Citazione spirituale

Dia-logos. Per una teologia del dialogo

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Orientamenti

 
di

Scognamiglio Edoardo


Copertina di 'Dia-logos. Per una teologia del dialogo'
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EAN 9788821572500

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Descrizione
Tipo Libro Titolo Dia-logos. Per una teologia del dialogo - Orientamenti Autore Editore San Paolo Edizioni EAN 9788821572500 Pagine 416 Data gennaio 2012 Peso 485 grammi Altezza 21 cm Larghezza 13,5 cm Profondità 2 cm Collana Universo teologia
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il 26 ottobre 2015 alle 11:48 ha scritto:

Bel libro. L'ho comprato per il corso di ecumenismo all'università e sono rimasto molto contento e soddisfatto perché mi ha aperto gli occhi su diverse cose nell'ambito dell'Ecumene che non sapevo o sul quale non mi ero mai soffermato. Molto interessanti sono i capitoli che esprimono i contributi dei vari Papi, Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI che hanno dato tutti un contributo molto importante a livello ecumenico.
Durante il concilio Vaticano II, iniziato da Giovanni XXIII e concluso nel 1965 sotto la presidenza di Paolo VI, furono invitati come "delegati fraterni" membri autorevoli delle Chiese separate, vennero annullate le reciproche scomuniche pronunciate nello scisma d'Oriente del 1054 tra la chiesa di Roma e quella di Costantinopoli; inoltre, uno dei nove decreti prodotti dal lavoro conciliare dei vescovi, assistiti dai consulenti teologici, è dedicato specificamente all'ecumenismo: Unitatis Redintegratio.
Giovanni Paolo II è, forse, stato il più grande ecumenista degli ultimi tempi. Questa dote, gli derivava dalla sua capacità, più unica che rara, di disarmare i cuori. Il Papa, che ha voluto marcare con più encicliche la funzione missionaria e universale della Chiesa,
ha fatto di sé stesso la Chiesa peregrinante che doveva portare Cristo ad ogni uomo anche quello più lontano e dimenticato.
Uno degli snodi fondamentali del pontificato di Benedetto XVI è il dialogo ecumenico con il Patriarcato di Costantinopoli e la Chiesa ortodossa tutta.
Questa attenzione da parte di Benedetto XVI è sottolineata da uno dei suoi primi atti ufficiali da pontefice, il primo motu proprio "L'antica e venerabile basilica" del 31 maggio 2005, in cui rinnova esplicitamente il mandato ai monaci benedettini della basilica di San Paolo fuori le mura di promuovere e curare speciali eventi di carattere ecumenico, proprio nella basilica eretta sul luogo di sepoltura dell'apostolo Paolo.
Durante il viaggio apostolico in Turchia nel 2006, il Papa ha assistito alla Divina Liturgia ortodossa celebrata da Bartolomeo I, insieme hanno visitato il santuario di Efeso e scritto una dichiarazione congiunta. Nel 2007 si sono incontrati a Ravenna i rappresentanti delle due Chiese per intavolare un dialogo al fine di attenuare le divergenze teologiche.
Il 29 giugno 2008, nella Basilica Vaticana, durante la celebrazione dei santi Pietro e Paolo, Benedetto XVI ha ceduto la parola a Bartolomeo I durante l'omelia, quindi i due hanno recitato insieme il Credo in lingua greca. Quest'ultimo è un segno importantissimo per l'appianamento della disputa sul filioque. Al termine della celebrazione hanno impartito entrambi la propria benedizione solenne.
Grandissimo il lavoro di questi santi Papi.

il 13 ottobre 2023 alle 02:12 ha scritto:

È necessario un dialogo ecumenico e questo testo ci spiega soprattutto che questa condivisione deve avvenire prima di tutto a livello teologico. Sembrerebbe banale ma è così. Ottimo testo per ricordarci che il nostro Dio è uno.