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L' arca di Noè - Erminio Bonanomi
Libro

GLORIA BOSCAINI il 19 aprile 2020 alle 22:55 ha scritto:

Abbiamo acquistato questo gioco, insieme ad altri, come parrocchia, per supportare i nostri incontri di catechismo, per renderli più divertenti. Ci è stato consigliato da un sacerdote che ha fatto la preparazione al gruppo di catechiste.

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La mia prima comunione
Libro
Paoline Edizioni (febbraio 2017, 16 p.)

GLORIA BOSCAINI il 19 aprile 2020 alle 22:48 ha scritto:

Ho preso questi libretti come regalino per i miei bambini che hanno ricevuto la prima comunione. Libretto semplice, carino, ben illustrato e colorato, economico. È stato molto apprezzato dai bambini. Le Parole di Papa Francesco non deludono mai.

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GLORIA BOSCAINI il 19 aprile 2020 alle 22:46 ha scritto:

Che dire... Papa Francesco non delude mai. Piccole perle di saggezza profonda da gustarsi in ogni momento della giornata, che ci fanno gustare la vita. Arrivato in tempo, come previsto, ottimo servizio di spedizione e imballaggio.


GLORIA BOSCAINI il 19 aprile 2020 alle 22:44 ha scritto:

Anche questo gioco lo abbiamo acquistato come parrocchia, come momento formativo, ma anche di svago, per i nostri incontri di catechismo. Ci è stato consigliato da un sacerdote che ci ha fatto degli incontri di formazione per catechisti. arrivato perfetto e nei tempi previsti.

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GLORIA BOSCAINI il 19 aprile 2020 alle 22:42 ha scritto:

Abbiamo acquistato questo gioco come parrocchia su consiglio di un sacerdote, che ha fatto la formazione al gruppo catechisti, perché stiamo cercando nuove modalità per fare catechismo. Il gioco è stato molto appezzato dei bambini.

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Benvenuto!
Libro
Paoline Edizioni (gennaio 1998, 24 p.)

GLORIA BOSCAINI il 19 aprile 2020 alle 22:40 ha scritto:

Ottimo servizio e imballaggio perfetto. Regalo molto apprezzato per giovani genitori che hanno appena avuto la gioia di accogliere un bambino. Tempi di consegna come previsti. Il libretto è formato da parte fotografica e parte commentata.


Prof. Giovanni Spagnolo il 19 aprile 2020 alle 17:14 ha scritto:

Davvero Gianluigi Pasquale, frate minore cappuccino, docente, scrittore, direttore di collane editoriali, interprete, traduttore, conferenziere, nonché abilitato come professore associato di Filosofia morale, non cessa di stupire per la sua inarrestabile produzione teologica e letteraria, attraverso articoli, saggi e volumi piuttosto consistenti.
Questo volume, ultimo arrivato in libreria è il frutto, dell’attrazione fatale, oseremmo dire, che da sempre l’Autore ha avuto per san Francesco da quando, “trentasei anni fa”, si è messo felicemente alla sua sequela, come egli ricorda nella dedica in exergo.
Ma, alla base di questa nuova biografia per certi versi originale di san Francesco, c’è anche una ricorrenza che è stata sottolineata da punti diversi e, in chiave decisamente ecumenica, dallo stesso papa Francesco e cioè l’VIII centenario dell’incontro a Damiata tra il Poverello d’Assisi e il sultano Al-Malik al-Kāmil (1219-2019).
Nell’interessante Introduzione, Gianluigi Pasquale argomenta la tesi di fondo della sua narrazione e cioè: “Nel tempo ultimo vi sarà il modo di vivere di Francesco” (p. 7). Infatti “Francesco è soprattutto l’uomo preoccupato dell’avvento del Regno di Dio. Egli ha creduto di aver trovato la chiave per accelerare il processo del farsi di questo Regno nel mondo, quando ha fiutato che il Vangelo è una proposta anche umanamente possibile qualora si muti la scala dei valori” (p. 14).
Possiamo già, dalle premesse dell’Autore, dedurre che “La risposta alla domanda che nessuno pone”, che emerge dagli abissi della modernità, possa essere data dal desiderio di incontrare Francesco. Infatti, “Senza il quale la convivenza civile ed ecclesiale, la cosiddetta ‘cura’ delle relazioni, mancherebbe di quella ‘pace’ e di quel bene’ determinanti che nelle relazioni si ricercano […]” (p. 15).
In venti capitoli dai titoli avvincenti, quasi incipit di altrettante poesie, Gianluigi Pasquale non abdica al suo ruolo di teologo che con i suoi strumenti legge, interpreta, abbellisce, con inserzioni che potrebbero sconfinare nel romanzo, quelli che sono i dati biografici di Francesco che le Fonti documentano in rude semplicità, riportandoli all’attualità attraverso ricordi personali e citazioni di eventi e persone.
Già dal primo capitolo, Il ricciolo e “cosa farò da grande?”, possiamo verificare e saggiare il tenore della narrazione che l’Autore porta avanti, proprio a partire dall’epicentro degli eventi: “Assisi anno 1182”, in quella città dove tutte le pietre ”anche oggi parlano del ‘giullare di Dio’: Francesco”.
L’infanzia di Francesco si snoda tra giochi, canti, sogni e propositi, non ultimo quello di voler diventare cavaliere, per dimostrare a tutti la forza della sua volontà, oltre che per coprirsi di gloria.
E, alla fine di questo primo capitolo, l’Autore attualizza l’attrazione fortissima che il Poverello d’Assisi esercita tanto da coinvolgere “Gente di ogni categoria e papi”, l’ultimo dei quali “ne avrebbe assunto addirittura il nome” (p. 24 e 204), Francesco appunto.
Nel capitolo quarto l’Autore colloca quelli che sono gli elementi di svolta nella vita del giovane Francesco in ricerca: L’incontro con il lebbroso e il Cristo di San Damiano, collocandoli nella logica del rischio e della perdita evangelica (pp. 45-64).
Nel prosieguo dei capitoli possiamo seguire, nella gioiosa e documentata narrazione di Gianluigi Pasquale, la nascita della fraternità francescana (cap. 5), decisa a seguire il Vangelo (cap. 6) sine glossa, fino a convincere il restio Innocenzo III (cap. 8) e a sperimentare La poesia della vita comune a Rivotorto (cap. 9).
A Chiara d’Assisi e alla sua fuga nella notte alla Porziuncola, lasciando il palazzo paterno dalla porta del morto, l’Autore dedica il capitolo 10, non senza aver citato il capitolo XVI dei Fioretti con il responso, chiesto da frate Masseo per Francesco, circa il dubbio lancinante se dedicarsi alla vita di orazione o alla predicazione (pp. 147-148).
Il desiderio ardente del martirio e il bisogno di evangelizzazione da parte di Francesco che culmina nell’incontro, inedito e “senza copione”, con il Sultano Al-Malik al-Kamil, è analizzato nei capitoli 11 e 12 del libro (pp. 151-188), esempio vivente di quell’andare “tra” non “contro” i saraceni e altri infedeli, codificato poi sia nella Regola non bollata (cap.XVI) che nella Regola bollata (cap. XII), come pure di ecumenismo fondato sul rispetto e la mitezza.
Interessante e attraente risulta lo scandaglio dell’anima di Francesco che l’Autore propone nel cap. 13, Libero e quindi profondamente umano, e in cui leggiamo: “La libertà evangelica faceva paura ai frati, che preferivano vivere in modo più austero, ma secondo schemi precisi, invece del rischio quotidiano di inventare la propria vita giorno dopo giorno” (p. 201).
In tre capitoli poi, il 14 (La famiglia dei frati restituita a Dio), il 15 (Il travaglio di una ”regola” di vita) e il 16 (Francesco affida al Signore la famiglia dei frati) Gianluigi Pasquale ripercorre, analizza e indaga quella che rimane pur sempre vexata quaestio negli studi francescani e cioè l’intenzione del Poverello d’Assisi di assurgere al ruolo di fondatore di un Ordine religioso (pp. 205-252).
Francesco sperimenta pure nella sua vita i passaggi salienti dell’umanità di Cristo attraverso la rappresentazione del presepio di Greccio e la crocifissione, sperimentata alla Verna nel proprio corpo attraverso le stimmate, come leggiamo nel capitolo 17 che si occupa anche degli scritti del Santo intesi come “nuovo mezzo di apostolato” (p. 258).
Anche del Cantico di Frate Sole, nel cap. 18, l’Autore offre una lettura per certi versi originale nel mare magnum delle interpretazioni che ne sono state fatte a vari livelli, da quello filologico (Pozzi) a quello psicoanalitico (Leclerc), e definendolo “una lode alle ferite”, fisiche e morali “che il Santo aveva trasformato in dolcezza” (p. 267ss; 288).
Si direbbe che nei due capitoli finali, il 19 (Quando la morte può essere una “sorella”) e il 20 (Francesco benedice i frati prima di lasciarli), Gianluigi Pasquale ha davvero lasciato parlare il cuore, descrivendo in tonalità poetiche gli ultimi eventi dolorosi del malato Francesco, come la cauterizzazione delle tempie, al vivo, che ne avrebbe dovuto migliorare la vista (p. 276).
Nella conclusione, Se tu fossi qui Francesco, il frate cappuccino padre Gianluigi non esita a esternare un suo desiderio: “Ora che ho parlato con te e raccontato di te, Francesco, vorrai tu fare la storia con noi? Vorrai tu metterti in mezzo alle piazze nostre a riferirci la tua esperienza, a proporcela, a viverla con noi? Come ti vedrei bene a vivere con noi e camminare con noi! Solo tu hai capito in maniera radicale il ‘segreto della storia’: spendersi nel tempo per far ‘vedere’ Gesù Cristo agli altri, ossia un frammento di eternità a chi vive nel brulicare del tempo” (p. 309).
Come non condividere e far proprio questo desiderio che chiude l’ennesima fatica letteraria e teologica di Gianluigi Pasquale, corredata more solito con meticolosità scientifica, da una Cronologia essenziale della vita di Francesco d’Assisi (pp. 311-324), dalla Bibliografia (pp. 325-328) e dall’Indice dei nomi (pp. 329-332)?

