Lettera di Giacomo

Questo volume fa parte di un progetto ambizioso che le edizioni San Paolo hanno iniziato qualche anno fa e stanno portando avanti in maniera metodica: proporre per ogni singolo libro della Bibbia un volume agile in cui siano compresi introduzione, testo originale, traduzione e commento. Fanno eccezione, per ora, il libro della Genesi (che è uscito in due volumi), Abdia-Giona-Michea e TitoFilemone (per i quali in un unico volume sono stati considerati più libri biblici). L’aspetto più nuovo della collana «Nuova versione della Bibbia dai testi antichi», che si riverbera anche nel volume di M. Nicolaci sulla lettera di Giacomo, è la presenza del testo originale. In questo caso è la 27a edizione (riveduta) del famoso Novum Testamentom Graece a cura di Nestle-Aland; da poco più di un anno è in circolazione la 28a edizione, che però non ha cambiamenti di rilievo per quanto riguarda il testo. La lettera di Giacomo viene presentata tutta di seguito; nella parte alta di ogni pagina c’è il testo (a sinistra l’originale, a destra una traduzione letterale); sotto al testo, in caratteri abbastanza piccoli, alcune note filologiche; ancora più sotto, in quel che resta della pagina (ma spesso si tratta della maggior parte dello spazio) il commento esegetico-teologico. Rispetto ad altri volumi già pubblicati, questo è abbastanza ampio: un centinaio di pagine per i cinque brevi capitoli di Giacomo; anche se il livello rimane comunque quello della divulgazione e il linguaggio assolutamente accessibile. La parte più difficile da leggere è quella con le note filologiche. È una scelta dell’editore, che ha voluto impreziosire un commento fruibile a lettori semi-principianti con la presenza di alcune note semi-specialistiche. Nell’insieme, comunque, chi riesce a leggere la nostra rivista riuscirà a capire anche questo libro; anzi, ne trarrà utili indicazioni per lo studio della lettera di Giacomo. Oltre alla spiegazione del testo, infatti, troviamo anche una bella introduzione, una bibliografia essenziale e una scheda sull’uso liturgico di Giacomo (in appendice, a cura di Gaetano Comiati). L’introduzione è così organizzata: titolo e posizione nel canone, aspetti letterari (stile, genere letterario, struttura), linee teologiche fondamentali, destinatari-autore-datazione, testo e trasmissione del testo. Di particolare rilievo è la parte dedicata alle linee teologiche fondamentali; Nicolaci presenta prima la teologia, poi la cristologia, quindi l’ecclesiologia e l’etica. L’ordine degli argomenti dice bene l’idea centrale dell’autrice: «Volta a sostenere e a illuminare il cammino concreto delle comunità alla luce del compimento messianico ed escatologico, la teologia di Giacomo ruota fortemente attorno a temi di natura etica e di etica comunitaria. E, tuttavia, il suo centro non sta nell’etica ma nella professione di fede monoteistica e cristologica che governa tanto l’etica quanto l’ecclesiologia, per altro poco sviluppata» (p. 30). Giacomo è una lettera pratica, dunque, ma teologicamente ben fondata.

Tratto dalla rivista "Parole di Vita" n.4 del 2014
(https://www.queriniana.it/parole-di-vita)