Citazione spirituale

Dalla vita di una famiglia ebrea e altri scritti autobiografici

di

Stein Edith


Copertina di 'Dalla vita di una famiglia ebrea e altri scritti autobiografici'
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EAN 9788872293188

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Descrizione
Tipo Libro Titolo Dalla vita di una famiglia ebrea e altri scritti autobiografici Autore Traduttore Venturi B., Iodice F., D'Ambra M. Editore OCD EAN 9788872293188 Pagine 554 Data gennaio 2007 Peso 795 grammi Dimensioni 14.5 x 22 cm Collana Opere complete Edith Stein
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il 16 agosto 2011 alle 16:46 ha scritto:

Giorno dopo la festa dell’Assunta, desiderio di consigliare un testo di una grande donna. Un “incontro” con Edith Stein che risale a tre anni fa: volendo dedicarmi alla lettura di alcuni pensatori della storica scuola fenomenologica , dopo il solito riferimento ad Husserl e a chi se ne è … poi staccato ( pur dovendo molto, come Heidegger e Sartre, ormai quasi fuori moda) ho scelto, un po’ alla maniera …agostiniana ( tolle lege) la figura di una donna, quindi : Edith Stein. Dapprima c’è stato l’infarinatura attraverso due monografie di presentazione, scritte da … altrettante donne ( che presentano questa donna , che è, da quanto ho capito, loro punto costante di riferimento ):Carla Bettinelli, Angela Agnes Bello.
L’intenzione, subito dopo, era di leggere gli scritti di filosofia della… filosofa-mistica-carmelitana-martire nel lager nazista ( per volontà di ‘vendetta’ di coloro che furono prima “loro” stessi vittime del MALE vissuto come programma di ideologia politica :Shoah). La lettura di quei testi filosofici continua ( ormai quasi al termine), molto impegnativa : sempre testimonianza ed alimento di grandezza di pensiero.
Ringrazio il cielo perché, mentre ora non mancano momenti di scoraggiamento nel lavorare su un terreno così faticoso, allora, all’inizio, lessi d’un fiato la sua autobiografia: “Dalla vita di una famiglia ebrea.” Dopo il primo capitolo, un po’ deludente ( lo confesso) per quei riferimenti di carattere familiare ,ecco lo scorrere di pagine e pagine che ti fanno capire veramente cosa significa essere una grande donna. Una grandezza che non si può riassumere (la formazione intellettuale della giovane e dell’adolescente), l’impegno negli studi universitari, la testimonianza nel mondo di sofferenza dei soldati feriti, prima guerra mondiale, ospedale militare. La tesi (altro testo prezioso) e la “laurea ” Summa cum laude” ,il cammino che porterà al Carmelo (che il lettore può ricostruire dentro di sé, perché la donna ebrea è stata illuminata da una luce che è quel dono misterioso che le darà il coraggio estremo). Questo testo, e bisogna pur dirlo, è stato scritto da chi viveva intensamente la sua ‘parola’: sicurezza e padronanza di scrittura, personalità forte come le eroine bibliche del passato. E quando, deposto il libro, ti senti dentro “qualcosa” che non ti lascia più, provi solo il desiderio di ringraziare Dio e chi lo ha testimoniato, nella sua non lunga esistenza ( 51 anni). Ed ogni volta che leggo il discorso filosofico di questa donna provo “ qualcosa” che non si verifica con altri grandi maestri del pensiero,di tutti i tempi. Ma, me lo ripeto sempre: la “Summa cum laude” è stata data da un “ A L T R O” alla sua vita, alla vita di questa donna fulminata dalla lettura in una notte della vita di Santa Teresa d’Avila .