Citazione spirituale

La voce dei clienti

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isabella sanfilippo il 13 settembre 2010 alle 14:59 ha scritto:

Grazie a certi giornalisti sorretti da una sincera fede cristiana, e preoccupati della fede altrui e della fede della gente semplice, possiamo leggere pagine illuminanti e possiamo diffonderle a chi ci è vicino.

Giuseppe Bronzi, giuseppebronzi@live.it il 12 settembre 2010 alle 07:27 ha scritto:

Attacco al papa? Ma non sono forse tutte vere le accuse che vengono fatte alla (non Chiesa che è il popolo di Dio)ma alla gerarchia ecclesiastica cattolica romana e al suo clero? Paolo VI aveva scomunicato i lefebvriani, che bisogno c'era di corteggiarli? E il teatrino della messa in latino riesumata in modo spesso irriconoscibile? Ecc.ecc.
Ma penso che il mio commento non apparirà perché per la logica clericale è una stroncatura immotivata o qualcosa di simile.

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filippo il 13 settembre 2010 alle 13:34 ha scritto:

L'ho comprato quest'estate e l'ho letto in pochissimo tempo. Tuttavia, credevo potesse essere utile anche per le celebrazioni liturgiche fatte nelle nostre parrocchie che seguono il Messale Romano di Paolo VI, quello attuale, in cui il celebrante non rivolge più le spalle al popolo, ma vi è di fronte. Gran parte dei suggerimenti, benchè utili, restano praticabili solo se la celebrazione liturgica viene effettuata con altare a muro, come appunto avveniva precedentemente. Inoltre, si parla anche dettagliatamente di ministeri (vedi suddiaconato) che non vi sono più. Avrei desiderato un manuale di liturgia altrettanto dettagliato e preciso, ma che seguisse il Rito della "Messa attuale". Spero di trovarlo, un giorno. Grazie.

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Pio, archpio@gmail.com il 13 settembre 2010 alle 12:02 ha scritto:

Ciao Lara,
meglio tardi che mai , ma solo ora ho potuto leggere la tua cortese opinione.

Ti ringrazio per l'attestato di stima.

Saluti.

Pio Daniele Mizzau

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sig. Alberto Rossignoli il 12 settembre 2010 alle 00:26 ha scritto:

Ottimo testo: presenta le principali figure della Mistica, focalizzando l'attenzione sul loro pensiero.
Davvero utile!


Andrea Accorsi il 11 settembre 2010 alle 15:10 ha scritto:

Uno dei commentari sul Vangelo di Marco (e lo stesso dicasi, dello stesso autore, per i Vangeli di Matteo, Luca, Giovanni e degli Atti degli Apostoli), reperibili oggi. Scritto in un linguaggio semplice e accessibile a chinque, i commentari di Mario Galizzi offrono una visione sistematica e completa sul significato dei Vangeli, vera e propria lectio divina sia per chi è a digiuno di teologia che per gli esperti. Dal leggersi assolutamente.

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Manuela90.Fadda, manuela90.fadda@gmail.com il 11 settembre 2010 alle 12:22 ha scritto:

Questo libro, che può adoperarsi per un primo cammino catechetico verso Gesú Cristo vero Dio e vero uomo, assolve bene l'esortazione che ci viene da san Pietro apostolo ai versi 15-16 della sua prima lettera:
«Adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo.»
Con questo piccolo libro, che però fa presagire la sostanziosa essenza di quello che potrebbe esserci in un approfondimento successivo, graduale, della dottrina della nostra fede, si può perseverando in questo cammino convincerci che è necessario non conformarsi alla mentalità di questo secolo, secondo la parènesi paolina, ma trasformarsi rinnovando la nostra mente per poter esercitare, nella verità trovata in Cristo Gesú, verità che ci restituisce la libertà e la dignità dei figli di Dio, un rinnovamento di giudizio per raggiungere l'essenza profonda delle cose, senza farci affascinare da dottrine varie e peregrine, e cosí discernere la volontà di Dio, che in primis desidera che tutti gli uomini si salvino; e siccome al di fuori di Gesú Cristo non c'è salvezza è necessario accogliere la buona novella, accogliendo Gesú Cristo come Figlio di Dio, perché solo a quanti lo accolgono è dato potere di diventare figli di Dio. Questo bel libro di don Paolo Curtaz con semplicità di parola aiuta ad avvicinarsi alla buona novella, aprendoci uno spiraglio verso la Luce che seguíta ci avvia lungo la Via della Verità che conduce alla Vita Eterna.

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Massimiliano il 10 settembre 2010 alle 22:32 ha scritto:

Ottima recensione, complimenti all'autore.


