La voce dei clienti

stefano zanellato il 17 marzo 2020 alle 17:07 ha scritto:

Ottimo! Lascia la pelle distesa, morbida, attenua molto le irritazioni. Buonissimo il profumo. Ho provato sia quello in forma liquida e quello in gel. Quest'ultimo è più facile da applicare la sensazione è della pelle che tira, ma dura qualche minuto. Viso disteso e riposato. Quello liquido invece è meno pratico e la pelle tira di meno, forse ne serve più di quello in gel per ottenere lo stesso risultato.

stefano zanellato il 17 marzo 2020 alle 17:04 ha scritto:

Gradevolissima sensazione di freschezza e morbidezza. Preferisco usarlo più d'estate sotto la doccia chiudendo l'acqua per aumentare l'effetto "menta" quindi riaprire il rubinetto e percepire il piacevole effetto.

stefano zanellato il 17 marzo 2020 alle 17:00 ha scritto:

Buon sapore e concentrazione adeguata. Per la difesa della gola specie nella stagione invernale. Efficace anche per il mal di denti.

stefano zanellato il 17 marzo 2020 alle 16:57 ha scritto:

Ottimo sapone. Deterge gradevolmente con giusta quantità di schiuma. Lascia la pelle morbida.

stefano zanellato il 17 marzo 2020 alle 16:56 ha scritto:

Delicato dal gradevole profumo, ma soprattutto un ottimo shampoo non aggressivo. Ne basta poco e non secca i capelli come i comuni shampoo dal prezzo sì più economico, ma che creano irritazioni alla cute e in proporzione servono dosi in più, quindi alla fine non risulta più conveniente se ne serve più del doppio!

andrea giacovelli il 17 marzo 2020 alle 15:59 ha scritto:

Il miglior libro per vivere con letizia questo periodo di sofferenza e quarantena.

massimo franceschini il 17 marzo 2020 alle 11:12 ha scritto:

Lo spirito “ecumenico” della narrazione è assai interessante, anche perché diverge dalla maggior parte degli approcci che la pubblicistica colta o meno colta ha sinora riservato all’argomento.
A questo proposito trovo di assoluto interesse, anche per l’onestà intellettuale dell’autore, tutta la parte iniziale in cui lo stesso ci spiega la filosofia e la metodologia del suo approccio analitico, necessaria per introdurre la reale dimensione che un’opera del genere deve avere, se intende porsi come lavoro scientifico di riferimento.
Ritengo che il Terrin raggiunga in pieno l’obiettivo, quest’opera di assoluta rilevanza culturale ci dà l’occasione di “rileggere” Scientology da un altro e nuovo punto di vista: una visione onesta, equilibrata e colta, che coglie i necessari agganci con la cultura umanistica e con i più importanti dibattiti culturali e filosofico-scientifici moderni.
La visione dell’autore è del tutto “privilegiata”, visto il suo enorme patrimonio umanistico, filosofico e teologico, anche perché si mostra del tutto consapevole delle questioni poste dalla religione tout court, che la “modernità materialista” ha vanamente tentato di “silenziare” o “rimpiazzare”, senza però, come nel libro si coglie ampiamente, dare una risposta efficace.
In particolare, credo possa anche interessare come la cultura può o dovrebbe necessariamente approcciare tali argomenti: in altre parole, come si può osservare Scientology dal di fuori, secondo dei canoni interpretativi “accademici” ma non viziati da pregiudizi che, come dimostra l’autore, non appartengono alle regioni dell’analisi obiettiva e scientifica.

Daniele Bistaffa il 17 marzo 2020 alle 10:28 ha scritto:

Interessante e agevole testo che spiega come alcune pratiche possono essere inquinate da individui senza scrupoli. Occorre sempre fare discernimento poiché talune discipline come l'agopuntura sono utilizzate in campo medico e sono state dichiarate valide.

Daniele Bistaffa il 17 marzo 2020 alle 10:26 ha scritto:

Affascinante testo che da luce alle basi cristiane. Utile sia per uno studio di ricerca personale che come supporto ad uno studio di avviamento. In alcuni punti l'ho trovato di difficile comprensione, tuttavia la rilettura permette di comprendere meglio.

Daniele Bistaffa il 17 marzo 2020 alle 10:21 ha scritto:

Testo snello che da i giusti contorni per una prima comprensione.

Lara Munari il 17 marzo 2020 alle 09:03 ha scritto:

L'Autore approfondisce l'istituzione dell'Eucaristia presentandone la spiritualità sacerdotale: essa comporta l'azione di grazie e al contempo l'offerta di se stessi, secondo l'insegnamento del Signore Gesù. Inoltre, oltre alla transustanziazione su cui spesso ci si ferma, egli pone l'attenzione anche sull'aspetto della vittoria incondizionata dell'Amore sulla morte e su ogni tipo di sofferenza. Ancora una volta sottolineo l'importanza e la ricchezza degli scritti del card. Vanhoye, che mi aiutano a prendere sempre maggiore consapevolezza della fede cristiana non solo ampliandone la mia conoscenza, ma dandomi gli aiuti per riflettere sempre più e sempre meglio su misteri che cambiano il modo di vivere.

Lara Munari il 17 marzo 2020 alle 08:44 ha scritto:

Non finirò mai di ringraziare l'Autore per la semplicità di carattere e stile con cui offre ai lettori tanta ricchezza di contenuto. In questo breve scritto sbriciola l'audace affermazione di San Paolo con la quale l'Apostolo delle genti ci definisce "Corpo di Cristo". Se da un lato oso affermare che ho tra le mani una sorta di trattato di teologia eucaristica, dall'altro invito caldamente gli altri lettori a leggere il cardinale Vanhoye che ci offre strumenti preziosissimi per prendere consapevolezza del nostro essere cristiani.

Lara Munari il 17 marzo 2020 alle 08:34 ha scritto:

L'Autore, tramite tre omelie delle messe di Pasqua, propone un itinerario spirituale al lettore, guidandolo al Mistero che fonda la fede cristiana da molteplici prospettive. I tanti dettagli delle letture riportate, approfonditi e spiegati con semplicità, mi hanno non solo entusiasmato, ma anche dato una visione più ampia dei fondamenti della nostra fede. Come gli altri brevi scritti di questa collana, anche questo piccolo volume merita di essere ripreso e nuovamente affrontato per l'incomparabile ricchezza del contenuto. Ottimo per la catechesi.

Prof. Stefano Coccia il 16 marzo 2020 alle 21:27 ha scritto:

Libro che ho comprato quasi per caso lo scorso hanno, l'ho regalato e dopo che ne ho avuto un riscontro positivo l'ho comparato di nuovo per tenerlo. Questa è una favola moderna in cui Gramellini offre un messaggio di speranza. L'autore si propone di rispondere alle domande che ci ossessionano fin dall'infanzia: quale sia il senso del dolore, se esista e chi sia davvero l'anima gemella, in che modo la nostra vita quotidiana possa venire trasformata dai sogni.

tiziana, tizianacaputo@virgilio.it il 16 marzo 2020 alle 20:44 ha scritto:

sono perfettamente d'accordo con quanto scrive l'autrice e spero che questo libro possa essere letto non solo per il gusto di leggere, ma per riscoprire l'essenza della vita al di là dei se e dei ma... buona lettura e grazie