La voce dei clienti - Libri
Tutti i commenti per «Libri» (da 21991 a 22005 di 27193)
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Giovani Insieme, giovani.insieme@movimentomariano.org il 10 settembre 2013 alle 21:06 ha scritto: Tra tutte le bellissime figure di questi giovanetti santi quella che particolarmente colpisce per la grande tenerezza è la vita di Rolando Rivi che è stato appena Beatificato da Papa Francesco. Un libretto che è molto consigliato per i giovani. Ottimo per donarlo ai cari nipoti e figli soprattutto per quelli che ricevono la prima comunione o la cresima. Un libretto prezioso per la sua comunicatività e insegnamento. Leggi tutti i commenti (3) |
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Prof. Stefano Coccia il 10 settembre 2013 alle 15:41 ha scritto: Libretto molto molto bello che mi ha lasciato un bel segno. Mi sono rispecchiato un po' nella vita di questo santo moderno, anche se sicuramente c'è un abisso tra le nostre vite. Da ragazzo anche io ero molto appassionato ed interessato alla vita religiosa ma delle volte mi sono lasciato trasportare dagli avvenimenti della vita e dal mio carattere. Da ragazzo ho perso anche diversi "amici" che si reputavano tali ma che quando io parlavo della Chiesa o di andare a pregare mi hanno voltato le spalle. Mi è piaciuto tantissimo leggere queste pagine perché mi aiutano a non vergognarmi del Vangelo e del fatto di essere cristiano. Stupende le ultime pagine dove ci sono le testimonianze e la sua eredità spirituale. Bello anche quando si parla del fatto che alcuni lo ritengono il nuovo Domenico Savio e quando dice che l'Eucaristia e la Madonna sono i due pilastri sui quali deve poggiare la vita di ogni cristiano. Ringrazio il Signore per il dono di questo ragazzo. Leggi tutti i commenti (6) |
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Deborah il 10 settembre 2013 alle 10:34 ha scritto: Pessimo libro. Operazione di catto-marketing pianificata a tavolino dalla Vallecchi Editore. Banale e scontato. Malscritto e con un'ironia fastidiosa: da evitare come la peste. Leggi tutti i commenti (14) |
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carla il 8 settembre 2013 alle 15:23 ha scritto: Un libro da leggere, da rileggere,da regalare perchè testimonianza toccante di un Amore che può tutto, può vincere persino la morte. La cosa sconvolgente è che è una storia vera, vissuta non da supereroi ma da gente che si sostiene a vicenda in "piccoli passi possibili". Un grazie di cuore, commosso, a chi questo libro l'ha voluto e l'ha scritto. Carla Leggi tutti i commenti (14) |
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Jessy Morven, jessymor@hotmail.it il 7 settembre 2013 alle 18:10 ha scritto:
Ho letto il libro, consiglio la lettura ai ragazzi delle scuole superiori dell'età di Monserrat (17 anni). Mi ha molto commosso la triste fine di questa povera ragazza che ha sofferto come Cristo. Spero sarà premiata nel futuro paradiso, quando l'Universo collasserà in un punto ed |
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Umberto Masperi il 5 settembre 2013 alle 07:32 ha scritto:
Se entriamo per la prima volta in una chiesa (edificio) mai “visitata” prima, ci ricordiamo , da buoni cristiani, che da piccoli ci hanno insegnato due gesti: il segno della croce con l’acqua benedetta, il raccoglimento ( preghiera ) davanti al “santissimo” ( riconoscibile dal piccolo cero rosso tradizionale che arde di lato )? Ma un altro suggerimento posso aggiungere:DOPO il gesto devozionale-di-rispetto può essere bella cosa percorrere le navate ed ammirare le icone, le immagini sacre. Sono quadri ( come l’arte barocca ha espresso con potenza tutta propria e caratteristica), oppure affreschi ( ed alcuni moderni fanno “a gara” con quelli del passato), vetrate ( come in ogni “duomo”, es. Milano),drappi ( come a