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Citazione spirituale

Libere chiese in libero stato. La memoria in favore della libertà dei culti

di

Vinet Alexandre

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Copertina di 'Libere chiese in libero stato. La memoria in favore della libertà dei culti'
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EAN 9788888270937

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Descrizione

Il Mémoire en faveur de la liberté des cultes di Alexandre Vinet, pubblicato a Parigi nel 1826 e ampiamente conosciuto in molti paesi europei, non è mai stato tradotto prima in italiano pur avendo avuto una notevole influenza su questioni chiave del Risorgimento, come la separazione tra stato e chiesa, all'origine dell'annoso dibattito sulla laicità, ancora molto vivo nella riflessione politica e religiosa.Il testo di Vinet può quindi fornire un utile contributo a questo dibattito per portare a termine il faticoso cammino della libertà religiosa nel nostro paese."Non è poi così poca cosa abbandonare la causa della libertà religiosa: significa, in un solo colpo, rinunciare a tutte le libertà" (A. Vinet)

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Tipo Libro Titolo Libere chiese in libero stato. La memoria in favore della libertà dei culti Autore Editore GBU EAN 9788888270937 Pagine 353 Data aprile 2008 Collana Orizzonti del pensiero cristiano
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Un libro del 1826 che si legge come se fosse stato scritto in tempi decisamente contemporanei, visto l’assiduo dibattito attorno alla separazione tra stato e Chiesa che caratterizza il nostro vivere quotidiano. L’a., il più grande teologo evangelico di lingua francese dell’Ottocento, con rigorosa sistematicità argomenta e dimostra la fondatezza della tesi secondo cui lo stato facendosi promotore della massima libertà in fatto di religione e, al contempo, lasciando proliferare qualsiasi confessione religiosa, adempie alla sua funzione primaria: quella d’educare i cittadini che si pongono sinceramente alla ricerca della verità a tutto vantaggio del bene comune. In questo modo si pone la fondamentale equazione tra la libertà di culto e lo sviluppo dello spirito religioso e tra quest’ultimo e il conseguente incremento di virtù private. Il buon credente è, dunque, necessariamente anche un buon cittadino. L’edizione è impreziosita da una densa e acuta postfazione di Mario Miegge.

Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 12
(http://www.ilregno.it)

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