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La voce dei clienti - Libri

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Franco Tancredi, andir.li@libero.it il 26 maggio 2008 alle 17:14 ha scritto:

Ho assisto a innumerevoli esorcismi ed è proprio come mi sembra sia descritto in questo libro.
Infatti il peccato, che è uno spirito, comporta lo staccamento dell'anima dal corpo e nello stesso corpo vive il peccato (lo ha ricordato anche Benigni dicendo che nel corpo dei traditori vive il diavolo) che noi chiamiamo lussuria, sessualità, superbia, orgoglio, violenza, odio, mancanza di ragionamento ecc..
L'anima va all'inferno e un segno per ricnoscere questa condizione è la mancanza di sorriso.
Chi è in questa condizione non può accorgersi xkè non è lui a pensare ma il diavolo in lui.
Se riescer a credere almeno un pò la preghiera, il digiuno e la penitenza sono le sue armi, ma oltretutto la sua fede sarà la sua speranza.

franco tancredi

laurea marco orsolino, morsol@inwind.it il 20 maggio 2008 alle 14:32 ha scritto:

La lettura di questo libriccino, che è poi la fedele trascrizione di quanto avrebbe detto questo prete dannato tramite una persona posseduta dal suo spirito, mi pare molto utile per richiamare a tutti noi credenti una verità tanto semplice quanto scomoda e, proprio per questo, continuamente negata o "smussata", nella sua crudità, anche da molti eminenti pensatori: l'Inferno esiste. Dio è amore, ma è anche giusto, e quando saremo morti non potremo più nè meritare nè demeritare. E' il messaggio che mi pare più evidentemente traspaia da questo libro, che è, in prima battuta, rivolto ai sacerdoti. Il tomo è di facile e di agevole lettura, e ne consiglio la lettura a tutti.

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Un utente il 25 maggio 2008 alle 01:42 ha scritto:

è una bellissima publicazione...veramente bella legetelo!


Ettore Ferrero, ferrero.ettore@teletu.it il 23 maggio 2008 alle 11:38 ha scritto:

Il libro, che ho appena terminato di leggere, espone in tutta la sua gravità il problema del fenomeno delle mafie: camorra e Cosa Nostra. L'esperienza diretta di Monsignor Riboldi, che dopo le stragi del'92, in cui persero la vita i magistrati Falcone e Borsellino dovette, la Chiesa, occuparsi di questo spazio relegato allo Stato, per infondere di nuovo fiducia e coraggio tra la società, soprattutto, tra quella più percossa dalla violenza mafiosa.
Un libro toccante, e di facile provocazione giovanile, i cui >,rappresentino >, per offrire quello spiraglio di luce, che attraverso il coraggio, e la Parola del Signore, tutto è possibile: un mondo nuovo è possibile...
Grazie.
Ettore Ferrero...-


claudio delli il 21 maggio 2008 alle 09:04 ha scritto:

finalmente un libro di poesie toscano


roberto mezzana il 20 maggio 2008 alle 22:02 ha scritto:

il messale è fatto bene, per me che sono catechista (e con gli altri catechisti del gruppo, dobbiamo animare la celebrazione eucaristica), avrei preferito che per ogni domenica ci fossero degli spunti per la preghiera dei fedeli, e che il messale fosse stampato prima del marzo 2008; comunque complimenti, spero che quando verranno stampati anche i nuovi lezionari feriali, verrà tempestivamente stampato anche il messale feriale.

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germana sgroi il 20 maggio 2008 alle 21:05 ha scritto:

è un libro molto profondo, scritto da un parroco che ha un carisma speciale. Lo consiglio a coloro i quali vogliono approfondire l'argomento con amore e con fede, seguendo le parole di una persona che nel corso della sua vita, ha lasciato un'impronta divina al suo passaggio. grazie don Vittorio e prega per noi, ora che sei in Cielo puoi aiutarci ancora di più.

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Il pastore di Erma - Tessore Dag
Libro

Gaetano Ferri il 20 maggio 2008 alle 18:45 ha scritto:

Ma è questo il modo di essere cristiani?
Per me à una vergogna scrivere, pubblicare e vendere libri a questo livello di misoginia.
La donna ha diritto ad essere rispettata, ed i Padri della Chiesa erano in un contesto storico sociale completamente diverso dall'attuale.
Se queste sono le radici cristiane dell'Europa, grazie no!
Laicità, laicità e laicità.

