La voce dei clienti - Libri

Laura Giambartolomei il 28 luglio 2017 alle 17:16 ha scritto:

Volume non troppo lungo ma con tante buone idee spirituali. Il sacramento viene affrontato con parole semplici ed efficaci partendo da uno spunto delle parole di Papa Francesco. Prima l'ho letto a mio figlio e poi ne ho comprata un'altra copia da regalare!

Prof. GENNY TIGLI il 28 luglio 2017 alle 14:52 ha scritto:

Il libro scritto da un monaco benedettino ed una scrittrice cinese madre di famiglia mette in luce i principali aspetti positivi e negativi dei metodi educativi orientali ed occidentali. La cosa particolare e bella del libro e' che tutto viene osservato con continui riferimenti alla Scrittura e alla vita di Gesu'.

Gabriella Fantozzi Macale il 28 luglio 2017 alle 12:32 ha scritto:

bello poetico un ottimo prodotto da regalare spero di trovarlo anche per il 2018

Gabriella Fantozzi Macale il 28 luglio 2017 alle 12:30 ha scritto:

c'è molta umanità e sensibilità dell'autore

Gabriella Fantozzi Macale il 28 luglio 2017 alle 12:29 ha scritto:

si legge con molta scorrevolezza

Gabriella Fantozzi Macale il 28 luglio 2017 alle 12:29 ha scritto:

un po' troppo libro, non riesco a concentrarmi molto come preghiere

Gabriella Fantozzi Macale il 28 luglio 2017 alle 12:28 ha scritto:

meravigliosa

Giuseppe Davide Mirabella il 28 luglio 2017 alle 07:59 ha scritto:

"Considera i doni dello spirito: quanta gente c’è al mondo ebete, pazza furiosa, mentecatta; perché non sei anche tu di quelli? Dio ti ha favorito. Quanti altri hanno avuto scarsa possibilità di istruirsi, o addirittura nessuna; per te, invece, la Provvidenza divina ha voluto un’educazione civile e onorata." Così scrive in un luogo della Filotea san Francesco di Sales. Mi ha colpito questa sempre frase, che potrà sembrare cruda, ma che dovrebbe nel lettore aumentare la sua gratitudine verso Dio, per non essere un pazzo furioso senza istruzione, pensando sempre a chi sta peggio di noi. La preghiera di lode dovrebbe scaturire sorgiva e la misericordia per i più deboli dovrebbe nascere spontanea. Per quanto riguarda il libro tenuto tra le mani, non è corredato di note a piè di pagina, ma da una corposa introduzione.

Giuseppe Davide Mirabella il 28 luglio 2017 alle 07:03 ha scritto:

Con il dono della sintesi si potrebbe condensare tutto nella seguente frase: “L'ente è il concreto, l'essenza è l'astratto”. L'ente è lì immobile o in movimento, presente e visibile, ha tre dimensioni o forse meno, esiste; l'essenza invece è nel linguaggio che descrive quello stesso ente, è nella mente di chi scruta l'ente.
Per Tommaso e il Tomismo che da lui si è originato, quest'opera rappresenta l'esordio, l'inizio, il cominciamento di questa corrente filosofica: nasce la Filosofia cristiana più vicina a noi, dopo la Patristica più interessata alla controversistica e alla apologetica e non al confronto con altre scuole di pensiero. Si tenga presente che nello Studio di Parigi dove insegno il magister Tommaso si leggevano e commentavano – in modo nuovo ed originale - opere di autori precristiani e musulmani, traendone il bene (vagliate tutto, tenete ciò che è buono, ammonisce san Paolo).

Giuseppe Davide Mirabella il 28 luglio 2017 alle 07:01 ha scritto:

Seguendo il beato padre Francesco, il Dottore Serafico, il Secondo fondatore dei Minori, frate Bonaventura concepisce un'opera didascalica e ascendente, sursummattiva si direbbe: alla ricerca del principio primo, ovvero l'Eterno Padre, il filosofo e teologo francescano ricerca l'illuminazione e lo fa attraverso sei gradi, quante le ali del Serafino che donò le stimmate a Francesco sulla Verna. Il testo è estremamente serrato e complesso, ma è tutto per Dio che è tutto: frate Bonaventura narra l'ineffabile,l'inenarrabile, interrogando più la Grazia che la dottrina.
La Riconduzione delle Arti alla Teologia è un tentativo di riportare sotto le ali protettrici della teologia le discipline umane, nella fattispecie la filosofia, appunto ancella della teologia, secondo la fortunata espressione di Tommaso d'Aquino, coevo del Bonaventura.

Giuseppe Davide Mirabella il 28 luglio 2017 alle 06:59 ha scritto:

E' meglio pensare “Vorrei essere morto” oppure “Una soluzione si trova? Ecco, questo libro cerca di dare una risposta a coloro che sono in ricerca di sé, a coloro che sono impegnati in un cammino di autoconoscenza, e lo fa attingendo alla sapienza dei Padri del Deserto con il loro metodo antirretico e alle nuove acquisizioni scientifiche nell'ambito della psicologia e soprattutto dell'Analisi Transazionale. “Devi essere sempre il primo a gettare il grano, prima che il tuo nemico semini la zizzania” e ancora “Se vieni tormentato da pensieri impuri, non nasconderli, ma rivelali subito al tuo padre spirituale e annientali”: ecco due esempi di detti (che poi sono repliche al male – ciò significa antirretico) dei Padri. Torniamo però ai nostri giorni: tutto sta nel capire quale posizione esistenziale facciamo nostra, normale, paranoica (tu none sei Ok), depressiva (io non sono Ok) e catastrofista (entrambi non siamo Ok). Queste due tensioni positive, la meditazione tutta cristiana dei Padri del Deserto e le tecniche psicologiche che aiutano a vivere con più ottimismo, sono per il prolifico scrittore e monaco benedettino Anselm Grün, il miglior aiuto per l'uomo di fede, che vive nel dubbio sì, ma che è proiettato al futuro, alla Speranza.

Catechista Raffaela Tardio il 27 luglio 2017 alle 21:24 ha scritto:

Un testo che negli anni si è rinnovato e che trovo sempre più utile. Gli accordi sulla melodia facilita l'utilizzo anche per chi non ha una buona padronanza di uno strumento musicale. Auspicherei che ciò venisse fatto anche per tutti i brani!

Catechista Raffaela Tardio il 27 luglio 2017 alle 21:22 ha scritto:

Ho utilizzato il testo con i bambini che si preparavano a ricevere il sacramento. Colorato e stimolante anche per le parti in lingua straniera.Lo utilizzerò nel prossimo anno, perchè è un testo già sperimentato con successo.

Catechista Raffaela Tardio il 27 luglio 2017 alle 21:18 ha scritto:

Il testo è stato ampiamente letto e commentato in incontri a livello diocesano e foraniale per ben conoscere l'enciclica. Fruibile ed è stato utilizzato anche per gli incontri di Azione Cattolica, che hanno utilizzato il testo per gli incontri formativi del settore Adulti.

Catechista Raffaela Tardio il 27 luglio 2017 alle 21:16 ha scritto:

Parlare ai ragazzi di una classe Quinta delle encicliche di Papa Francesco, risulta facile e subito si raggiunge lo scopo del messaggio. Risulta facile anche per avere subito sotto gli occhi il tema che si ricerca