Citazione spirituale

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Croce Cresima con pagellina
Articolo Religioso

MONIA il 12 settembre 2014 alle 15:38 ha scritto:

Bellissime! Le ho consigliate ad alcune mamme in difficoltà su cosa fare come bomboniere per la cresima, è piaciuta così tanto che abbiamo fatto un ordine gigantesco. Velocissimi anche nella consegna. Consiglio a tutti questo sito.

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Francesca Mastrovita il 12 settembre 2014 alle 14:53 ha scritto:

Consiglio vivamente questo libro, che va tenuto sempre a portata di mano. Molto utile e ben fatto, sia nella presentazione che nei contenuti. Contiene davvero tantissime preghiere, da quelle semplici, vedi le preghiere del mattino, durante il giorno, della sera. Per ogni momento della giornata, puoi trovare uno spunto di preghiera su questo testo. Da rilevare, la spiegazione della preghiera del Santo Rosario, i vari misteri, con la meditazione del Vangelo e di spunti di preghiera di intenzione. Le varie devozioni, per categoria, alla Santa Trinità, al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, e alla Beata Vergine Maria, a cui è dedicato un ampio spazio, ma anche ai santi più importanti. Si possono trovare verso la fine, anche alcune pagine sui santuari mariani. Insomma, un libro completo da tenere sempre sul comodino.

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Francesca Mastrovita il 12 settembre 2014 alle 14:48 ha scritto:

Il linguaggio che Padre Livio utilizza, è come sempre chiaro, conciso e diretto, anche se secondo me forse non è il libro più semplice che lui abbia scritto, tuttavia risulta comprensibile anche per chi non ha dimestichezza con i paroloni. L'affidamento a Maria, è una rivisitazione del 'Trattato della vera devozione a Maria', scritto da San Luigi Maria Grignion de Montfort, e spiega l'importanza di riconoscere la Beata Vergine Maria, come Mamma a tutti gli effetti. In primis perché lo è realmente, in secundis perché tutto è a nostro vantaggio, se ci lasciamo guidare da Lei nel cammino faticoso della vita. Se lasciamo a lei la cura della nostra vita, aiutandola nel progetto che Dio ha per noi, allora raggiungeremo la beatitudine in Cielo. Padre Livio spiega anche quanto non abbia senso il falso pregiudizio che onorare Maria può significare oscurare Gesù. Consiglio la lettura, soprattutto a chi vuol approfondire l'argomento.


Francesca Mastrovita il 12 settembre 2014 alle 14:41 ha scritto:

Un classico del francescanesimo, per chiunque voglia accostarsi alla vita del Serafico. San Bonaventura narra gli episodi salienti che hanno caratterizzato la spiritualità di San Francesco, ormai uomo nuovo, dopo la conversione totale e radicale. In questo scritto troviamo il suo amore profondo e la delicatezza che aveva nei confronti di Gesù, per Madonna Povertà. Si può riscontrare in questa biografia quanto fosse ligia la vita penitenza del Santo di Assisi, ma quanto amore anche aveva per i fratelli, che viveva come un dono che Dio gli aveva elargito a piene mani. Lo consiglio vivamente, per chi non abbia la possibilità di accostarsi alle Fonti Francescane. E' davvero un libriccino pratico da assaporare poco alla volta, e secondo me sempre utile da rileggere di tanto in tanto, anche solo qualche pagina.

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Francesca Mastrovita il 12 settembre 2014 alle 14:31 ha scritto:

Quando ho acquistato questo libro ammetto che mi aspettavo un contenuto ben diverso da quello che effettivamente ho poi riscontrato. Tuttavia, ho proseguito la lettura, non fosse altro perché la firma di Benedetto XVI rappresentava, e rappresenta tuttora una garanzia. Il suo Pontificato è fonte di riflessione circa le grandi domande esistenziali dell'uomo, senza dubbio. Questo testo spiega in maniera chiara, razionale e ragionevole, il contesto storico, politico e culturale in cui Gesù è nato ed è cresciuto in sapienza e grazia. La mano abile e autorevole del Papa Emerito, espone con chiarezza che quanto riportato nei Vangeli di Luca e Matteo, è frutto di una reale fondatezza storica ben precisa, e dimostra che Dio effettivamente agisce attivamente nella storia.

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Federica Filiaggi il 12 settembre 2014 alle 10:17 ha scritto:

Molto bello! Un piccolo libricino, indispensabile per i bambini più piccoli per imparare le prime preghiere e utile per i bambini più grandi per conoscerne delle nuove!!!
Apprezzato anche dai genitori!


Andrea Tessari il 12 settembre 2014 alle 09:47 ha scritto:

E' un agilissimo libretto, ricco di fotografie, che presenta brevemente la vita e la spiritualità del passionista padre Candido Amantini, esorcista alla Scala Santa di Roma dal 1961 al 1992. Anche padre Gabriele Amorth, suo discepolo, l'ha apprezzato per l'essenzialità e l'esattezza.