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rosangela di gregorio il 16 maggio 2008 alle 12:12 ha scritto:

belissimo libro anche se per una principiante come me è molto impegnativo. desidero essere informata anche su pubblicazioni sull'arte floreale contenente anche nozioni
sui primi rudimenti di qyest'arte. Grazie


Un utente il 15 maggio 2008 alle 08:44 ha scritto:

pratico (entra e lo porti ovunque), utilissimo per chi inizia la pratica del rosario e di facile apprendimento. Un bellissimo regalo per amici e parenti.

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DESY MACIS, uomocoda@alice.it il 14 maggio 2008 alle 20:42 ha scritto:

tutti e due i volumi sono molto molto ma molto belli,anche se a me piace più il secondo volume:Perchè il mio personaggio preferito è Nils Amen e nel secondo volume ne parla di più.faccio i miei complimenti all autore.ciao

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Marisella De Nuccio il 14 maggio 2008 alle 11:21 ha scritto:

Per chi ami il Medioevo non esiste forse un testo capace, quanto il Callistino, di riportarlo indietro nel tempo. Il lettore si ritrova immediatamente in una dimensione diversa, rapito dal tono accorato dei sermoni, stupito di fronte alla narrazione dei miracoli di san Giacomo, attonito nel constatare quale mondo colorito e bizzarro incontrassero i pellegrini che intraprendevano il cammino verso la Galizia. Pur non trattandosi di un romanzo storico, ma semplicemente di una traduzione di una fonte latina, il testo non lascia indifferenti quanti siano alla ricerca di quelle emozioni intense che soltanto la lettura sa suscitare.

Gianfranco Altieri il 12 maggio 2008 alle 21:20 ha scritto:

Finalmente abbiamo la possibilità di leggere "Il Codice callistino" nella prima edizione integrale italiana tradotta da Vincenza Maria Berardi nell'ambito di un progetto di ricerca sviluppato nell'Università di Perugia dal "Centro Italiano di Studi Compostellani". Negli anni passati, solo alcune parti di questo importante testo latino, redatto nel XII secolo, erano state tradotte in italiano. Era, quindi, come leggere una sola parte della "Divina Commedia" senza avere la possibilità di conoscerne il contesto generale e le motivazioni dell'autore. Per di più le precedenti traduzioni parziali erano state sviluppate su una trascrizione del manoscritto realizzata nel 1944 e che, comunque, presentava parecchie lacune. Ora, finalmente, disponiamo di un'elegante traduzione del testo integrale che, oltre tutto, si avvale della nuova edizione filologica pubblicata nel 1998. E così la lettura de "Il Codice callistino" ci coinvolge totalmente e ci conduce in una meravigliosa città del XII secolo, la Santiago di Compostella ubicata lì dove, secondo l'uomo medievale, erano i confini del mondo. E proprio lì, sul sepolcro dell'apostolo Giacomo, giungeva una moltitudine di pellegrini provenienti da tutt'Europa. Da lì, da Santiago, i pellegrini riprendevano la via del ritorno, portando nella mente e nel cuore i racconti della vita del santo, la traslazione del suo corpo, i suoi miracoli e, inoltre, le imprese di Carlomagno impegnato a liberare dagli infedeli la strada che conduceva a Compostella. Queste e tante altre storie, raccolte ne "Il Codice callistino" assieme a cantici, citazioni bibliche e sermoni venivano veicolati su tutte le strade europee con un messaggio carico di intense suggestioni e di spiritualità cristiana. È lo stesso messaggio che ancora oggi accomuna genti di ogni età e di ogni provenienza che si mettono in Cammino verso Santiago di Compostella alla ricerca di quei valori che aiutino a rintracciare la strada maestra in un mondo che tende a smarrirla.


luca strano, bm1883@gmail.com il 13 maggio 2008 alle 08:19 ha scritto:

ho letto il libro è una storia dolcissima che parla di uno stupendo rapporto d'amore tra madre e figlio.la malattia del figlio viene raccontata come una cosa normale, quasi come se servisse a rafforzare il vincolo d'amore.traspare perfettamente ogni sentimento ed ogni emozione della madre, da quando perde la prima bambina ad ogni istante della gravidanza e del parto. un libro assolutamente da leggere e da consigliare. meraviglioso.

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Un utente il 8 maggio 2008 alle 14:29 ha scritto:

Solo qualche idea è carina, ma si perde nelle descrizioni inutili e ridondanti presenti in ogni episodio. L'idea sarebbe anche buona, ma sviluppata in maniera noiosa e pesante. Peccato davvero, perchè gli spunti di riflessione personale, del rapporto con Gesù ecc ecc ci sono, ma non si colgono se non stando davvero attenti.

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