Citazione spirituale

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Caro don Gianfranco - Gianfranco Venturi
Libro

Catechista Davide Zambelli il 4 febbraio 2021 alle 16:51 ha scritto:

Ottimo libro

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Manuela il 4 febbraio 2021 alle 11:35 ha scritto:

Il libro è molto curato, chiaro e profondo nello sviluppo delle tematiche ed argomenti affrontati, che forniscono un buona chiave di lettura per dare senso all'esistente e all'esistenza.

Fabiola il 3 febbraio 2021 alle 20:52 ha scritto:

Dio: Mistero Unico e possibilità di pensiero. Lineamenti di Filosofia della Religione tra metafisica e antropologia, edito da Cantagalli nel dicembre 2020, è un libro dove l’autrice approfondisce in modo originale la ricerca dell’uomo riguardo al mistero divino; argomentata a livello metafisico-ontologico e fenomenologico.
Una ricostruzione di tematiche filosofiche del dire di e su Dio, sulla sua essenza, esistenza e Verità, nella consapevolezza che il divino trinitario o trascendenza assoluta, si definisce oltre le premesse logiche, nel rapporto ragione e fede.
Una ricerca metafisica che si configura nell’indagine ontologica dell’essere in quanto tale, che trascende l’ambito fenomenico per l’orizzonte trascendente, per mezzo di argomentazioni ultracategoriali, analogiche, che approdano a una realtà autenticamente suprema.
Scorrendo le pagine viene ben evidenziato come la diversità qualitativa della sacralità non conduca a una conoscenza diretta di Dio, ma a un riconoscimento e una dicibilità sempre supportate da una ragione illuminata dalla fede. Un’apertura non sufficiente a rispondere agli interrogativi riguardanti l’esperienza dell’uomo nei confronti del divino, perché le richieste rimarranno sempre a quelle riguardanti la possibilità da parte della filosofia della religione di esaurire le istanze esistenziali dell’uomo nella sua totalità.
Nella complessità dello scenario attuale il richiamo alla verità e al completamento dell’essere dell’ente aperto al Dio trascendente è di notevole interesse sia antropologico sia fenomenologico. I presupposti tracciati nel libro richiamano alla questione della trascendenza con la sua opposizione alla critica antimetafisica delle diverse filosofie demistificatrici, per una significatività autentica rimarcabile in un recupero della filosofia speculativa, di un riconoscimento dell’esistenza della trascendenza all’insegna di un’antropologia della persona aperta al divino e in grado di ri-comprendere più profondamente sé stessa Nello svolgersi della trattazione si acquisisce la consapevolezza della complessità di una Realtà eccedente qualsiasi capacità conoscitiva, il cui linguaggio non è in grado di descrivere l’essenza dell’Essere Eterno.
Le dissertazioni sviluppate nelle pagine rendono le affermazioni e le enunciazioni chiare e convincenti, come lo sforzo profuso nel cercare di riflettere e rispondere alle domande sul divino, sul senso dell’esistenza, nonostante la complessità delle tematiche affrontate, non certo facili. Tuttavia l’istanza religiosa, comunque sia concepita, rimane un’occorrenza impellente per la realizzazione personale, per dare una risposta imprescindibile al valore esistenziale e alla questione circa la pretesa di verità e di Alterità.
Il riconoscimento dell’Assoluto è intimamente connesso con la natura stessa dell’uomo e l’intenzionalità ontologica del pensiero che coglie l’essenza degli esseri creati e riscopre la tensione verticale, permettendo di collocarli all’interno di un orizzonte di pienezza, dove l’uomo può conoscere sé stesso, il suo destino ultimo e l’Eterno che possiede l’essere per essenza. L’ambito d’indagine si colloca in prospettiva ontologico-metafisica ed ermeneutico-fenomenologica riguardo alla possibilità di rendere evidenti speculazioni inerenti alla religione e alla filosofia dell’essere, connessa a tutti gli interrogativi rivolti al ripensamento dell’Assoluto o della Trinità dopo l’eclissi della modernità. La presente trattazione si scandisce in sei capitoli, dal primo, connesso con il secondo, dove sono esaminati temi e motivi di fondo della valenza ontologico-veritativa dei saperi filosofico-teologici, fino all’esame del pensiero di eminenti filosofi e di come questi abbiano compreso il discorso dell’Eterno. Nel terzo dove viene illustrata la struttura del suo fondamento, che si risolve in un discorso ermeneutico, per quanto concerne l’ambito metafisico, fenomenologico se riferito all’esperienza eterocentrica vissuta dal credente nel suo rapportarsi all’Assoluto. Nel quarto e quinto, l’interesse è per la Verità metafisica s’intreccia con la libertà dell’uomo e la riscoperta dell’Essere Eterno nel suo significato più profondo, per un rinnovato e qualificante esistenzialismo antropologico. Infine, il sesto chiude la trattazione stabilendo l’apertura dinamico-relazionale della persona, in prossimità trans-soggettiva e con-soggettiva, nei confronti del divino, per mezzo della dialettica identità-reciprocità.
Un libro unico, originale, semplice nella complessità degli argomenti trattati, dove ogni uomo trova le risposte al senso dell’esistere. Le note chiarificano e rimandano a tanti studi notevoli con ricostruzioni puntuali e profonde riflessioni.

