Citazione spirituale

La voce dei clienti

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giovanni converso il 29 giugno 2017 alle 23:41 ha scritto:

questa via crucis biblica delle edizioni ancora presenta una breve introduzione con una preghiera e le quattordici stazioni( più l'ultima sulla resurrezione di Gesù) riporta due brani tratti dalla parola di Dio inerente il tema della stazione e il significato che può avere per noi


giovanni converso il 29 giugno 2017 alle 23:37 ha scritto:

il librettino di" preghiere di madre teresa"presenta alcune delle più caratteristiche e significative preghiere di madre teresa di Calcutta(canonizzata nello scorso anno giubilare)incentrati sull'amore di Dio e sul servizio ai fratelli

La Bibbia (rilegata)
Libro
San Paolo Edizioni (settembre 2014, 1760 p.)

giovanni converso il 29 giugno 2017 alle 23:33 ha scritto:

la Bibbia rilegata possiede tutto il nuovo testamento(vangelo,lettere e apocalisse) con i commenti di via,verità e vita,rendendola più vicina al nostro cammino di fede.E' della san paolo edizioni con una elegante copertina rossa.

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giovanni converso il 29 giugno 2017 alle 23:30 ha scritto:

il libro è indirizzato agli sposi credenti,ai fidanzati,ai sacerdoti che li preparano al matrimonio e a tutti quelli che vogliono conoscere la realtà del matrimonio.
dopo avere parlato del matrimonio come sacramento,come alleanza e come benedizione di Dio dalla famiglia al mondo,si sofferma il libro sulle beatitudine evangeliche sotto il punto di vista del matromonio,cioè della coppia cristiana


Don Antonio Marotta il 29 giugno 2017 alle 23:03 ha scritto:

È un bel libro: chiaro, semplice, efficace. Offre una riflessione esegetica dei riferimenti biblici sullo Spirito Santo; fa entrare nella vita della Chiesa e dei suoi sacramenti spiegandoli dalla prospettiva p neumatologica.
È essenziale e compendioso

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Prof. Stefano Coccia il 29 giugno 2017 alle 20:26 ha scritto:

Questo libro l'ho usato per un corso di Licenza all'Istituto Teologico per la catechesi alle persone disabili. Nella prima parte del libro vengono riportati i tre interventi che Giovanni Paolo II ha fatto nel Giubileo del 2000, il 3 dicembre 2000 ha festeggiato il Giubileo della comunità con i disabili: questi tre interventi sono l'omelia della Messa a San Paolo fuori le mura, l'Angelus e il discroso finale che i Papa ha tenuto nella sala Nervi a conclusione della giornata dedicata ai disabili. In libro successivamente è diviso in cinque schede che sono i punti principali sui quali la Chiesa si è focalizzata. Il punto che mi ha più colpito è quello che rigurda il disabile non soltanto come colui al quale si dà, ma come soggetto attivo della pastorale. La persona con disabilità non è solamente colui al quale si dà; deve essere aiutato a divenire anche colui che dà, e nella misura di tutte le possibilità proprie. Un momento importante e decisivo nella formazione sarà raggiunto quando egli avrà preso consapevolezza della sua dignità, e dei suoi valori, e si sarà reso conto che ci si attende qualcosa da lui e che egli può e deve contribuire al progresso e al bene della sua famiglia e della comunità. Le persone disabili non sono solo destinatarie dell’annuncio del Vangelo, ma a loro volta annunciano con la propria vita e missione il Vangelo, partecipando alla costruzione del Regno di Dio. Molto belle sono anche le varie testimonianze di persone disabili che sono riportate alla fine di ogni scheda, soprattutto mi ha colpito una in particolare, quella di Stefano, laureato in filosofia, che usa una carrozzella per muoversi e si esprime per mezzo di un educatore che traduce in parole i flebili suoni che egli emette. Dice che l’espressione “catechesi dei disabili” a lui non piace molto perchè la catechesi è unica e che debba essere adattata a ogni persona, al di là del fatto che abbia un deficit o meno. È molto importante che le persone handicappate partecipino alla catechesi come tutti gli altri. Ed è altrettanto importante che i disabili si preparino anche a diventare catechisti, per dare un contributo ulteriore, che proviene dalla loro esperienza di vita. La presenza dei portatori di handicap potrà favorire l’opera di educazione della comunità all’accoglienza di chi è diverso.
Libretto davvero ben fatto e molto interessante.


