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La voce dei clienti - Libri

Tutti i commenti per «Libri» (da 20626 a 20640 di 27193)


DANIELE BIGHI il 9 settembre 2014 alle 23:41 ha scritto:

Spettacolare...Qui si capisce la radice artistica di un autore di una profondità decisamente speciale e unica.


Don filippo raimondi il 8 settembre 2014 alle 09:20 ha scritto:

Grande delusione. Il testo è inadeguato per una presentazione "divulgativa" (troppi tecnicismi) e tantomeno per una presentazione "scientifica" (troppe questioni solo accennate). Spiace: una occasione sprecata.

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Don filippo raimondi il 8 settembre 2014 alle 09:16 ha scritto:

La prima e la seconda sezione sono un po' cervellotiche. Nuoce alla chiarezza l'eccessivo uso stilistico di lunghe parentesi. Ma nella parte l'autore dà il meglio di sé non temendo di fare una proposta veramente controcorrente.

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Umberto Masperi il 8 settembre 2014 alle 06:55 ha scritto:

Per chi ha un certo interesse per la filosofia (ma, va precisato, per i pochi ‘impenitenti metafisici’, come affermava di se stesso il “maestro” Bontadini negli anni del dopo sessantotto quando i filosofi di moda credevano di aver sepolto la ‘regina delle scienze’ per sempre) il confronto coi grandi pensatori è, prima o poi, d’obbligo. E’ il caso del filosofo bresciano che durante gli anni d’insegnamento alla Cattolica e poi all'Università Ca' Foscari di Venezia, era ‘conosciuto’ solo dagli “addetti ai lavori”; poi i mass media, veri protagonisti dei nostri tempi (articoli sui giornali,interviste televisive,ecc.) cui è ricorso e ricorre anche il Nostro, gli hanno dato ampia notorietà. Leggere i suoi libri è impresa ardua per i non ‘specialisti’; da qui l’utilità di opere che presentano il suo pensiero (che ha quella radicalità che provoca a prendere posizione). Questo libro del prof. Messinese (che ha scritto molto sul pensiero di Severino) è certamente utile, per l’impegno di ricostruzione dello sviluppo della metafisica severiniana, con i continui richiami sui punti di partenza, le precisazioni sugli sviluppi delle ‘due fasi’(come oramai si tende sempre a sottolineare), il confronto con quella metafisica classica (e quindi la posizione del pensiero cristiano) messa sotto accusa e giudicata ‘errore’ da Severino (e che invece viene ‘recuperata’ e ritenuta compatibile dall’autore, di fronte al rifiuto del filosofo bresciano con la nota posizione antinichilista. Si veda, ad es. la discussione sul tema della fede, cap.2°, Parte Prima,ed il ‘dialogo critico’, del cap.3°,Parte Seconda).

* Apprezzabile l’impegno di Messinese per due sue doti (che mancano, ad es., al sottoscritto che non condivide la tesi di fondo di Severino): la “pazienza”nel ricostruire…lo spirito alieno da “polemica” (che non trovo in altri critici ‘cattolici’).
** Nessun ulteriore commento a questo libro (perché porterebbe ad un commento…al pensiero di Severino), ma solo un appunto: sarebbe utile ricorrere ad una paragrafazione meglio articolata (con sotto-paragrafi numerati) quando l’esposizione è molto densa, e assai pesante, a livello concettuale.
*** Per me “credente” è sempre importante, fintanto che sono tra noi (prima del loro non-essere) ascoltare questi ‘maestri’, per la necessità di chiarire sempre meglio i due punti in questione (DIO-CREAZIONE) con l’aggiunta di “autentica” – mi scuso per l’immodestia- differenza ontologica “essere-ente” (nascere-morire non :venire dal non essere - “nulla” per Severino - e andare nel non-essere, ma da DIO e a DIO (da ESSERE a ESSERE!) la sola “vera”realtà ETERNA da non “sostituire”con gli “eterni”.

^^ Dio … creazione … essere … ente ,non tralasciando l’osservazione di Rosmini, del ... cadere “… in errore per imperfezione di idee …”(cfr. pag.204,n.9).

^^^ Dio non è morto, e se “gli dei sono fuggiti” però Dio-vivo è presente,ce ne siamo allontanati, fuggiti, noi (Agostino ha parlato invano?). Solo “Dio”, non “un” dio ci può salvare ( o non ci ha già salvati?).


Avv. Francesco Guida il 7 settembre 2014 alle 22:45 ha scritto:

Ottimo testo di aggiornamento sulla materia cremazionistica sotto il profilo morale. Il suo contesto è maggiormente comprensibile se prima si legge il testo di padre Z. Sucheki. Ricca la bibliografia ed utile l'appendice documentaria.


Cecilia Mariotto il 7 settembre 2014 alle 13:53 ha scritto:

Questo libro data 1608, ma è ancora di una sorprendente attualità. Francesco de Sales mette a proprio agio chiunque, sottolineando il valore della vocazione alla vita devota in qualunque condizione ciascuno si trovi a vivere. Non ci sono cristiani di serie A e cristiani di serie B: ogni essere umano è indispensabile all'espansione del regno di Dio sulla terra. Ogni cristiano, qualunque sia la condizione in cui Dio lo ha voluto, ha il suo posto in cielo: posto che è stato preparato solo per lui. La cosa che mantiene l'interesse su questo testo è la ricchezza di esercizi e suggerimenti, disposti su un percorso di tappe successive e interconnesse. Molto accattivante è anche visone "comunitaria" della vita celeste e delle sue relazioni con la vita terrena. La visione di Francesco de Sales è sempre corale, soprattutto su quel ponte – reso quasi visibile nel suo scritto - che unisce la terra al cielo.