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Dott. DONATELLA PEZZINO il 4 febbraio 2021 alle 10:17 ha scritto:

Il crocifisso di San Benedetto è una protezione potente contro ogni male. Indossarlo o tenerlo vicino mi da sempre un senso di sicurezza. In più, questo è particolarmente bello e molto ben rifinito, mi piace lo smalto nero e le dimensioni non eccessivamente grandi.


Laura Cavallazzi il 4 febbraio 2021 alle 10:12 ha scritto:

Mi è piaciuta molto l'idea di raccontare la vita di Gesù in modo avventuroso in tanti episodi. In particolare mi sono piaciuti la figura di Giovanni Battista e diverse parti di Passione e Resurrezione, in particolare la figura di Giuda di cui viene evidenziato il dramma interiore e il pentimento. Utili anche i brevi approfondimenti alla fine di ogni capitolo.

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Dott. DONATELLA PEZZINO il 4 febbraio 2021 alle 08:29 ha scritto:

Bella e ben fatta, ideale come piccolo pensiero per una nascita o un battesimo. Io ne sono rimasta conquistata perchè mi ricorda gli oggetti della mia infanzia e perchè mi fa sentire più forte la presenza del mio angelo custode.

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Pietro Manca il 3 febbraio 2021 alle 19:00 ha scritto:

Papa Francesco ha scritto la prefazione a questo interessante, oltre che utile, libro di p. Gabriele F. Bentoglio. Nelle parole del pontefice troviamo una utile chiave di letture delle esperienze di emigrazione che in esso sono riportate: «Nei racconti dei giovani migranti e nell’esperienza degli operatori, che si sono fatti compagni del loro cammino, contempliamo il terreno quotidiano su cui è germogliata la capacità di dialogo -inter-culturale e interreligioso- come realtà di base su cui fondare un modello educativo capace di trasformare la coabitazione nel medesimo territorio in luogo di convialità, di mutuo scambio e solidarietà» (pp. 155-156). Il Progetto “Artefici del nostro futuro sulle orme del Beato Giovanni Battista Scalabrini” implementato in Calabria ha offerto una importante possibilità di riscatto per numerosi migranti che ad esso si sono affidati. Il volume di p. Bentoglio dovrebbe essere letto con attenzione, per poterne trarre un grande insegnamento. Questa affermazione trova facile riscontro nelle parole del card. Paolin che lo ha prefato: «L’annuncio del Vangelo esige che si rompa ogni complicità con atteggiamenti e comportamenti di xenofobia e di razzismo, per lasciare posto alla costruzione di una fraternità universale. La presenza dei migranti, dunque, è un prezioso segno dei tempi, che sveglia le coscienze e chiede che nessuno sia considerato come un fenomeno fastidioso, una minaccia inopportuna, un numero sulle tabelle statistiche.» (pp. 14-15).

