La voce dei clienti

Alicetta... il 20 novembre 2010 alle 19:26 ha scritto:

Questo è uno spettacolo-musical veramente bello. Lo stiamo preparando per lo spettacolo invernale della mia scuola. E' educativo e rispecchia ciò che succede nella realtà. Vi consiglio di provarlo!!!

montes il 20 novembre 2010 alle 16:04 ha scritto:

mi piace moltissimo la foto di copertina e tutte le altre foto. Per il testo io preferisco sempre l'originale di Storia di un'anima. Teresina è il mio amore!!!

genny il 20 novembre 2010 alle 15:51 ha scritto:

Questo copione e il cd sono molto belli.Sto realizzando questo spettacolo assieme a Dirottate su Betlemme, come ho già scritto nel commento del copione.Grazie agli autori che lo hanno realizzato.

elena resca, elena.resca@alice.it il 20 novembre 2010 alle 07:49 ha scritto:

ho acquistato questo libro da poco, lo trovo utilissimo e di grande aiuto per la meditazione. elena

Nicola Montereale il 19 novembre 2010 alle 23:02 ha scritto:

Carissimo cardinale,
questo libro è veramente meraviglioso. Ottimo anche per coloro che sono in ricerca vocazionale. Nella tua semplicità hai colpito ancora.
Nicola

roberto aucello il 19 novembre 2010 alle 22:42 ha scritto:

è davvero molto interssante,ed è l'unica cosa per cui protestanti e cattolici hanno collaborato,l'unica cosa insieme alla SS.Trinità che ci unisce

un genitore medico il 19 novembre 2010 alle 20:51 ha scritto:

Sono un sanitario che ha assistito all'incontro dell'autrice e del padre con studenti di una scuola della provincia milanese e sono rimasta sconcertata per la disinvoltura con cui i due relatori hanno fornito informazioni prive di una base scientifica .
Il racconto della propria esperienza umana è più che legittimo , illeggittimo è distribuire a giovani ed adulti dati tecnici non suffragati da fonti bibliografiche o da un contradditorio con figure professionali.
La mitizzazione di Giorgia da parte della figura paterna con frasi come "se volete una dedica sul libro Giorgia ve la fa" oltre ad avere i toni di uno slogan pubblicitario sicuramente ha neutralizzato l'obiettivo dell'incontro in giovani che con fatica stanno sviluppando una propria identità e cercando figure positive in cui identificarsi.
Il trapianto di organo merita rispetto sia per i donatori sia per chi li riceve, che aspettano spesso soffrendo un organo che non arriva e in questa attesa muoiono; il padre eviti quindi pubblicamente frasi come "ci avevano detto che doveva morire senza un fegato nuovo ,abbiamo fatto di tutto anche cose non lecite per averlo".
Spero che tale commento venga pubblicato perchè non è offensivo nè ingiurioso verso l'autore ma è di un medico che vive ogni giorno il probleme droga e le conseguenze e di un genitore che ha un grande rispetto per i giovani e l'obbligo morale di dire la verità.

Catechista Paola Arcolao il 19 novembre 2010 alle 15:22 ha scritto:

Una narrazione vivace e coinvolgente. L'autore fa sentire Chiara vicina e amica.

sig.ra zelinda carbonre il 19 novembre 2010 alle 12:36 ha scritto:

Appartengo ad un gruppo missionario laico che nell'anno sociale 2008/2009 ha guidato i propri incontri mensili e le riflessioni con il testo "La Comunità. Luogo del perdono e della festa". Il testo è stato capace di suscitare forti e chiari spunti di riflessione che ci hanno aiutato a leggere dentro ciascuno di noi il perchè del per-dono e del servizio verso i fratelli come esigenza del cristiano. E' da consigliarne la lettura.

giovanni il 19 novembre 2010 alle 09:36 ha scritto:

Commovente, emozionante e straordinariamente reale...

Antonello Monni il 18 novembre 2010 alle 19:58 ha scritto:

Come mai il vocabolo "anima" non è presente nel "dizionario"?
E' una svista? ma non credo proprio; e allora perché.

Studente PASQUALE NAPPI il 18 novembre 2010 alle 17:36 ha scritto:

FOTO BELLISSIME DEI LUOGHI DOVE I FATTI SONO NARRATI,FABRIS E' MOLTO LEGGIBILE MOLTO SCORREVOLE E FACILE DA IMPARARE MOLTO APPROFONDITO.BELLO DAVVERO

Studente PASQUALE NAPPI il 18 novembre 2010 alle 17:34 ha scritto:

MOLTO INTERESSANTE PIACEVOLE A LEGGERSI.

giorgio il 18 novembre 2010 alle 13:41 ha scritto:

Ho letto il libro e l'ho trovato molto interessante anche se su alcuni punti ci sono forzature concettuali. Mi piacerebbe che l'autore sviluppasse maggiormente la tematica del peccato originale che, a mio personale giudizio, presenta nella attuale concezione paolina contraddizioni palesi con quanto dichiarato da Ezechiele(18,17) e da Gesù Cristo (Giovanni 9,1-2) Infatti da costoro risulta che le colpe dei padri non possono ricadere sui figli. Gesù dice esplicitamente che il cieco dalla nascita non ha peccato nè lui, nè i suoi genitori, mentre s.Paolo afferma che le malattie e la morte sono causa del peccato di Adamo. Inoltre se con il Battesimo viene cancellato detto peccato, dovrebbe venir cancellata anche la malattia e la morte, ma ciò non avviene. Ringrazio e saluto. Giorgio

roberto aucello il 17 novembre 2010 alle 22:49 ha scritto:

molto interessante