Elisa il 29 giugno 2017 alle 20:06 ha scritto:

Ho appena concluso, finalmente e con estremo piacere, le tue storie di semola e semplicità. Molto belle e intense. Hai una vis narrativa speciale! Grazie e buona continuazione.

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Una fede per tutti
Libro

Prof. Stefano Coccia il 29 giugno 2017 alle 19:57 ha scritto:

Libro che ho usato per un esame di licenza sull'iniziazione cristiana alle persone disabili. L'intervento di don Luca Palazzi è davvero ben fatto e penso che riassuma benissimo tutta la catechesi per le persone disabili. Don Luca, persona disabile lui stesso, tratta il tema: “Il disabile e i sacramenti: celebrare assieme la fede” e ci propone di far nostra una prospettiva che non parta dalla logica del merito, quasi esclusivamente cognitivo-razionale, bensì da quella del dono, e descrivendoci una liturgia che è da vivere prima che da capire, e che ci educa ai simboli e alla pluralità di linguaggi. Secondo me la liturgia bisogna davvero viverla prima che capirla perchè se ci fermiamo solo nell'ambito cognitivo non riusciremmo mai ad apprezzarla appieno.
Salvatore Soreca ha curato il secondo capitolo del libro. Partendo dal riconoscere che nelle nostre comunità non è un'utopia la possibilità di attuazione di una pastorale “inclusiva”, propone un nuovo orizzonte spirituale per l'iniziazione alla fede della persona disabile, con prospettive e orientamenti che possono fare di ogni parrocchia un vero e proprio laboratorio pastorale.
Infine la prof.ssa Fiorenza Pestelli impegnata nei progetti pastorali di formazione inerenti alla disabilità sensoriale e intellettiva, ci aiuta ad approfondire le motivazioni e le modalità necessarie per vivere l'inclusione nella comunità ecclesiale. Essa propone anche alcune linee guida di “buone prassi d'inclusione”, supportate da alcune testimonianze di cammino di fede.
Infine, la seconda ed ultima parte del libro, riporta il documento dell'Ufficio Catechistico Nazionale del 2004 sull'iniziazione cristiana alle persone disabili.
È davvero un libro ben fatto adatto per chi, come me, sta iniziando a dedicarsi alla catechesi delle persone disabili.


Marco P. il 29 giugno 2017 alle 10:21 ha scritto:

Un libro bello e importante, che racconta in presa diretta la storia di Lucia e dei suoi due cuginetti, recentemente canonizzati, e delle numerose apparizioni, prima dell'angelo, poi, per 6 volte, di Maria, e infine addirittura della Trinità. Imperdibile.

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Giampaolo il 28 giugno 2017 alle 12:11 ha scritto:

@Pasquale:che cosa significa scrivere per il "Giornale",disseminatore,come dice,di odio antireligioso?!..se,per questo,ha sbagliato bersaglio:una qualche ragione l'avrebbe se,l'interessato,fosse collaboratore di "Repubblica" e/o del "Fatto Quotidiano"..comunque cosa c'entra la sua considerazione in ragione del contenuto del libro?...Saluti cordiali.

PASQUALE IANNAMORELLI, sudest@iol.it il 27 giugno 2017 alle 15:45 ha scritto:

Non sono suo nipote, ma ho anch'io una domanda da rivolgere a Rino Cammilleri. Come si fa ad essere cattolici e scrivere su IL GIORNALE che quotidianamente diffonde odio e messaggi antievangelici? GRAZIE!

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Prof. Stefano Coccia il 28 giugno 2017 alle 10:51 ha scritto:

Bellissimo libro. Questo è uno dei testi più belli dei Padri della Chiesa e di san Giovanni Crisostomo. L’introduzione, come tutti gli altri libri di questa collana patristica che ho commentato, è davvero ben fatta ed aiuta il lettore ad entrare, sin da subito, nel modo di pensare di questo grande Padre della Chiesa. Nella prima parte dell’opera l’autore tratta della vanità e dei gravi pericoli che può costituire per i cristiani di tutti i tempi. Il Crisostomo paragona la vanità ad una meretrice che attira e rovina chi non le sa resistere. Occorre, quindi, che fin dalla nascita i genitori si preoccupano di salvaguardare i figli da questo pericolo, individuando e combattendo fin dai primi anni di vita le manifestazioni della vanità.
Nella seconda parte dell’opera, il Crisostomo, ricorre a vari argomenti per esporre la sua pedagogia. L’anima del bambino è paragonabile ad una città che si sta costruendo e le cinque porte di questa città, cioè i cinque sensi del bambino, devono essere ben custodite, cioè educate, affinché chi vi entra non rovini gli abitanti della città.
Infine ci sono le due omelie molte belle del Crisostomo sul matrimonio che fanno molto riflettere. L’omelia XX sulla lettera di Paolo agli Efesini è qualcosa di veramente unico ed esemplare. È una delle meraviglie del mondo. Quest’omelia dovrebbe essere letta e meditata durante la preparazione delle coppie al sacramento del Matrimonio. Il Crisostomo parla del rapporto di coppia come se vivesse in questo periodo storico. I consigli che dà all’uomo sono davvero utili e fanno riflettere molto: amare la propria moglie con tenerezza, anche quando la donna ha un atteggiamento non consono. «La compagna della vita, la madre dei figli, il fondamento di ogni letizia non con il timore e le minacce bisogna incatenarla, ma con l’amore e la condiscendenza».
La XII Omelia sulla lettera ai Colossesi è un po’ più complicata nella lettura ma dopo averla letta diverse volte l’ho apprezzata appieno. Il matrimonio è figura della presenza di Cristo ed è per questo che il matrimonio non può essere fatto tanto per fare. Nell’ultima parte di quest’omelia il Crisostomo dà dei consigli sulla scelta dello sposo: «Non ricercare ricchezze né splendore di nascita né grandezza di patria, tutto ciò è superfluo, ma pietà dell’anima, mitezza, la vera sapienza, il timore di Dio, se tu vuoi che la tua figliola viva con gioia. E quando avrai esaminato attentamente la virtù del marito e starai per affidargliela, invoca l’assistenza di Cristo. Non ne avrà vergogna: è il mistero della sua presenza».
Per Giovanni Crisostomo la tappa del fidanzamento fu intrisa di significato. Infatti per lui, convolare a nozze per tempo, avrebbe costituito per i giovani contraenti una possibilità in più di evitare la concupiscenza. Non ci deve dunque meravigliare, come gran parte della sua produzione omiletica e catechetica, verta sull’affermazione del fidanzamento come mezzo sicuro che conduce castamente al matrimonio.
Bellissimo libro. Lo consiglio a quanti sono fidanzati e si stanno preparando a celebrare il loro matrimonio in maniera cristiana.

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Prof. Anna Bella Cappelluccio il 27 giugno 2017 alle 18:20 ha scritto:

Non resisto alla "tentazione" di regalarlo alle bimbe della famiglia e del vicinato! Ogni volta che ordino qualcosa inserisco anche un paio di questi adorabili braccialetti, perché la fede inizi già ad entusiasmare i miei piccoli amici!

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Prof. Anna Bella Cappelluccio il 27 giugno 2017 alle 17:49 ha scritto:

Una novena molto particolare: si chiede alla Vergine Santa di "sciogliere" i nodi della nostra vita: problemi di salute, problemi dell'anima, difficoltà economica, dipendenze, preoccupazioni per un figlio, per il coniuge, per un parente... Tutto in mano a Lei, che pazientementeli districa uno per uno e ci libera. La trovo un'immagine bellissima. Un'immagine ben resa dal quadro a cui questa devozione si collega, cioè quello che si trova sulla copertina, con un angelo che porge a Maria la matassa da sciogliere e un altro che accoglie il nastro libero dai grovigli. E Lei, la bellissima Madre di tutti noi, con sguardo amorevole e paziente è intenta al suo "lavoro" di mamma ausiliatrice con estrema naturalezza. Pura poesia!

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Suor Mariella Marzocca - Riccardo Scuderi
Libro

Enrica da Sciacca il 27 giugno 2017 alle 15:53 ha scritto:

Suor Mariella, lo sguardo mite, la voce dolce, un tono fermo e diretto che non imponeva ma dava a chi l’ascoltava quella sicurezza che proveniva dal suo consiglio giusto e meditato, così da indicare la strada da seguire o il messaggio da cogliere. Figura indefinibile : amica, sorella, ? Non saprei, ma Mamma, sì! Meglio, adesso che rifletto un po’ : tutte e tre. Sicuramente una indimenticabile persona che tutti dovremmo incontrare almeno una volta nella vita. Grazie Signore.

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