Fiori raccolti a primavera
Libro

Bruna Barbieri il 2 febbraio 2021 alle 19:06 ha scritto:

Bellissimo è stato scoprire quanti ragazzi dei nostri giorni siano stati così innamorati di Dio e della Vergine Maria e di come hanno saputo offrire la loro sofferenza proprio a loro... davvero dei piccoli fiori che mai appassiranno.

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Bruna Barbieri il 2 febbraio 2021 alle 19:05 ha scritto:

Comprato per mia figlia che adora Carlo, è stato un attimo leggerlo anche io e stupendo conoscere la profondità di questo adolescente all'apparenza così "normale". Ma dentro davvero un innamorato di Dio. Da proporre a tutti i ragazzi davvero.

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Bruna Barbieri il 2 febbraio 2021 alle 19:03 ha scritto:

Un libro che andrebbe letto da ognuno di noi, che siamo in cammino e spesso inquiniamo il nostro cuore senza nemmeno saperlo o comunque non siamo poi in grado di riconoscerlo e questo libro ci insegna proprio a tenere sempre pulito il mezzo che abbiamo per parlare con il nostro Padre... il cuore.

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Bruna Barbieri il 2 febbraio 2021 alle 19:01 ha scritto:

Un libro che ha mantenuto la promessa di ciò che avevo letto nelle varie recensioni... in questo anno dedicato a lui San Giuseppe è stato bello approfondire questo grande e immenso uomo. Scritto in modo semplice e divorato è arrivato dritto al cuore.

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Dott. DONATELLA PEZZINO il 2 febbraio 2021 alle 14:33 ha scritto:

Bellissima e preziosa, un piccolo gioiello. Il metallo è molto luminoso e ha un bel motivo floreale inciso su tutta la superficie. Il coperchio è decorato con la stupenda icona della Madonna di Vladimir, a me molto cara. Peccato che l'interno non sia sufficientemente spazioso, il mio rosario trova posto a stento e il coperchio resta aperto.


Pino Lanzillotti il 2 febbraio 2021 alle 10:44 ha scritto:

bellissimo e fatto bene lo consiglio

Il Corano e la donna - Wadud Amina
Libro

Dott. DONATELLA PEZZINO il 2 febbraio 2021 alle 09:13 ha scritto:

Mi aspettavo qualcosa di più per quanto riguarda i contenuti: l'esposizione si mantiene sempre su toni moderati, quasi sfumati, evitando di riportare i fatti "estremi" che più denotano la mancata aderenza ai dettami del Corano nei rapporti fra uomo e donna. E' comunque un libro scorrevole e molto ben scritto, da apprezzare in quanto espressione del pensiero femminile in relazione al testo sacro.

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Prof. Stefano Coccia il 1 febbraio 2021 alle 23:16 ha scritto:

Molto interessante il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace, uscito a breve distanza dalla pubblicazione dell'enciclica Fratelli Tutti, e dalla lettera apostolica Patris Corde. Questo messaggio di quest'anno torna sul tema della fraternità, come già diversi altri messaggi per la Giornata mondiale della Pace. Prende le mosse dalla grande crisi sanitaria dovuta al covid-19, trasformatasi in un fenomeno multisettoriale e globale, aggravando crisi tra loro fortemente correlate, come quella climatica, alimentare, economica e migratoria per rimarcare l'importanza di prenderci cura gli uni degli altri e del creato, per costruire una società fondata su rapporti di fratellanza. Papa Francesco cita anche i principi della dottrina sociale della Chiesa e li indica come bussola per imprimere una rotta veramente umana ad una globalizzazione percepita come fuori controllo e produttrice di disuguaglianze e di conflitti. Nel penultimo punto il Papa sostiene che la diffusione di una cultura della cura come correttivo sarà possibile soltanto se ci sarà un processo educativo in famiglia, dove s'impara a vivere in relazione e nel rispetto reciproco, nelle scuole, perché l'educazione costituisce uno dei pilastri di società più giuste e solidali, nelle altre religioni e nella politica.
Infine, il messaggio si conclude con un'esortazione al non cedere alla tentazione di disinteressarsi degli altri, ma impegnarsi concretamente per formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri.