasca il Figlio di Dio. La "terra pura" è il deserto (eremo) che fiorisce, immagine primaria della Vergine, colei che "non conosce uomo", che diventa Madre di Dio... "Ho fatto conoscere il tuo Nome agli uomini che mi hai dato nel mondo" (Gv 17,6). Questa frase evangelica, padre Giovanni l'ha ripetuta e spiegata a noi negli ultimi giorni della sua vita, la domenica immediatamente precedente la Pentecoste 1984, quando cercava di farci entrare nel segreto delle lettere ebraiche del Nome divino JHWH. Quella frase l'ha detta con un particolare convincimento e vibrazione della voce, da cui traspariva la chiara coscienza del Figlio divino che in lui era fiorita, spontaneamente, senza volontà titaniche, senza forzature della mente: il suo ingresso nella "Vita senza fine", nella maturità spirituale. Mi sembra questa la testimonianza più convincente e feconda che da lui abbiamo potuto raccogliere". (dalla "Premessà di Lorenzo Bonomi)