Carlo Pellegrino il 11 settembre 2014 alle 16:25 ha scritto:

Testo semplice e dinamico, ma al tempo stesso basato su fonti certe.
Raccomandabile a tutti gli amici e devoti di don Bosco.


simona redaelli il 11 settembre 2014 alle 14:15 ha scritto:

Accattivante la grafica e lo stile.
A portata di ragazzi.

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simona redaelli il 11 settembre 2014 alle 14:15 ha scritto:

Veramente un bel libro. Scritto molto bene.

Eppur ci sono!
Libro

simona redaelli il 11 settembre 2014 alle 14:13 ha scritto:

Era un po' di tempo che cercavo un libro così strutturato!
Già so che quest'anno lo userò molto.
Ottimo lavoro!


Al Da il 11 settembre 2014 alle 01:20 ha scritto:

Quando il libro non lo si ha letto NON è possibile dare un giudizio! Ovviamente il titolo si riferisce alle Parole di Gesù nel Vangelo(Mt28,18-20) e non sottintende alcun ridicolo scenario apocalittico. Trattasi di una semplice raccolta di riflessioni come si evince dalla descrizione. Certi "lettori" prima di recensire un'opera dovrebbero almeno degnarsi di visionarne la descrizione in quarta di copertina.

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Susanna Miano il 10 settembre 2014 alle 22:28 ha scritto:

Il libro spirituale che ci aiuta ad attraversare ogni giorno della nostra vita....

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Un uomo solo - Adalbert Stifter
Libro
Adalbert Stifter SE (marzo 2006, 137 p.)

Umberto Masperi il 10 settembre 2014 alle 19:12 ha scritto:

*Vae soli!( Liber Ecclesiastes ,IV,10)...
** Non est bonum esse hominem solum ( Liber Genesis , II,18)...
Ho iniziato portando l’attenzione quasi esclusivamente alla figura di Victor, il giovane ‘protagonista’; sono stato attratto, come di consueto nei racconti di Stifter , dalla descrizione attenta, minuziosa, gradevole della natura, nei suoi molteplici aspetti fino a chiedermi, man mano che la lettura procedeva, se il “protagonista” fosse questo giovane sempre in cammino o quella realtà che lo circondava (e che lo ‘abbraccia’ in ogni istante; soffermarsi nell’osservazione così minuziosa non è un esserne posseduti?). Poi, quando appare quell’isola e inizia l’itinerario della sua ‘scoperta’, mi è venuta spontanea (dopo l’urto dello zio burbero,duro,scontroso,cervellotico,maniacale, e via dicendo) la domanda:” CHI è l’uomo solo?”(Non è bello che si tolga la ‘sorpresa’ finale al lettore - quel cattivo gusto,in questo caso, di chi ha già letto tutto - ma lo fa,questo scherzo, il titolo tedesco: Der Hagestolz - il cui significato è ben preciso. I due termini: “Hag” è la siepe (Hecke=siepe,anche nido), “Stolz” è l’orgoglio, la superbia). E quella famosa frase della Genesi (che molti, oggi, col trionfare delle separazioni, dei divorzi, ormai 'brevi', delle coppie di fatto, hanno reso banale) com’è sempre verità profonda! (la “com-unione” dell’“io” col “tu”, che, prevenendo l’obiezione superficiale, è ancor più profonda nella persona contemplativa, che si ritira dal mondo, dal ‘chiasso’, e com-unica con Dio nella preghiera e contemplazione, ‘abbracciando’ tutta l’umanità…altro che ristretto confine del luogo-cinto-dalla-siepe).

*NB. Questa edizione è impreziosita da una Postfazione di Helmut Bachmaier, che davvero offre numerosi spunti di riflessione, con riferimenti interessanti anche di carattere filosofico. Una novella che Adalbert Stifter forse non poteva immaginare che avrebbe “parlato” ancora all’uomo di un secolo dopo, fuori da quello ‘spazio’ asburgico: all’uomo del villaggio globale (al cinto-da-siepe non è forse, per alcuni, subentrato il monitor del PC, il ‘virtuale’, la video-dipemdenza?). Il penultimo dei sette capitoli è :”Il ritorno” (ma dentro mi rimane quella figura dello zio … con quelle sue parole).


Una giovane coppia il 10 settembre 2014 alle 17:16 ha scritto:

Un commento originale e semplice al Cantico dei Cantici con più di cinquanta scene tratte da film molto noti. Commovente la citazione tratta da L'attimo fuggente nell'ultima pagina del libro: «Non scriviamo
e leggiamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie
perché siamo membri della razza umana, e la razza umana è piena
di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono
in vita». Da leggere e meditare.