Novara), bassorilievi, statue, ecc. Non è vero che solo nell’Età di mezzo, quando il popolo dei credenti era analfabeta, ci fosse bisogno della “biblia pauperum” ( rappresentazione di episodi biblici od evangelici, per istruzione ed aiuto alla devozione e preghiera). Ancora oggi un certo “analfabetismo di ritorno”per la Bibbia … è inutile fingere che non esista; ma anche per chi pur fosse abituato quotidianamente al testo scritto, le “icone” ( di cui sto parlando) sono molto utili , partendo anche (senza tema di dirlo subito) da quella sensibilità estetica che è propria dell’essere umano in quanto tale (pensiamo:“sensibilità” già … dal paleolitico ! con incisioni rupestri). OLTRE ad un riferimento al testo sacro costituiscono “rilettura” che l’uomo nel tempo ( o nel NOSTRO tempo) fa. Se poi un organista in vena di ulteriori emozioni diffonde certe melodie … L’ultima chiesa, non conosciuta prima, che ho visitato due domeniche fa (con una struttura architettonica moderna particolare )offriva un vero cammino di fede attraverso le proprie icone così affascinanti; mi sono fermato aspettando la celebrazione eucaristica e … mentre il sacerdote teneva l ‘omelia, mi è venuto da pensare,istintivamente: se a chi entra per la prima volta ( o forse anche ai propri parrocchiani distratti) questo “predicatore”rivolgesse l’invito : “ CONTEMPLATE le ‘icone’ “ spiegandone con profondità il significato (che porta , attraverso il linguaggio della metafora, al valore dei concetti biblico-teologici) allora la sua “predica” sarebbe un efficace commento alle letture proclamate poco prima. |
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Umberto Masperi il 4 settembre 2013 alle 10:38 ha scritto:
La Bibbia,lo sappiamo tutti, non è un libro, ma una biblioteca ( ta biblia: i libri). La stesura , il testo, dell’Antico Testamento ( che opportunamente dovremmo indicare,abituandoci, con il Primo Testamento) dai tempi dell’esilio e post esilio ha alle spalle un’esperienza di un popolo che è un unicum nella storia dell’umanità ( e lo può confermare chi,formatosi alla cultura occidentale, ha provato ad avvicinarsi ai testi sacri delle religioni orientali). Libri che vanno letti TUTTI, con una preparazione ( guida esegetica) adeguata , così, ad es,per non arrivare alla battuta,sciocca e puerile di un grande matematico dei nostri giorni ( non è che Odifreddi oltre ad avere letto frettolosamente QUALCHE pagina della bibbia ha letto ancor più frettolosamente il SUO Galilei , che allora ha scritto invano?): per non credere alla Bibbia basta leggere la Bibbia. No, non basta leggere, bisogna CAPIRE ( formazione del testo,tradizioni che l’anno preceduto, autore/i della sua stesura, generi letterari, lingua in cui è scritto, contesti storici ( di pensiero religioso,di area geografica,ecc.), “finalità”, “funzione “ - basti pensare all’ambito liturgico-sacerdotale,per fare un semplice esempio- e via dicendo). Ma dopo la lettura c’è la necessità di … abitudine : riprendere aspetti fondamentali che aiutino oltre che alla sintesi ai “recuperi” d’obbligo per chi si pone a livello di fede ( quella PAROLA non è come quella di un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, come possono essere i Poemi omerici,Eneide,Divina Commedia,Edda,Nibelunghi,ecc., : ESSA è il nostro “presente” – opera tra noi ed in noi – è il presente di TUTTI i tempi). Non ci sono scuse: la Chiesa, dopo il Vaticano II ( che troppi credenti, e forse anche alcuni sacerdoti, conoscono pochissimo ) ,nella celebrazione della liturgia eucaristica ( prima parte:liturgia della parola), già con la messa domenicale,nei tre cicli annuali, propone la lettura (anzi: la proclamazione) di molti passi della Bibbia; e se facciamo nostra l’abitudine di leggere ogni giorno, forse ogni mattina, magari sul treno di pendolari, le “ letture” del giorno, ecco che la nostra conoscenza si rafforza). |