Daniele Riscica il 10 settembre 2010 alle 17:34 ha scritto:

Un bel libro che consiste in una raccolta di appunti dell'autore sui detti e le parabole dei saggi d'Israele.
Diviso in tre parti, Torah, culto e opere di misericordia, è un ottimo testo bello e riflessivo da consultare. Consigliato!


Monica Alfieri il 10 settembre 2010 alle 16:47 ha scritto:

In questo libro Antonio Socci, vuol far luce sul quarto segreto di Fatima. Tra l'enigma ed il mistero irrisolto, le pressioni del Vaticano sulla conoscenza del quarto mistero, e le continue apparizioni della Madonna a suor Lucia sino alla morte.

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achille oliva il 9 settembre 2010 alle 18:32 ha scritto:

gli autori sono 4 a. oliva e a. aliscioni per le musiche e piero castellacci e r. biagioli per i testi grazie

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Giovani Insieme, giovani.insieme@movimentomariano.org il 9 settembre 2010 alle 15:21 ha scritto:

Questo libretto presentato da Vescovo di Piazza Armerina S.E. Michele Pennisi offre tanti spunti di riflessione. Affidarsi in ogni momento al Padre è la prerogativa di ogni essere umano. Un libretto che è pensato e scritto con il cuore. Un libretto che potrebbe essere d'aiuto a chi è in cerca di sè e del Creatore.
I Giovani Insieme

giovani insieme, giovani.insieme@movimentomariano.org il 9 settembre 2010 alle 15:13 ha scritto:

Questo libretto presentato dal Vescovo di Piazza Armeria S.E. Michele Pennisi offre tanti spunti di riflessione. La bellezza di nostro Padre impressa nel cuore di ogni uomo di buona volontà. Affidarsi a Lui in ogni attimo della nostra vita ci fa creature veramente libere. Giovani Insieme

San Giuseppe - Carmine Bruno
Libro
Carmine Bruno VivereIn (settembre 2009, 180 p.)

Tratto da rivista "Madre di Dio" nr.5 - Maggio 2010 il 9 settembre 2010 alle 10:02 ha scritto:

Come parlare del Santo silenzioso per eccellenza? Non mancano buoni testi di teologia, di spiritualità e di benemerita letteratura devozionale.
Il Santo ha molto da dire se interrogato sulle sue scelte di vita, sui valori in cui ha creduto e per i quali ha speso la sua esistenza.
Don Giacomo Alberione (C. Bruno, San Giuseppe nella spiritualità del beato don Giacomo Alberione, VivereIn 2009, pp. 180, € 10,00) ha adottato un metodo per parlare o, meglio, per donare la personalità di san Giuseppe ai suoi discepoli e alle sue discepole. Non è un metodo esplicitamente formulato nei suoi scritti, ma una guida metodica che da essi si ricava.
Giovanni Paolo II, nell’esortazione apostolica Redemptoris Custos (1989), ci invita a riprendere coscienza di una devozione che è sempre stata viva nella Chiesa: «Ispirandosi ai Vangeli, i Padri della Chiesa fin dai primi secoli hanno sottolineato che san Giuseppe, come ebbe amorevole cura di Maria e si dedicò con gioioso impegno all’educazione di Gesù Cristo, così custodisce e protegge il suo mistico corpo, la Chiesa, di cui la Vergine santa è figura e modello» (n. 1).
Allo stesso modo don Alberione interpreta l’ordine del Faraone che manda i suo fratelli da Giuseppe; e dirà sovente che è volere di Dio che Giuseppe sia mediatore tra noi e il Padre, tra noi e il Figlio, tra noi e Maria.
Don Alberione, per onorare questo Santo, scelse il nome Giuseppe quando il 5 ottobre 1921, insieme al beato don Timoteo Giaccardo e ai primi discepoli che lo avevano seguito, emise la professione religiosa; e ha inculcato nei suoi figli una particolare devozione a san Giuseppe, per cui tale devozione ha stretti legami con la spiritualità paolina.
Nella coroncina, che compose perché fosse recitata il primo mercoledì del mese, mette in risalto vari aspetti di questa devozione: l’aspetto cristologico (la forte intimità che san Giuseppe visse con Gesù), l’aspetto pedagogico (svolse con responsabilità il suo compito di educatore), l’aspetto sociale (è il santo della Provvidenza, patrono dei lavoratori), l’aspetto familiare (fu esemplare nelle virtù sociali e familiari, vero modello di ogni famiglia cristiana), l’aspetto ecclesiale (è invocato come protettore della Chiesa universale), l’aspetto apostolico (fu uno dei primi cooperatori che Gesù scelse per collaborare alla salvezza dell’umanità) e l’aspetto escatologico (è protettore dei moribondi).


pfive, quinto.tomassi@collevalenza.it il 8 settembre 2010 alle 22:50 ha scritto:

conoscere per amare. Saggezza antica e moderna...
Non c'è amore senza conoscenza...

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