Giovanni Spagnolo

Mosè secondo i saggi - Edmond Fleg
Libro

Andrea Ricci il 19 aprile 2020 alle 16:07 ha scritto:

Bel libro. Diviso in vari racconti che spiegano molto bene la storia di Mosè e degli ebrei. Molto utile per capire meglio anche la Bibbia e per raccontare in modo diverso la storia degli ebrei ai bambini


Cristina Corradini il 18 aprile 2020 alle 22:33 ha scritto:

Un vero compagno questo piccolo ma grande libro

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Alberto Morana il 17 aprile 2020 alle 22:36 ha scritto:

Secondo volume dell'imperdibile opera di Paul Beauchamp, che non può mancare nella libreria di un amante della Sacra Scrittura. Pur non recentissimi, restano testi di grande interesse e suggestione. Da non perdere, prima che vada fuori catalogo.


Alberto Morana il 17 aprile 2020 alle 22:30 ha scritto:

Che dire? Vale la pena di leggere attentamente le pagine di Amoris Laetitia, invece di accontentarsi di tanti sentito dire. Il commento è di uno dei teologi che ha prestato la sua collaborazione al Santo Padre per l'occasione.


Alberto Morana il 17 aprile 2020 alle 22:25 ha scritto:

Il testo, unico nel suo genere, costituisce il riferimento per i laici dell'ordine domenicano, un vero vademecum completo. Utile anche a chi volesse avvicinarsi alla realtà delle fraternita laiche dell ordine dei predicatori. Consigliatissimo


Alberto Morana il 17 aprile 2020 alle 22:21 ha scritto:

Un classico di Paul Beauchamp, non recente ma sempre validissimo e più volte riedito. Un testo di grande interesse per gli amanti della Sacra Scrittura, completato dal secondo volume diventa una collana imperdibile. Consigliatissimo.


Dott. Fulvio Carena il 17 aprile 2020 alle 16:33 ha scritto:

Ho acquistato questo libro in quanto ho sempre desiderato possedere una bibbia tutta mia al fine di poterla leggerla. Il volume in questione non costa poco, ma è di gran qualità almeno alla vista e, a mio avviso, sono soldi ben spesi.
La rilegatura è massiccia e sembrerebbe anche robusta, la carta è al solito "velina" come nelle classiche versioni di più ridotte dimensioni pertanto le pagine vanno maneggiate con estrema cura onde evitare di romperle

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Andrea Trevisanut il 15 aprile 2020 alle 18:02 ha scritto:

Decisamente molto utile, riaccende la speranza, rimette benzina nel serbatoio; l'autrice ancora una volta non delude.
Il libretto in realtà lo si potrebbe leggere tranquillamente in un giorno, per i lettori più prestanti. Però, vista la qualità e la densità degli argomenti trattati, io personalmente consiglio di leggerlo senza "ingolfarsi" a piccole dosi.
È una raccolta di perle preziose che rimette in moto il cuore.

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