Vita missionaria. I frati minori conventuali nel Medio Oriente (1911-2010)
-Ediz. italiana e inglese
(Varia)EAN 9788885155886
Il Centro Studi Antoniani nel 54mo volume della sua collana «Varia» offre un libro che presenta cento anni di storia della presenza dei francescani conventuali nel Medio Oriente. L’Autore, padre Massimiliano Chilin, percorre solo la storia della presenza francescana in Siria e in Libano. Gli eventi legati alla presenza dei frati in Turchia e in Grecia non vengono trattati in questo testo. Sulle prime pagine del libro troveremo la prefazione scritta da fr. Luciano Bertazzo, Direttore del Centro Studi Antoniani, che spiega il perché questo libro si trova in collana legata al mondo del Santo di Padova.
Tra le motivazioni vengono nominate: il legame dell’Autore con Padova, la sua devozione al Santo, il suo impegno – da missionario in Libano – di promozione della fi gura di Sant’Antonio. Più importanti rimangono quelle parole di p. Bertazzo: «nella storiografi a della Famiglia francescana conventuale mancava una testimonianza in grado di far conoscere le vicende storiche della presenza nel Medio Oriente» (p. 5). E il libro di M. Chilin permette di dare uno sguardo su queste vicende. Vita missionaria è diviso in tre grandi parti. La parte prima è preceduta da una breve presentazione del volume e da una lista delle fonti consultate nel corso del lavoro (tra di esse: Archivio generale a Roma, Archivio della Provincia d’Oriente e Terra Santa a Constantinopoli-Istanbul e Sin-El-Fil in Libano).
La prima parte del libro (p. 9-42) è dedicata alla storia dei frati minori conventuali in Siria, dal loro arrivo a Damasco nel 1911, su richiesta del governo italiano per assistere gli emigranti italiani – costruttori della ferrovia da Damasco a Mecca – fi no a 1967, quando Damasco viene abbandonata dai frati e la missione in Siria viene chiusa. In questo periodo il mondo ha vissuto due guerre mondiali e la missione a Damasco ne subiva gli effetti – la presenza dei frati veniva due volte interrotta. Chilin mette tutti questi anni della storia in un racconto, per certi versi, molto sorprendente. L’Autore mostra con chiarezza, trasparenza e grande libertà tutte le diffi coltà che ha trovato la missione a Damasco.
La vita della missione non era infatti tranquilla – ampi sono i frammenti che Chilin dedica alle relazioni molto diffi cili con i collaboratori, con i superiori, con altri ordini religiosi, con la Congregazione, con l’Associazione missionaria. Tutto è raccontato in stile molto vivo. Ampio uso dei documenti trovati negli archivi soprammenzionati fa sì che il testo diventi molto interessante e la sua lettura piacevole. La prima parte del libro viene accompagnata da un’appendice (p. 43-46), dove nell’ordine alfabetico vengono presentati i nomi di 34 frati, missionari in Siria. La seconda parte del libro è dedicata alla presenza dei frati minori conventuali in Libano, dal 1966 fi no al 2010 (p. 47-95). La prima data, 1966, segnala l’anno dell’arrivo in Libano di p. Massimiliano Chilin, l’Autore del libro, allora Provinciale d’Oriente e Terra Santa. Da quel momento si può raccontare la presenza conventuale in Libano. La data 2010 non segnala la fi ne della missione, ma la fi ne di una tappa nella vita conventuale in Libano. In quell’anno avviene il cambiamento dello status della presenza conventuale nel «paese dei cedri» (venne soppressa la «Delegazione generale del Medio Oriente» e venne creata la «Custodia Provinciale San Francesco d’Assisi, d’Oriente e Terra Santa» affi data alla Provincia di San Giuseppe di Romania). Anche in questa seconda parte del libro troveremo il racconto vivo, arricchito dalle citazioni delle cronache dei conventi. E di nuovo stiamo di fronte a una storia movimentata, la storia delle relazioni diffi cili, il racconto drammatico dei giorni bui, come quelli del 6-7 gennaio 1976; ma anche di fronte alla storia delle costruzioni, del lavoro parrocchiale, della devozione antoniana e la vita dei frati a Sin-El-Fil e nel nuovo convento a Zahlé.
Alla fi ne della seconda parte del libro si trova l’appendice con i nomi di 18 missionari in Libano (p. 96-97). La terza parte del libro racconta altri tentativi di presenza missionaria dei frati minori conventuali nel Medio Oriente (p. 99-112). In questa parte troveremo le informazioni sulla presenza conventuale, anche se passeggera, in Iran, Terra Santa, Arabia Saudita, come anche in Libano. La seconda parte del libro parlava già della presenza in Libano a partire dal 1966, qui vengono riportati brevemente i tentativi precedenti. Segue la conclusione, l’appendice fotografi ca e l’indice dei nomi di persone e di luoghi. L’Autore stesso spesso chiama il suo testo «note di vita missionaria». Pensiamo che sono ben più di semplici note. E le troviamo molto utili – anche perché l’ultimo 200mo Capitolo Generale dei Frati Minori Conventuali di nuovo ha espresso la voglia di fondare la presenza conventuale in Terra Santa.
Le «note» di p. M. Chilin diventano così la lettura d’obbligo per tutti quelli che avranno qualcosa a che fare con la sperata presenza in Terra Santa. Ma saranno anche una lettura altrettanto piacevole per tutti gli interessati della vita dei francescani in questi paesi che oggi si trovano in grande sofferenza. Lettura piacevole anche perché raccontata da chi vive là da molti anni.
Tratto dalla rivista "Miscellanea Francescana" n. I-II/2013
(www.seraphicum.com)
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