La voce dei clienti
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Francesca Terranova il 16 giugno 2015 alle 10:46 ha scritto: L'A., fondatore della "comunità dell'Arca", muove in questo libro dalla sua esperienza concretamente vissuta all'interno delle comunità da lui fondate per trattare del tema della "comunità", più nello specifico del "vivere in comunione e in comunità". Per il taglio scelto il libro offre, dunque, notevoli spunti di riflessione per qualsiasi comunità cattolica - e, a mio avviso, più in generale, per qualsiasi forma di comunità sociale (a partire dalla famiglia sino ad arrivare ai posti di lavoro, ove pure è auspicabile attuare - quanto meno, tentare di attuare - una "comunicazione" vera tra le persone che porti alla "comunione"). Il libro si ripropone di suscitare proprio l'amore per il vivere in comunione, che l'individualismo ormai imperante a livello tanto sociale quanto culturale ha già dal secolo scorso contribuito ad oscurare e minare alle sue radici. L'uomo è fatto ontologicamente per essere in comunione. Per citare le parole dell'A., "il bisogno di appartenere ad una forma o ad un'altra di comunità è insito nella natura umana, che sia una cerchia di amici, una famiglia, un club, una gang, un gruppo di militanti politici, una chiesa o qualsiasi altro gruppo. Se siamo isolati, ci inaridiamo e muoriamo". La salvezza passa attraverso la comunità. Non ci si salva da soli. Questo il messaggio del libro che sviscera il senso del vivere in comunione e le caratteristiche dell'essere in comunione. La comunità è, secondo l'A., luogo di appartenza, di apertura, di amore reciproco, di crescita e collaborazione. Ognuno è chiamato a essere se stesso (anzi ognuno in comunità ha il diritto di essere se stesso) e la pluralità e la diversità tra i singoli viene vista come una ricchezza e come un requisito necessario ed indispensabile per creare comunione. Leggi tutti i commenti (5) |
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Suor Suore consolatrici Consolatrici il 16 giugno 2015 alle 10:36 ha scritto:
Non posso dire niente! L'ho cercato disperatamente all'inizio dell'Avvento, senza riuscire a trovarlo. Dove l'avevate nascosto? ? ? - Posso comunque affermare per gli anni precedenti, |
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Suor Suore consolatrici Consolatrici il 16 giugno 2015 alle 10:30 ha scritto:
E' uno splendore! L'autore parla, tra l'altro, dell'Eucaristia come nessun altro. Ti spiega, illustra, sminuzza il mistero della Comunione col Corpo e Sangue di Cristo fino a fartelo penetrare |
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Cristina Moltoni il 15 giugno 2015 alle 22:10 ha scritto:
Libro bellissimo nelle illustrazioni e tenero nell'analizzare gli aspetto di Dio con semplicità e profonditá. |
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Domenico, domenicopietrunti@libero.it il 15 giugno 2015 alle 19:12 ha scritto: Sabato 20 giugno in Piazza San Giovanni a Roma ALLE ORE 15.30 ci sarà una grande manifestazione contro il GENDER. DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI. STOP GENDER NELLE SCUOLE. COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI. Leggi tutti i commenti (8) |
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Giulia il 15 giugno 2015 alle 11:26 ha scritto:
Un libro che accompagna e guida il percorso di crescita umana che una coppia dovrebbe compiere se vuole incentrare il proprio rapporto in Dio. Michela F. il 15 giugno 2015 alle 10:14 ha scritto: E' un crescendo continuo dalla prima all'ultima pagina. Libro coinvolgente e molto interessante: giovani, anziani, fede, paura, viaggi per la vita, amore, fidanzamento, matrimonio, sessualità.. c'è davvero tutto in questo testo, non vorresti mai smettere di leggerlo. Leggi tutti i commenti (4) |
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Prof. Urso il 15 giugno 2015 alle 08:37 ha scritto: Condivido i commenti degli altri lettori. Un lavoro serio e importante che affronta un argomento difficile con lo spirito della retta informazione, senza mai cedere al fascino della curiosità umana. Leggi tutti i commenti (48) |
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Prof. Stefano Coccia il 14 giugno 2015 alle 23:32 ha scritto: Libro molto bello e molto intrigante. Mi ha appassionato molto di più questo libro rispetto al primo dello stesso autore "A Dio, cosa importa di me?". Questo libro è un misto di emozioni e sensazioni diverse che si sovrappongono molto facilmente. Continuo ad immedesimarmi in questo ragazzo sedicenne/diciassettenne e capisco sempre di più che la vita se non è donata agli altri è sprecata. L'ho capito maggiormente in questo anno scolastico appena concluso. Ho cercato di spronare in tutti i modi gli alunni e sono molto contento e soddisfatto del risultato. Leggi tutti i commenti (2) |