La voce dei clienti - Libri
Tutti i commenti per «Libri» (da 2281 a 2295 di 27158)
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ROMINA FOCARINI il 7 settembre 2023 alle 14:08 ha scritto:
Un riassunto delle sue interviste che seguivo in diretta sulla radio. |
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bassano bonazzi il 6 settembre 2023 alle 16:58 ha scritto:
Ottimo sussidio per le messe domenicali. |
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Studente giancarlo rocchetta il 6 settembre 2023 alle 07:58 ha scritto: Questo mi ha un poco stupito ma quando l'autore fa riferimento alla presa in cura di sacerdoti in crisi ho ripercorso qualche tratto delle mie esperienze e ho potuto partecipare alle considerazioni preoccupate, condivisibili dello psichiatra. L'autore afferma a più riprese di non essere stato toccato dalla chiamata e dunque di non essere ateo ma di non avere avuto la chiamata per essere un credente. In realtà, cova sotto la cenere l'esperienza o l'imprinting ricevuto, come moltissimi degli attuali vecchi, da bambino quando senza saperlo si era cattolici praticanti. Merita di essere letto per la posizione di "agnostico in fervida attesa" della chiamata. Molte riflessioni sulla figura del prete, oggi, meriterebbero una riflessione attenta non solo per le drammatiche vicende che hanno interessato ed interessano al presente il clero ma soprattutto per gli effetti devastanti sui fedeli in un periodo in cui pare scomparso da ogni orizzonte la necessità di Dio e dei suoi discepoli. Molta la mèsse ma pochi i lavoranti. Leggi tutti i commenti (2) |
Matrimonio e verginità. Teologia e celebrazione per una pienezza di...
Libreria Editrice Vaticana
(gennaio 2005, 544 p.)
Don Giovanni Frisenna il 5 settembre 2023 alle 09:33 ha scritto: Il testo raccoglie alcuni principali contributi (14 in totale) del prof. A. M. Triacca relativi al matrimonio e alla verginità. La serie di testi è introdotta da uno studio su verginità cristiana e matrimonio cristiano e da una presentazione generale dei vari testi. In appendice sono raccolte 3 schede illustranti la vita, la bibliografia e le tesi moderate dal Triacca. |
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Las preces de la liturgia horarum. Una aproximacion...
Libreria Editrice Vaticana
(gennaio 2003, 544 p.)
Don Giovanni Frisenna il 5 settembre 2023 alle 09:26 ha scritto: Si tratta di uno studio molto interessante sui formulari pasquali delle "Preces" della Liturgia delle Ore. La prima parte, di natura storica, si sofferma sulle Preci nella riforma dell'ufficio Divino voluta dal Vaticano II e sul loro iter redazionale; nella seconda parte ci si sofferma sulle IV serie contenute nel tempo di Pasqua, dandone una lettura teologica. Nell'ultima parte vi è una sintesi dei temi emergenti. Il testo è arricchito da 4 appendici. |
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Stefano De Stefano, stedes28@gmail.com il 3 settembre 2023 alle 14:52 ha scritto: Che questo libro sia “un godibile racconto su Roma”, come scrive nella prefazione il prof. Portelli, ci si può stare ma che possa costituire un esempio di “cammino rosso” come recita il titolo, mi sembra molto opinabile. Tanto per cominciare, il lavoro. Da p. 113 in poi veniamo edotti su come il protagonista sia stato assunto al Policlinico Umberto I: puro clientelismo solo che di marca PCI e non DC ma uguali come due gocce d’acqua. Alla faccia di tutti quei giovani, proletari e non, che un lavoro se lo sono dovuto conquistare con le unghie e con i denti. Borgate? Proprio negli anni ’60 e ’70, all’acquedotto felice, quindi non lontano dai luoghi del nostro protagonista, prendeva corpo l’esperienza della “scuola 725”, attività educativa gratuita con i figli dei “borgatari” condotta da un sacerdote che da molti, allora, fu tacciato di essere filocomunista: Roberto Sardelli. Lo trovate nelle esperienze del protagonista? Non pervenuto, nemmeno per sentito dire. Mentre sono ben presenti altre esperienze un tantinello poco edificanti per essere riferibili all’orizzonte comunista, vedi “er cleb”. Infine l’apoteosi di p.234, ove la quintessenza dei dirigenti “rivoluzionari” dei gruppi sessantottini trova espressione nella vespa che sfreccia sulla Colombo. Tutto ciò è criticabile? Assolutamente no, anzi ,fortunato il protagonista che ha vissuto quelle esperienze ma lasciamo in pace il comunismo, per favore! |