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Tutti i commenti per «Libri» (da 15841 a 15855 di 27195)


Giuseppe Davide Mirabella il 19 luglio 2017 alle 13:56 ha scritto:

Dalarun, il noto francescanista francese, propone al grande pubblico una "seconda" Vita (non 'Vita Seconda) del Celano, che stende un sunto della Vita beati Francisci ma con piccole novità ed episodi della biografia di san Francesco che gli erano sfuggite. Il ritrovamento del manoscritto, conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi, è quanto meno rocambolesco: un collega del Dalarun del Vermont negli Stati Uniti contatta lo studioso francese e lo avverte che su un sito di aste c'era una vita sconosciuta di san Francesco, almeno pareva; dopo verifiche era proprio così: da quel momento lo studio è proseguito soprattutto sulla rivista di cultura francescana "Frate Francesco".

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Giuseppe Davide Mirabella il 19 luglio 2017 alle 13:49 ha scritto:

L'autore, frate minore, in questo piccolo ma denso libro presenta alcune linee guida per leggere le Fonti Francescane in maniera meno sprovveduta. Il sottotitolo “Indicazioni di metodo” è programmatico: dopo aver chiarito cosa è la teologia spirituale, l'autore porta il lettore ai vari metodi di approccio alle FF. A me personalmente mi ha interessato l'analisi di tipo strutturalista, dove non ci sono buoni e cattivi ma ci sono le “funzioni attanziali”, tutti i personaggi (in questo caso del Dialogo della vera letizia) hanno un ruolo su cui si sospende il giudizio, ma si da peso alle funzioni proprie del singolo personaggio, su ciò che fa e che dice, ricordando vagamente la filosofia analitica del linguaggio ordinario. Forse però è la lettura meno teologica e più letteraria. Questo metodo, poi, non è il migliore e nemmeno il più consigliato dall'autore. Raccomando il testo a chiunque legga con assiduità le FF.

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Giuseppe Davide Mirabella il 19 luglio 2017 alle 13:47 ha scritto:

Il libro presenta la teologia semplice, feriale, vissuta nella clausura, di santa Chiara come è espressa nelle lettere inviate alla sue consorella damianita che rifiutò le nobili origini (un po' come santa Chiara) Agnese di Praga, figlia di Ottokar, re di Boemia. Il Signore è “Autore della salvezza” e secondo Chiara Dio dice all'uomo, “guarda mio Figlio, Egli si è fatto peccato e maledizione perché in lui tu divenga giusto e benedetto”: questo, nel linguaggio clariano è l'”Ammirabile Scambio”. Per la lettura bisogna dimostrare una spiccata sensibilità, è un testo profondamente mistico.


Giuseppe Davide Mirabella il 19 luglio 2017 alle 13:46 ha scritto:

Questo libro è interessante per due ordini di motivo: il primo perché è scritto da un laico della Pro Civitate Christiana di Assisi che ogni giorno accompagna i pellegrini nei luoghi più significativi dell'avventura spirituale di Francesco e Chiara; il secondo è che il libro è sapientemente intriso di continui rimandi alle Fonti Francescane. Tutto ciò rende rigoroso e vissuto quello che viene affermato nelle 232 pagine del testo, che io consiglio a chi si rechi ad Assisi per incontrare Dio attraverso la mediazioni dei due santi di quella città che ha tanto dato alla spiritualità dell'Italia e dell'Occidente.


Giuseppe Davide Mirabella il 19 luglio 2017 alle 13:44 ha scritto:

E' necessaria una piccola premessa a questo commento: R. Manselli, il grande studioso di cose francescane, ha sempre affermato, al contrario di Stanislao da Campagnola, che Francesco non fu “un grande dimenticato”. Anche prima della fondamentale opera del Sabatier, pastore protestante francese, ci fu interesse per la figura del Poverello d'Assisi: basti pensare ai fondamentali studi di Görres e Ozanam, ma anche di monsignor Faloci Pulignani.
Va dato merito al Sabatier che, nel 1896, pubblicava in traduzione italiana la sue “Vie de S. François d'Assise” e apriva il campo agli studi francescani modernamente intesi e alla cosiddetta “Questione francescana”, che portò ad uno studio più attento e serio delle fonti bioagiografiche e soprattutto degli “Scritti” del Santo di Assisi. Certo all'inizio la ricezione dell'opera fu fredda da parte cattolica, che mise all'Indice l'opera. Questo però non ha impedito l'incontro tra il Sabatier e il papa Pio X nel 1904. E' non ha impedito al Sabatier di fondare la Società internazionale di studi francescani ad Assisi. In fondo quelle del Paul Sabatier sono pagine belle e penetranti, puntuali e acute E' un libro da leggere, magari accompagnato da altri studi come, ad esempio, gli Atti del I Convegno Internazionale di Assisi dell'ottobre del 1973, intitolati significativamente “La 'Questione francescana' dal Sabatier ad oggi.”
Il libro è prefazionato dal professor Stefano Brufani, titolare della cattedra di Studi francescani dell'Università di Perugia.

