La voce dei clienti - Libri
Tutti i commenti per «Libri» (da 24646 a 24660 di 27158)
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Frate simone maria melis il 17 giugno 2011 alle 23:01 ha scritto: ottimo libretto, con molte rifflessioni Leggi tutti i commenti (5) |
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Frate simone maria melis il 17 giugno 2011 alle 23:00 ha scritto: bellissimo....ottimo per chi si vuole avvicinare al francescanesimo |
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naruto, traversa.cristina@libero.it il 17 giugno 2011 alle 21:51 ha scritto: bellissimo mi hanno regalato proprio questo libro tra poco inzierò a leggerlo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Leggi tutti i commenti (2) |
I segreti della nuova Sistina del Vaticano. La cappella Redemptoris...
Marcianum Press
(marzo 2009, 320 p.)
Franco Landolfo il 17 giugno 2011 alle 12:29 ha scritto:
“I segreti della ‘Nuova Sistina’ del Vaticano. La cappella Redemptoris Mater” di LÁBADYOVÁ Simona-Sárah, frutto di cinque anni di ricerca, è un libro di 319 pagine interamente dedicato alla Cappella Redemptoris Mater del Vaticano di cui rappresenta il primo saggio completo ed organico che affronta con competenza sia l’aspetto artistico sia quello teologico-spirituale. La Dr.ssa Simona Sarah Labadyova oltre a essere è storico d’arte (laurea in Storia dell’Arte ed Estetica all’Università Komensky di Bratislava) è anche dottore in Teologia Spirituale (laurea presso la Pontificia Facoltà del Teresianum di Roma). |
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giovanna il 17 giugno 2011 alle 11:01 ha scritto: E' un capolavoro di umanitä e di scienza, complimenti agli autori e un ringraziamento per tanto lavoro. Leggi tutti i commenti (2) |
Uno strumento fedele nelle mani di Dio. Marie Madeleine Victoire de...
San Paolo Edizioni
(aprile 2008, 336 p.)
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Patrizia Menconi, patrizia.menconi@tiscali.it il 16 giugno 2011 alle 22:56 ha scritto: Ho avuto, purtroppo, a causa dei miei impegni, solo la possibilità di fare una lettura veloce. Rimando a tempi migliori un approfondimento di tale lettura. Trovo molto interessante il rapporto tra ritualità e le varie forme di ripetizione riscontrabili nella follia Queste ultime si presentano, infatti, non più inserite in una comunità di appartenenza e di "aggregazione" e non più come esperienza di integrazione ma come una forma di ritualità "distorta", alienante, "disancorata" da un contesto. Ci sono molti punti in comune, io penso, tra la ritualità "sana" e i meccanismi di "coazione a ripetere" propri della malattia. Penso anche alle "interpretazioni" e allla scissione della personalità di un malato schizofrenico. Trovo vhe vi siano molti spunti di riflessione su questo dato e molte possibilità terapeutiche da indagare profondamente. Niente a che vedere, naturalmente, con l'esperienza di solitudine piena di misticismo di un monaco e di un asceta. Qui il rimando a una comunità è indiretto ma pieno. |
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Lorenzo88 il 15 giugno 2011 alle 05:21 ha scritto: Sono figlio di una praticante di tale insegnamento Buddhista, convivo con questa religione da 23 anni. Ho scelto di non aderire allo stesso per mie personali convinzioni e perciò posso parlare da esterno: la Soka Gakkai non è assolutamente una setta come si vuole far credere. E men che meno inculca l'intolleranza verso le altre religioni. Sono semplicemente fandonie. Leggi tutti i commenti (5) |
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mauro spina il 14 giugno 2011 alle 22:28 ha scritto:
E' un bellisiimo libro, sono delle belle storie per l'anima che ti aiuano ad affrontare la vita quotidiana, è sono anche buone per la meditazione personale. Sono rimasto veramente contento, anzi contentissimo... |
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gabriele pillon il 13 giugno 2011 alle 21:39 ha scritto: una ricetta per l'anima low cost. Leggi tutti i commenti (5) |
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vittorio conti, vitorioconti@alice.it il 12 giugno 2011 alle 16:03 ha scritto: Contesto il commento espresso da Gino Battaglini il quale,a mio avviso, non ha capito nulla. La raccolta di Alessandra Ponticelli Conti, in ogni racconto, presenta la speranza di un futuro gioioso, del ritorno a Dio (con la D maiuscola), che è segno di letizia, non di lugubre, "monotematica" tristezza. Monotematica semmai è l'esperienza del dolore umano "che ha una voce e non varia" ( Umberto Saba). I personaggi dei racconti non sono fuori della realtà: vivono nel mondo, lo osservano e ne rifiutano i falsi valori. Che il libro abbia uno spessore umano e cristiano è testimoniato dalla recensione apparsa sull' "Avvenire" del 9 novembre 2010 nella quale viene colto il vero signficato dell'opera,cioè che:"La solitudine dei personaggi, però, si apre a "celesti corrispondenze": una sorta di scrigno prezioso dentro cui vengono custoditi, coltivati, alimentati gli affetti più cari. In questo modo la loro sofferenza riesce a dare un senso autentico di compimento, proiettandosi oltre la vita". Leggi tutti i commenti (2) |
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liliana speziale, liliana.speziale@tiscali.it il 11 giugno 2011 alle 14:29 ha scritto:
Sono felice di aver ritrovato il mio maestro di musica delle medie. |
Philbert il ranocchio - L'avventura della vita. Guida per educatori...
Elledici
(novembre 1998, 128 p.)
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