Sposarsi è ragionevole

Una delle motivazioni che ha spinto l’a., docente di Diritto canonico, a scrivere questo libro è la difficoltà oggi a riconoscere il senso pieno dell’incontro uomo-donna. Fin dalle prime pagine elimina l’ansiogeno protagonismo dell’individuo moderno, chiarendo che l’amore non deriva dall’iniziativa dell’io né della coppia, ma è «un fatto che accade. Dire “ti amo” c’entra col mistero». Il matrimonio è «un fatto, che viene da altrove, e che si esprime nel corpo». Fa emergere così una «fisionomia personalizzante» del patto uomo-donna: «la funzione ecclesiale di coniuge coincide, di fatto, con il cammino dell’io al suo compiersi».

Tratto dalla Rivista Il Regno 2008 n. 6
(http://www.ilregno.it)