Citazione spirituale

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Il profeta - Kahlil Gibran
E-book

Gioele Pelonero il 16 gennaio 2017 alle 01:19 ha scritto:

Cosa dire sul Profeta? E' un libro che personalmente apprezzavo maggiormente in passato, perché capace di suggerire ispirazioni e indicare correnti dell'anima, parlando al cuore del lettore. Allo stesso tempo, però, sia dal punto di vista del genere letterario che dello stile, Gibran non poche volte rimane imbrigliato in una confusione dei significati e in una espressione non perfetta che oscurano invece di illuminare. In ogni caso è un libro di qualità, ma il lettore difficilmente vi troverà una rivelazione interiore o la luce del contatto intimo con Dio.


matilde il 15 gennaio 2017 alle 16:46 ha scritto:

un libro controcorrente, da leggere in vista del Sinodo sui giovani!


patrizia zampetti il 15 gennaio 2017 alle 16:31 ha scritto:

Un libro che ho letto con vero piacere. Facile da comprendere e molto pratico, perché dà consigli concreti per vivere , allontanando la malattia in questione. Consigliabile anche a coloro che hanno vissuto da vicino la depressione come me.

Compieta
Libro
San Paolo Edizioni (giugno 2013, 64 p.)

lucrezia stellardi il 15 gennaio 2017 alle 12:58 ha scritto:

E' UN LIBRETTO MOLTO UTILE DA TENERE SUL COMODINO, SEMPLICE NEL SUO UTILIZZO CHE TI PERMETTE DI CONCLUDERE LA GIORNATA IN PREGHIERA

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Padre Alfredo Pereira il 15 gennaio 2017 alle 11:37 ha scritto:

Chi conosce la saggezza del Cardinale potrà apprezzare il modo in cui viene esposto questo complesso libro. Un equilibrio tra il componente biblico, il componente pastorale, il componente culturale. Veramente da tenere in considerazione.


Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 03:03 ha scritto:

non ho ancora letto il libro, ma credo che lo acquisterò in futuro. L'autore, mio concittadino, è da tempo incaricato del ministero di esorcista nella diocesi di Palermo, e ha scritto vari libri e partecipato a incontri di preghiera in più regioni. Invito tutti a pregare per le persone che soffrono di mali spirituali: io ne conosco qualcuna e vi assicuro che sono situazioni molto pesanti e pericolose. Preghiamo anche perché nessuno cada più nella trappola dell'occultismo e in quella del peccato, e tutti gli uomini riconoscano che solo l'amore salva, che solo in Dio c'è salvezza.

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Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 02:29 ha scritto:

Consiglio la lettura. Il libro comprende 86 liriche di un autore induista, dunque decisamente lontano dall'anima della fede cristiana, ma nonostante ciò capace di far immedesimare il lettore nelle poesie che espongono il binomio che sussiste fra Tagore stesso e il 'dio' Krsna, nel quale però un cristiano può facilmente riconoscere il Volto del Padre, raggiungendo uno stile elevato e puro ed esprimendo l'essenza della trascendenza dell'anima, fra speranze e dolori della vita.


Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 02:10 ha scritto:

Il libro è uno dei sei Documenti di Malines, i testi che costituiscono la base ecclesiale del Rinnovamento carismatico nella Chiesa, e che riassumono i punti principali che il movimento si propone di vivere per incarnare un'autentica spiritualità cattolica alla riscoperta del dono dello Spirito Santo. Ciononostante Il riposo nello Spirito, che naturalmente affronta il tema contenuto nel titolo, appare più come una ricerca storica che come un'approfondimento spirituale che giova al credente nella sua personale vita di fede. Inoltre il testo è poco più di un libriccino. Lo ritengo utile più che altro per poter comprendere essenzialmente il fenomeno del riposo nello Spirito e saper discernere bene i casi nei quali questo accade.

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Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 02:01 ha scritto:

Attraverso il Trattato della vera devozione a Maria, san Luigi Maria intende esprimere il concetto fondamentale dell'appartenenza a Maria come appartenenza a Gesù come anima della devozione mariana, mediante la Devozione da lui esposta, che consiste nel dono totale di sé e della propria vita alla Santissima Vergine e in una concreta imitazione della Sua Persona e delle Sue Virtù. Più che per lo stile con il quale il libro è scritto, le cinque stelle del mio voto premiano il fine dell'opera, cioè riaffermare l'indispensabilità della presenza della Madre nella personale vita del credente per raggiungere la perfetta unione con Dio.

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Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 01:54 ha scritto:

Avendo letto tutti i sette libri, non posso che consigliare l'acquisto solamente per approcciarsi per la prima volta al genere fantasy, come ho fatto io, nonostante in vari episodi dei romanzi ci siano aspetti che ho davvero gradito ben poco: un'eccessivo e inopportuno rimando dell'autore a situazioni delle quali è scorretto e nocivo parlare, specialmente dato che il pubblico di Narnia non può che essere di tenera età. Il lettore, infatti, non si aspetti di certo di scoprire una vera e propria saga articolata su cardini storici, geografici, culturali e mitologici ben definiti, né una narrazione fluida ed elevata come quella del Signore degli anelli: i sette libri sono più simili a racconti fiabeschi che a romanzi epici, hanno una durata minima e una trama spezzata che spazia notevolmente da un volume all'altro, e inoltre il mondo in cui avvengono le vicende esposte appare come trasposto dal 'brodo primordiale' della prima stesura dell'autore, senza avere raggiunto una vera definizione o maturazione. Di conseguenza l'aspetto simbolico assume un'importanza di prim'ordine per contrastare la vaghezza complessiva dell'espediente del viaggio fra i mondi, in cui il leone Aslan, chiara allegoria di Gesù, ha un ruolo eminente pur senza occupare il medesimo spazio dei vari protagonisti. A mio parere solo uno o due libri hanno una caratura superiore, ma che in ogni caso non migliora l'aspetto generale dell'opera. Il mio consiglio, quindi, non può che essere di acquistare il Silmarillion e il Signore degli anelli, se non li avete ancora letti.

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Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 01:44 ha scritto:

Con tutto rispetto per il libro, che ho letto e in parte apprezzato, bisognerebbe ammettere che piuttosto l'indicazione corretta dell'età dovrebbe essere 'dagli undici anni in giù'. E' decisamente più simile a un racconto fiabesco che a un romanzo fantasy, notevolmente corto - come ciascuno dei sette libri che compongono la 'saga', e non ha nulla di simile, per comprendere chiaramente il concetto, con il Signore degli anelli. Salva la complessività del romanzo l'intreccio cristiano, con la presenza del leone-creatore Aslan, ma onestamente non riesco a consigliare l'acquisto se non per un regalo ai propri figli, come occasione di crescita interiore, oppure per approcciarsi per la prima volta al genere fantasy - inteso nel modo più generale possibile -, come ho fatto io.


Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 01:38 ha scritto:

Penso che questo sia lo stesso libro che io ho comprato, perché il prezzo, il titolo e la casa editrice sono identici, sebbene la copertina sia diversa e probabilmente io abbia acquistato la nuova edizione. In ogni caso è senza dubbio una completa raccolta di preghiere e invocazioni allo Spirito Santo, ma è di carattere perlopiù catechistico e non catechetico, e non approfondisce minimamente la riflessione sullo Spirito, né alla Sua presenza nella vita personale del credente. Contiene comunque una certa di quantità di preghiere e novene, ma non è certamente da intendersi come libro di formazione o di crescita spirituale.

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San Charbel. Sole d'Oriente
Libro
Gribaudi (giugno 2011, 128 p.)

Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 01:31 ha scritto:

Libro sintetico in cui sono racchiusi i punti principali della vita e della spiritualità del grande monaco libanese maronita, san Charbel Makhlouf, in gran parte reperiti nei documenti relativi alle testimonianze dirette delle persone che lo hanno conosciuto quand'era ancora in vita. Sebbene non approfondisca più di tanto i fatti narrati e si limiti perlopiù ad elencare una cospicua serie di episodi che vedono come protagonista san Charbel, è uno strumento utile per avvicinarsi a questo gigante della fede, campione di santità ed esempio irreprensibile di austerità e penitenza, particolarmente vicino ai suoi devoti anche e soprattutto in seguito alla sua morte. Se fossero disponibili altri libri su san Charbel, consiglierei di valutare bene la scelta prima di procedere a un eventuale acquisto.

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Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 01:23 ha scritto:

Non so se questa sia la versione che ho io, dato che non sono un esperto di editoria e ignoro il significato dell'espressione 'copertina rigida TELATA', ma suppongo di sì, se questa sta a significare che (purtroppo) la scritta dorata al centro della copertina è inesorabilmente destinata a logorarsi, a meno che la Scrittura non sia lasciata a prendere polvere nei cassetti della scrivania. Al di là dell'edizione, per una vita cristiana profonda e completa, insieme a una preghiera costante e a una limpida partecipazione ai Sacramenti, la luce della Parola è assolutamente indispensabile, per potere rivedere nei Libri Sacri la propria storia e l'amore personale di Dio per sé. La cosa fondamentale, nell'approcciarsi alla Bibbia, è ricordarsi che Essa non è né un pratico manuale di istruzioni, né un vivido ricordo di eventi passati, sebbene sia al contempo lampada ai passi del credente e ricchissima fonte storico-letteraria, ma che, al contrario, Essa è il Fuoco partorito dall'eternità dal Cuore dell'Altissimo e compiuto, nella potenza dello Spirito Santo, nella Morte e Risurrezione di Gesù, e nel Quale e attraverso il Quale ogni uomo e il mondo intero trovano e ricevono il compimento del proprio destino e della propria salvezza. L'assidua meditazione della Bibbia aiuta a entrare nell'intimità con Dio, a rileggere le vicende della vita e dell'anima alla Sua luce, a costruire insieme a Lui un rapporto solido e verace.

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Gioele Pelonero il 15 gennaio 2017 alle 01:15 ha scritto:

Il Silmarillion è il compendio del nucleo essenziale della produzione mitologica di Tolkien. La narrazione dell'opera si snoda attorno alle vicende di singoli personaggi e varie nazioni di Arda, che si dipartono dal tempo fuori dal tempo risalente a prima della Creazione del mondo attraverso le tre ere di Ea, l'Universo, e che sono incentrate sulla storia dei tre Silmarilli, le gemme sacre forgiate nelle Terre Immortali e nelle quali è racchiusa la luce degli Alberi d'Oro e d'Argento, dalla sorte delle quali dipende il destino del mondo. Lo stile e il tono sono indubbiamente elevati e aulistici, ma denotano nel loro complesso l'assenza di un'organicità di fondo alla base del romanzo, che in questo modo appare maggiormente come una raccolta di racconti, pubblicata, infatti, postuma dal figlio dell'autore, e da quest'ultimo curata per rifinire e connettere le diverse parti lasciate incompiute dal padre, morto nel 1973. In ogni caso il Silmarillion rimane un'opera di primo livello nell'odierno sterile panorama del fantasy, e probabilmente, agli occhi dello stesso Tolkien, la più importante opera da lui composta, la miniera di storie e miti da cui attinge anche la base del Signore degli anelli.