leonedidamasco il 7 settembre 2014 alle 13:10 ha scritto:

E' noto che in Sicilia alcuni verbi rigorosamente intransitivi vengono usati in modo transitivo ("vietato uscire i carrelli dal supermercato", "entra la macchina nel garage"). Orbene, anche nel bel primo romanzo di Lella Seminerio, di cui mi auguro di leggere ulteriori opere, (" La casa del mandorlo"), si trovano tre espressioni che mostrano un uso distorto di tali verbi. E non si tratta di espressioni poste in bocca ai personaggi, per cui si potrebbe pensare ad una condivisibile fedeltà all'uso dialettale del linguaggio, ma di descrizioni di situazioni proprie dell'autrice. Vorrei capire se ciò rappresenti uno stile disinvolto che tollera l'uso errato dei suddetti verbi, che sono "intransitivissimi", oppure.....oppure cosa? Cordialità. Tullio d'Amato.

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Verso l'adolescenza - Lasconi Tonino
Libro

Matteo Casolari il 6 settembre 2014 alle 19:05 ha scritto:

Sussidio carino anche se mi aspettavo qualcosa di più visto l'autore. Forse però sono solo io, ormai ho letto quasi tutti i suoi libri e forse questo non mi esalta perché mi dà l'idea di qualcosa di già visto e sentito.


Elisabetta Giordano, elisabetta.giordano@gmail.com il 6 settembre 2014 alle 15:02 ha scritto:

Mi sembra semplicemente straordinario! Appena esce in libreria lo acquisterò e lo farò acquistare... sono in contatto con diverse famiglie con bambini affetti da autismo e con diverse amiche insegnanti a scuola...lo segnalerò anche a mio cognato giornalista... quando esce? si farà un evento?


Dott. Giovanni De Gregorio il 6 settembre 2014 alle 09:22 ha scritto:

Attraverso la Psicosintesi, si approfondisce il senso del Natale mediante l'uso di immagini e simboli. Lascia il segno anche dopo molto tempo dopo averlo letto. Consigliatissimo!


Cecilia Mariotto il 5 settembre 2014 alle 20:00 ha scritto:

In questo libro la Moltmann guarda alla donne del Vangelo con uno sguardo attento e curioso. La sua cura sta nel caratterizzare con precisione ciascuna figura femminile nel suo incontro con Gesù, il Cristo. Autrice precisa e documentata, ci offre immagini inedite di queste donne. Ciascuna di esse offre il modello di un modo di vivere la sequela di Cristo, così che ogni donna può riconoscersi in esso e trovare conferma e valorizzazione della sua specifica essenza, dei suoi talenti e dei suoi carismi. La Moltmann sa sorprenderci con scoperte inattese che danno nuova luce a quelle donne che siamo abituati ad incontrare nelle nostre domeniche e nelle nostre riflessioni sul Vangelo. Questo libro dedicato alle donne che hanno incontrato Gesù, ci propone anche interessanti confronti tra le donne e gli uomini che erano intorno al Maestro Gesù, alle loro interazioni, difficoltà, soluzioni nelle reciproche relazioni, anche nei loro aspetti più o meno penalizzanti. Molto bella, in questo ambito, è anche l'analisi del comportamento delle donne di fronte alla condanna e alla morte di Cristo. Nessuna donna lo ha tradito! Sul cammino verso il Calvario, ai piedi della croce, e al sepolcro c'erano le donne, incuranti dei pericoli che potevano correre, in quanto seguaci di Cristo e in quanto donne: esseri che non contavano nulla nella società del tempo. Lo scritto della Moltmann è uno spaccato del mondo femminile, visitato soprattutto nei suoi risvolti interiori e nelle sue modalità di donare amore, stima e predilezione. Un libro al femminile davvero interessante!


Marco il 5 settembre 2014 alle 07:24 ha scritto:

Ho riletto questo libro dell'amico Giovanni dopo 6 anni ed è bello, leggendo queste pagine, rivivere l'esperienza africana e riassaporare le sensazioni, gli odori e le contaminazioni che la bella Kin ci trasmette.

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Geremia del vecchio, delvecchiogeremia80@yahoo.it il 4 settembre 2014 alle 17:59 ha scritto:

Splendido calendario, ma vi prego potete aggiungere S. Prof. Geremia per il 1' maggio?!? Non me ne voglia a male San Giuseppe lavoratore , ma oltre il fatto che il suo nome si festeggia spessissimo, con la crisi e l'enorme disoccupazione che c'è, io lo ometterei.....!!!!?!?!

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Voci dal chiostro - Pasquale Maffeo
Libro
Pasquale Maffeo Ancora (giugno 2013, 160 p.)

Teresa Pezone il 4 settembre 2014 alle 17:24 ha scritto:

Infatti, da questi incontri, tra il faceto e il serio, si capisce che quasi tutte le monache hanno una loro vita attiva, pur restando tra quattro mura e non mancano nemmeno degli screzi tra loro, come accade in ogni "buona famiglia".
La clausura è, come la consideravo prima di leggere il libro, una continua preghiera per tutto il mondo che entra quindi nel monastero, pur restando esse (suore) come segregate, ma più di tutti noi, unite al Signore.

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Teresa Pezone il 4 settembre 2014 alle 16:53 ha scritto:

"L'amore non è un bisogno, ma un traboccare... L'amore è un lusso. E' abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi." Meraviglioso! A mio avviso, uno dei più bei libri scritti dal grande maestro spirituale. Ti apre gli occhi sui meccanismi sentimentali, insegna a "sintonizzarsi con la non-mente", e ad amare con tutto il proprio essere. Lo consiglio a tutti coloro che sono alla ricerca di una più profonda consapevolezza e per un raggiungimento del Sacro in ogni prezioso attimo della propria vita.