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lisa pasquinucci il 19 luglio 2017 alle 12:15 ha scritto:

Questo libro di padre Matteo è molto completo ed approfondito. Sembra un trattato scientifico sul ministero di liberazione e di guarigione. Lo consiglio a tutti, soprattutto a chi segue un cammino carismatico.
E' da leggere e rileggere più volte per cogliere il vasto insegnamento che con estrema chiarezza padre Matteo ci ha lasciato in eredità.

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Egidio Casto il 19 luglio 2017 alle 11:19 ha scritto:

E' stato uno dei miei migliori acquisti in libri.

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Giuseppe Davide Mirabella il 19 luglio 2017 alle 08:30 ha scritto:

Il testo datato tanto da essere fuori catalogo, ma che si mantiene giovane per la vivacità delle relazioni contenute, è consigliabile a chiunque voglia comprendere lo stretto rapporto tra Francesco, che pure si definiva illetterato, ignorante, semplice, e la Sacra Scrittura. La Parola di Dio diventa per il Santo d'Assisi “rifugio e rimedio”, oppure monito all'amore scambievole come nota O. Battaglia nella sua relazione dal titolo “S. Francesco e il vangelo di Giovanni”, e ancora invito al servizio di Dio dell'uomo in umiltà, che ripone “la sua fiducia soltanto in Dio”, come è rilevato dall'intervento “Le beatitudini e le ammonizioni di S. Francesco” di Bruno Pennacchini.


Giuseppe Davide Mirabella il 19 luglio 2017 alle 08:25 ha scritto:

L'autore, francescano ed esegeta, guida il lettore attraverso un percorso di lettura che prende a riferimento due pietre miliari degli “scritti” sanfrancescani, ovvero il capitolo ventitreesimo della Regola non bollata e la seconda recensione della Lettera ai fedeli. E' manifestamente espressa dal p. Matura l'intenzione di un libro che non scontenti gli specialisti ma neanche il grande pubblico di appassionati di studi francescani. Questo libro si trova in molte bibliografie di autori che studiano il linguaggio di san Francesco d'Assisi o che comunque studiano il più ampio fenomeno del francescanesimo. Il miglior modo per conoscere l'Assisiate è conoscerne gli scritti - è un criterio che è diventato quasi canone. L'autore non è un freddo ermeneuta o un asettico filosofo del linguaggio: tutto si condensa in Dio e nel prossimo che il Santo di Assisi ha tanto amato e ha fatto amare, quel “Dio, sopra ogni cosa desiderabile, e l'uomo da amare come un fratello”.

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Gallo Mariadelaide, adelaidegallo@yahoo.it il 18 luglio 2017 alle 12:25 ha scritto:

Libro di Altissimo contenuto...una carezza balsamica dal Cielo..dagli Angeli Santi di Dio!Grazie

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Giuseppe Davide Mirabella il 18 luglio 2017 alle 08:29 ha scritto:

Giovanni Miccoli, recentemente scomparso, è stato uno dei maggiori studiosi di storia del Cristianesimo e indubbiamente un francescanista sui generis: lo dimostra il fatto che può permettersi, nel libro che sto commentando, di rovesciare l'idillio e i cliché ecologisti e miracolistici della predica agli uccelli di san Francesco, accreditando un calco scritturistico del libro dell'Apocalisse. Viene inoltre affrontata la diatriba tra frati della Comunità e gli Spirituali, affrontando con originalità aspetti della questione: Francesco sarebbe stato permissivo riguardo all'”uso povero” dei beni?; inoltre, quanto rimaneva dell'esempio di Francesco ai tempi del generalato di Bonaventura?


Giuseppe Davide Mirabella il 18 luglio 2017 alle 08:27 ha scritto:

L'autore è un profondo conoscitore delle fonti bioagiografiche del Santo di Assisi, oltre ad essere curatore della sezione seconda delle Fonti francescane, medievista e sacerdote. L'intento del libro è quello di presentare in uno studio dallo stile asciutto le fonti biografiche di Francesco d'Assisi, esponendole alla luce delle più recenti acquisizioni in fatto di analisi testuale storico-critica e filologica, e proporre al lettore strumenti per approfondire la singola fonte, con una ampia bibliografia.

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Francesco Todisco il 17 luglio 2017 alle 19:39 ha scritto:

Il libro del cardinale Robert Sarah è sicuramente un prezioso manuale di ascetica per comprendere il vero significato del Silenzio inteso non come assenza di rumore, ma quale dimensione interiore per un dialogo intimo con Dio che è "Silenzio". L'autore, sicuramente forte di una propria esperienza personale, conduce il lettore alla riscoperta del vero dialogo intimo con Dio, liberandolo da una forma teatrale di una religiosità, troppo spesso fatta di apparenza, riti, devozioni che sanno di sterile teatralità. Ringrazio il Cardinale Sarah per averci donato questo libro, meraviglioso strumento per una crescita spirituale di autentico incontro con Dio che vive in noi, in quello spazio a Lui solo accessibile: la nostra anima.

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Siriana Milani il 17 luglio 2017 alle 19:13 ha scritto:

Stupendo modo di pregare il Padre Nostro nuovo e coinvolgente

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Siriana Milani il 17 luglio 2017 alle 19:12 ha scritto:

Ravasi non si smentisce affascinante puntuale coinvolgente

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