La voce dei clienti - Libri
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Il grido di Giobbe. L'uomo, la malattia, il dolore nella cultura...
San Paolo Edizioni
(aprile 2001, 246 p.)
Sig. Mirco Paladini il 7 ottobre 2016 alle 10:11 ha scritto:
Ottimo testo per riflettere sul tema del dolore e della prova. Un bel lavoro per meditare su questo personaggio biblico che è Giobbe, uomo semplice che ha sopportato prove e dolori, con grande fiducia in colui che tutto può! |
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Quale fede? Temi di educazione alla fede per giovani e adulti
Edizioni Dehoniane Bologna
(gennaio 1997, 176 p.)
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Essere persona umana completa. La forza di una fede matura
Queriniana Edizioni
(gennaio 2008, 168 p.)
Prof. Stefano Coccia il 6 ottobre 2016 alle 12:10 ha scritto: Libro che mi è stato regalato diversi anni fa ma non l'ho mai letto perché non ero in grado di farlo, o forse perché non avevo “fatto pace” con il mio passato. Ho pensato che prima di essere di aiuto agli altri io debba essere una “persona umana completa” ed allora ho iniziato la lettura di questo libro da tempo lasciato in libreria a prendere polvere. Interessante è stato leggere ciò che i vari psicologi hanno detto sulla maturità della persona e come ogni scuola di pensiero abbia considerato o meno la maturità spirituale accanto a quella umana. Notevoli sono i passi che Anselm Grün indica per la trasformazione della persona e diventare così completa. Il cammino cristiano che l'autore ci aiuta a fare, attraverso le pratiche di fede, per diventare persone mature a me ha aiutato molto, anche se già le facevo, ma ripassarle mi ha dato maggior consapevolezza di ciò che facevo e mi ha fatto riscoprire la loro importanza. Le domande che l'autore ci consiglia alla fine di ogni capitolo a me sono servite molto perché le ho trovate utili e soprattutto di aiuto e di stimolo. Bisogna leggere questo libro consapevole di fare un cammino interiore e umano importante utile per sé stessi e per poterci relazionare come persone mature con gli altri. Questo libro, a mio parere, è un misto di psicologia e spiritualità e devo dire che mi è stato utile sotto entrambi i punti di vista. |
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Anna Coppola il 6 ottobre 2016 alle 11:06 ha scritto: Un libro singolare che a me è piaciuto molto. Come ha detto Gianfranco Vissani "Potremo sentire i santi accanto a noi mangiando il cibo che fu sulla loro tavola", ed in effetti in questo libro troviamo dai mostaccioli che un'amica preparava a San Francesco, al dolce amato da Giovanni Paolo II, i maccheroni di San Pio da Pietralcina e molto altro. Sessanta ricette articolate in antipasti e aperitivi, primi, secondi, contorni, frutta e dolci, in una veste grafica che io trovo molto bella. |
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Don Luis EMILIO Contreras Aillon il 5 ottobre 2016 alle 21:13 ha scritto: Un buon strumento de laboro... miei primi operatori sono rimasti entusiasti, per i tempi di oggi il fattto di essere accompagnati no solo da un aspetto teologico, ma anche da un aspetto antropologico cristiano partendo dalla sicologia è positivo... Leggi tutti i commenti (2) |
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Sabrina il 5 ottobre 2016 alle 10:47 ha scritto: Ho appena iniziato ad usare questo libro per un corso di studi che sto facendo. E' davvero ottimo perché è chiaro, fa capire bene le cose ed è interessante, non annoia mai, non è mai pesante. Per fortuna il nostro prof. ha inserito questo nuovo libro sostituendo i vecchi testi! :) Leggi tutti i commenti (57) |
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Francesca Burigotto il 4 ottobre 2016 alle 23:53 ha scritto: Classica ed apprezzata grammatica di ebraico biblico. I primi schemi dell'opera, come spiegato nella presentazione, risalgono al 1940 - mentre l'edizione definitiva che è questa risale agli anni Sessanta. Si tratta quindi di un classicissimo libro di grammatica, basato sul metodo "antico". Personalmente lo trovo più semplice di altre metodologie. Per questo consiglio questo economico volume prima di valutare le grammatiche più complesse e più costose. In un'agile trattazione si trova: presentazione delle lingue semitiche e loro caratteristiche di base, presentazione dell'ebraico biblico, grammatica basilare (ma più che sufficiente per affrontare il testo biblico), fonetica e morfologia, antologia di brani biblici sui quali esercitarsi, piccolo dizionario fondamentale in appendice. |
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Francesca Burigotto il 4 ottobre 2016 alle 23:32 ha scritto: Duecento pagine suddivise in 70 brevi capitoli ognuno dei quali inquadra e focalizza un tema specifico della fede e della dottrina cattolica, senza dimenticare i raffronti con altre teologie/filosofie (ad esempio col buddismo). Lo consiglio ai cattolici poco informati sulla propria fede, ma che hanno poco tempo per informarsi meglio o che non sanno da dove iniziare: a partire dai punti base di Padre Riches si potrà sempre procedere ad approfondimento quando si avrà tempo. Consigliato anche ai non credenti o fedeli di altre religioni/chiese che spesso avanzano osservazioni sulla dottrina cattolica senza neanche conoscere le vere affermazioni della Chiesa. Il volumetto è molto maneggevole, leggero, si porta tranquillamente in borsetta senza problemi. Leggi tutti i commenti (3) |
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Francesca Burigotto il 4 ottobre 2016 alle 23:13 ha scritto: Ottima lettura per tutti, credenti e non credenti. A mio parere questo testo di Dale Allison andrebbe letto come premessa alle altre letture sull'argomento, cioè prima di addentrarsi in qualsiasi altra opera o ricerca sul Gesù storico. L'autore offre una riflessione globale sia sul metodo storico attualmente utilizzato dagli studiosi sia sulle possibilità e limiti dello stesso. Viene affrontata poi (come da titolo) la relazione (e/o non relazione) tra scienza storica e scienza teologica. In tutta la trattazione viene mantenuto il rigore scientifico, sempre distinto dalle opinioni personali (e fede) di Allison. La parte rivolta più espressamente alla teologia cristiana si trova dopo le prime cento pagine. Un libro consigliabile a tutti, agli appassionati di storia e a quelli di teologia. Si può essere d'accordo o meno con l'autore ma la sua onestà intellettuale di ricercatore è indubbia, ed è oggi merce rara su questi temi. Il linguaggio utilizzato è piuttosto semplice, divulgativo. |
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Dott. Maria Gloria Campi il 4 ottobre 2016 alle 22:39 ha scritto: E' un libro dall'aspetto un tantino manualistico, ma estremamente chiaro. Lo spaccato che ci dà intorno ai "nativi digitali", ci dà una direzione sulla quale possiamo muoverci nell'accostare i ragazzi di oggi: i ragazzi dalla mente tecnoliquida. Può rappresentare una guida importante per genitori ed educatori. Invita a riflettere su tanti aspetti, nel rapporto con i giovani, che troppe volte diamo per scontati. Non solo, ci invita a chiederci come, e se, siamo veramente diventati adulti capaci di occuparci gratuitamente dei nostri "figli". Come possiamo dare solidità a questo giovane mondo tecnoliquido? |
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