Citazione spirituale

La voce dei clienti

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luka il 23 ottobre 2009 alle 12:52 ha scritto:

... che sensazione strana e di colpevolezza provo, ogni volta che metto il naso in argomenti che dovrei conoscere, per mia stessa ammissione, e che invece ignoro del tutto o in parte da muovermici dentro come un pulcino nella stoppa! Che poi io ho una ignoranza, modestia a parte, che spazia liberamente e generosamente in tanti e tanti, diciamo pure tutti i campi dello scibile umano, e magnanimemente me la perdono giustifico e assolvo: è il mio vestito d'gni giorno! Ma questa mi dà fastidio e mi fa sentire in colpa, come dicevo: è una vita che mi vanto di essere cristiano, e sfoggio il mio cristianesimo ...

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Santo subito - Andrea Tornielli
Libro
Andrea Tornielli Piemme (ottobre 2009, 238 p.)

mariuccia il 23 ottobre 2009 alle 09:37 ha scritto:

Io non l'ho letto, mi riprometto di acquistarlo...ma voglio anticipare quello che sicuramente penserò dopo la lettura del libro. Solo il titolo mi "entusiasma" a tal punto da ricordarmi le 12 ore in piedi, nella lunga coda interminabile al freddo della notte del giorno che Karol ha raggiunto il Padre.....speriamo che contribuisca al "Santo subito"

I temi male detti - Fiore Carlo
Libro
Fiore Carlo Elledici (marzo 2007, 176 p.)

Dott Aldo Fabiani il 22 ottobre 2009 alle 22:36 ha scritto:

Bellissimo libro, lo consiglio per gli incontri con gli adolescenti, in particolare se la persona che li tiene si sia adeguatamente preparata prima di affrontare i ragazzi su queste tematiche


Dott Aldo Fabiani il 22 ottobre 2009 alle 22:34 ha scritto:

Lo utilizzo quest'anno con i 17enni-18enni
è molto interessante, anche se mi costa una fatica cercare di farli riflettere su tutte le tematiche che il libro tratta.
Consiglio una attenta e profonda lettura personale e se dovete utilizzarlo per degli incontri, state bene attenti a trasmettere tutti i passaggi fondamentali che si rintracciano nel libro

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La Sacra Bibbia CEI - UELCI
Libro

Caterina63 il 22 ottobre 2009 alle 15:22 ha scritto:

Quanto segue non è una delle polemiche nate dai forum o dai blog...ma dalla Rivista mariana "Madre di Dio" nella parte "Fatti e Persone" annata 2009...sono semplicemente SCONCERTATA, davvero non si può fare nulla?
Nella Nuova traduzione CEI qualcosa non torna:

Il latino del racconto evangelico dell’Annunciazione a Maria così si esprime: «Fiat mihi secundum verbum tuum» (Luca 1,38). La precedente traduzione della Conferenza episcopale italiana diceva: «Avvenga di me quello che hai detto».
Ma nella versione entrata in vigore lo scorso anno si legge: «Avvenga per me secondo la tua parola».
Un biblista sulla rivista di attualità pastorale Settimana (15.3.09) si chiede quale sia la differenza tra "di me" e "per me".
Tradurre è sempre un po’ "tradire" dicono gli esperti. Chi è più fedele?


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AVVENGA PER ME?
ma questo stravolge tutta la dottrina sulla stessa Incarnazione....
Avvenga "per me"? Cosa implica questa traduzione erronea? Implica una trasformazione evidente del dogma dell'Incarnazione. L'Incarnazione avviene grazie all'obbedienza supina (ella obbedisce, è l'ancella, la serva del Signore) di Maria al Signore, alla sua accettazione di quanto l'Arcangelo Gabriele le aveva detto.
Trasformare l'accettazione "avvenga di me, mi accada" in una dimensione di strumentalità di Maria (avvenga per mio mezzo, grazie a me, tramite me), significa privare la Vergine della sua compartecipazione alla Salvezza.
Maria è anche Corredentrice! Il titolo discusso (perchè ecumenicamente inconcepibile da parte del mondo protestante) di Maria Corredentrice è stato ampiamente analizzato da Padre Stefano Maria Manelli, fondatore dei Francescani dell'Immacolata..

Sono molto delusa e soprattutto amareggiata che a forza di avanzare con una certa ECU-MANIA si sta arrivando a modificare la lettura biblica....

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Gualdo il 22 ottobre 2009 alle 11:23 ha scritto:

Bello e profondo; preciso e appassionante; utile e semplice. Raro trovare un libro così. Consiglio una più ampia pubblicizzazione. Bravi gli autori anche se da tempo ci hanno abituato a capolavori di saggezza.

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lucy il 21 ottobre 2009 alle 15:18 ha scritto:

Con la mia scuola abbiamo rappresentato questo musical nel natale di 5 anni fa; fu uno straordinario successo.musiche e testi straordinariamente coinvolgent. Indimenticabile!

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angela il 21 ottobre 2009 alle 15:13 ha scritto:

Non ho ancora letto questo testo spirituale, ma leggendo il titolo del volume, mi pare sia cosa buona per questo anno Sacerdotale, per la loro Santificazione e prego per tutti loro, mi piacerebbe leggerlo, per la maternità spirituale, perchè ogni singola persona, dovrebbe prendere a cuore ogni Sacerdote ed ogni fratello che il Signore gli dona, tutto questo è "maternità spirituale, lo è anche per la preghiera delle Sante Vocazioni e per i nostri Seminaristi!"
Vi ringrazio di cuore per avermi dato la possibilità di esprimermi, grazie.
Angela


vitovito, gianvito1992@libero.it il 20 ottobre 2009 alle 17:09 ha scritto:

carissimi il vostro libro è magnifico!!!
l'unica critica è che mi sembra un pò difficile per bambini di scuola elementare.
spero che apprezziate il mio suggerimento!!!
con piacere di avervi scritto vi saluto


Lela il 20 ottobre 2009 alle 13:14 ha scritto:

Bellissimo libro!
Non sono ancora mamma... spero di diventarlo presto! Grazie per la grande testimonianza di amore che ci avete dato... la vita è sacra in ogni caso.

