La voce dei clienti
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Gian Piero il 19 marzo 2012 alle 13:26 ha scritto: Bellissimo. Più autori dovrebbero soffermarsi su questa realtà. Una realtà che volutamente, teniamo distante da noi. Leggi tutti i commenti (3) |
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GIUSEPPE VENNERI il 16 marzo 2012 alle 23:44 ha scritto: Viviamo in un tempo in cui il materialismo si manifesta anche attraverso atteggiamenti atavici nell'uomo: l'egoismo, l'avarizia e la brama di possesso. Quando questo avviene, quando diventiamo schiavi del superfluo il cuore si inaridisce, diventa sterile e incapace di produrre relazioni, presi come siamo ad attorcigliarci come un rampicante intorno a ciò che bramiamo. Questo porta anche al voler eliminare ogni ostacolo che si frappone tra noi e l'oggetto voluto, fosse anche un uomo o Dio stesso. Le Dieci Parole, ci vengono in soccorso, esortandoci a prestare attenzione a noi stessi, senza mettere una sanzione ma lasciandoci sempre liberi di scegliere e di discernere tra il Bene e il Male. Un libretto veramente utile! Leggi tutti i commenti (2) |
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Vitus_29 il 16 marzo 2012 alle 23:11 ha scritto: Questo libro è davvero sconvolgente... Tratta l'argomento basandosi sulle testimonianze di tanti Santi della nostra Chiesa! E' tutto vero...! Consiglio a tutti di leggerlo... Leggi tutti i commenti (19) |
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simona rossetta il 16 marzo 2012 alle 17:20 ha scritto: bellissimo. Lo consiglio a tutti. Leggi tutti i commenti (11) |
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maurolaspisa, granatina.g@gmail.com il 16 marzo 2012 alle 17:09 ha scritto: Evidente nel testo la rimemorazione agostiniana del rapporto vita-parola ma in Panikkar la cosa acquista rilievi più ecumenici grazie alla sonda interculturale di cui dispone l'a. e che si riflette nel vissuto non meramente psichico. Se oggi la parola è quasi del tutto ridotta ad input performativo (management, info, coaching ed altro) nell'opera di Panikkar essa assume potere evocativo ma in un senso assai più ampio che nelle note logoterapie (ad es. quella lacaniana) coinvolgendo il nucleo più recondito e fontale della partecipazione ai flussi di vita. Ma condizione prerequisita perchè ciascuno si desti a questo oceanico senso della partecipazione alla vita è quello che l'a. chiama 'decentramento dell'ego' ossia l'oltrepassamento della soglia narcisa della coscienza in vista dell'ascolto dei ritmi cosmoteandrici della vita. Distacco che il singolo vive come doloroso lutto di sè spesso accompagnato da psiconevrosi depressive. Senza l'accesso alle dimensioni trans-soggettive ma non perciò sublimazioni quasi fanta-onanistiche la parola non può veicolare che il proprio suono. |
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Emanuele, emanuele.macca@gmail.com il 16 marzo 2012 alle 16:34 ha scritto: Ho letto il libro di Luca e devo dire che ho trovato positivo un aspetto e negativo un altro : positivo il fatto che si racconti e narri la sua vita mettendo a nudo le sue difficoltà umane vere; dall'altro c'è tutta una serie di strumentalizzazioni che mi hanno ferito. Il modello di vita di Luca è chiaramente estremista, passa da una situazione estrema all'altro. Scoprisi sieropositivi è un dramma per tutti... ma a questi consiglio un altro libro : Ursula Barzaghi, Senza vergogna, TEA Editore Leggi tutti i commenti (11) |
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Catechista katia pagliari il 15 marzo 2012 alle 21:51 ha scritto: Lo consiglio. Messaggio per Editrice Ancilla. A quando un app per iphone? Sarebbe meraviglioso avere ogni giorno l'appuntamento con la novena sul cellulare! Leggi tutti i commenti (2) |
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Giuliano Magurano, gmagura@alice.it il 15 marzo 2012 alle 14:38 ha scritto: La lettura di questo testo ben si addice in Quaresima affiancata alla lettura della Sacra Scrittura e alle meditazioni spirituali sulla Passione di Nostro Signore. Usato in questo modo il testo rivela tutta la sua ricchezza e funge da contrappunto alla meditazione spirituale aggiungendo un tocco poetico. La poesia di Mario Luzi, in questo caso, rifugge da una metrica riconoscibile, e sviluppa con un linguaggio semplice, ma allo stesso tempo ricercato, il dialogo interiore di Gesù con il Padre attraverso le stazioni della Via Crucis. Ne scaturisce un'immagine di Gesù umanissima e struggente, lacerata dal dubbio, dalla sofferenza, dall'abbandono, dalla tentazione estrema di lasciarsi andare al fallimento della missione che pure le Scritture avevano da tempo annunciato. Il tutto poi è arricchito dalla bellezza della parola che riveste la riflessione dolorosa della sua intima luce. |
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Studente Lorenzo Pugliese il 15 marzo 2012 alle 12:02 ha scritto:
Per quanto riguarda il rapporto tra amministratori e acquirenti il risultato è ottimo vista l'enorme disponibilità concessa per acquisti e informazioni, e si ringrazia per tutto ciò. Il testo presenta un'ottima copertina in plastica, pratico da maneggiare ed è provvisto di un segnalibro, utile a coloro che si dedicano alla lettura di questo sacro testo. Ottima stesura dei testi tradotti. |
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M. Antonietta Mucci il 14 marzo 2012 alle 09:05 ha scritto:
Ottimo libro di Maria Simma. |
Concilio ecumenico Vaticano II. Costituzioni, decreti,...
Edizioni Dehoniane Bologna
(gennaio 1992, 1312 p.)
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