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calef', czapatacalle@yahoo.it il 19 ottobre 2009 alle 14:21 ha scritto:

E TOCCANTE, TI PERMETE DI CONFRONTARTI CON IL TUO MONDO LIMITATO.

DA PRENDERE NOTA SULLE SETTE DIMORE DI SANTA TERESA...

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maria domenica scarano, nika77@alice.it il 13 ottobre 2009 alle 18:43 ha scritto:

Lo consiglio a tutti, per fermarsi ogni tanto e riflettere sulle cose importanti e vere della vita. Le storie ti lasciano un segno e ti cambiano , è bello leggerle a piccole dosi e farle tue.
Mi capita di ripensarci durante la giornata e di meditarci su, in effetti senti che puoi diventare una persona migliore.

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anna bertini il 12 ottobre 2009 alle 10:48 ha scritto:

COMUNITÀ CRISTIANE
NEL MONDO MUSULMANO

Gibuti è il nome di una giovane repubblica africana e, allo stesso tempo, della sua capitale nel Corno d’Africa, tra Somalia, Etiopia e Eritrea.Territorio dell’Islam, sbarcato già nel VII secolo dalla vicina penisola Arabica.
Qui si incontra povertà, disoccupazione, emigrazione, kat, prostituzione: su tutto questo, però, si distende magnifico il canto delle moschee ”Dio è grande!” come una strana e spendida corale. Solo la fede sostiene questo meraviglioso popolo e una solidarietà quotidiana...

Ma c’è anche la presenza di uomini e donne, che fanno miracoli altrettanto quotidiani: sono cristiani. I loro sono gesti di collaborazione, di aiuto, di uno sguardo o una parola che incoraggiano. Sono suore, giovani volontari, missionari, piccole comunità cristiane, che si fanno in cento nel campo della sanità, dell’insegnamento, dell’aiuto concreto alle varie povertà.

Spiccano nella lettura di Lettere da Gibuti alcuni volti come quelli delle Suore di Gibuti, “donne di carità, di frontiera e di obbedienza”. Tra di loro la figura di suor Anna, anziana donna veneta di gran cuore e altrettanto temperamento, capace, talvolta, di presentarsi alla polizia per fare le sue rimostranze: “Voi trattate come animali questi emigranti!” I poliziotti la ascoltano rispettosamente e restano interdetti. L’impegno delle suore cristiane in questa terra musulmana è assicurare la presenza viva del Vangelo non solo attraverso le attività, ma anche l’impegno vissuto nella gioia e realizzato nell’amore.

Vivere da cristiani in un ambiente musulmano è qualcosa di veramente originale. È la vocazione coraggiosa di una Chiesa povera, minoritaria, senza ambizioni, di un cristianesimo che riscopre il messaggio del Vangelo: la passione per l’uomo, per tutti gli uomini senza distinzioni. Volti e situazioni differenti sono presentati in queste Lettere con pennellate rapide, efficaci ed uno sguardo commosso come di eroi in un mondo di umili: sono i discepoli del Signore nella terra del Profeta, appassionati del “dialogo della vita” con un popolo radicalmente differente. Nella terra dove i credenti vivono unicamente la grandezza di Dio essi si fanno testimonianza di un Dio che è Amore.

Un tocco poetico si allea sempre ad una riflessione lucida ed efficace nel comprendere una grande verità: “I sistemi si oppongono, gli uomini si incontrano”. Pregevole, infine, la post-fazione di Giulio Albanese, sulla problematica delle Afriche (volutamente al plurale), che ricorda quanto lo scrittore senegalese Cheick Anta Diop a proposito dei rapporti Nord-Sud: “Non abbiamo avuto lo stesso passato, noi e voi, ma avremo necessariamente lo stesso futuro”.
Da un’esperienza di missione è nato questo libro e ne è testimonianza viva, concreta e appassionante. Si fa anche gesto missionario: i diritti di Autore sono inviati alla diocesi di Gibuti per la vita delle piccole comunità cristiane. Ma diventa anche strumento utilissimo per le nostre parrocchie, per una sensibilizzazione missionaria e migratoria, per una apertura sul panorama multireligioso attuale. È, in fondo, entrare in un mondo molto differente dal nostro, percorrendolo con lo sguardo, il cuore e la preghiera. Alla fine sarete senz’altro differenti. Si avvera, infatti, quella convinzione essenziale:“Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre,ma avere nuovi occhi”.
LETTERE DA GIBUTI. Comunità cristiane nel mondo musulmano di R. Zilio, Ed. Messaggero, 2009, 7 euro

Anna Bertini (su Presenza, mensile Diocesi di Ancona, aprile 2009)

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Fr. Maurizio Di Paolo, mauridp@tiscali.it il 10 ottobre 2009 alle 11:49 ha scritto:

Solo un augurio per questa "primizia" dei nostri giovani confratelli, il Signore vi renda sempre più fecondi e creativi.


Cisby il 9 ottobre 2009 alle 21:30 ha scritto:

Voici un roman touché par la grace...a insufflé une lumineuse et délicate magi à cette Historie de "La bella Kin"...

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