Citazione spirituale

La voce dei clienti

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Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 15:35 ha scritto:

Un libro essenziale per quanti vogliono celebrare la Liturgia delle Ore seguendo il corso dell'anno liturgico, i vari tempi, le solennità e i vari santi del Calendario Romano.

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Kyriale
Libro
Libreria Editrice Vaticana (gennaio 1997, 96 p.)

Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 15:33 ha scritto:

Agile libello contenente tutto l'Ordinario della Messa in canto gregoriano con le varie Missae, nelle varie melodie gregoriane.


Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 15:30 ha scritto:

Ultimo fra i libri liturgici ad essere stato riformato dopo il Concilio Vaticano II, presenta il ricordo dei santi, una interessante parte dedicata all'approfondimento storico e teologico. Particolarmente utile nei monasteri ove se ne consiglia la lettura in coro, prezioso anche nelle parrocchie per conoscere i santi, giorno per giorno, che hanno testimoniato Cristo sino all'effusione del sangue. Particolarmente utile per la veglia della Notte di Natale poichè contiene la Kalenda, il racconto storico della Nascita di Cristo, il cui canto è stato introdotto da diversi anni nella Messa Papale.

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Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 15:24 ha scritto:

La Liturgia delle Ore riformata secondo i decreti del Sacrosanto Concilio Ecumenico Vaticano II. Un volume prezioso nel contenuto ed elegante nella forma, da portare sempre con se per la preghiera delle ore canoniche. Il volume 1 riporta la liturgia del tempo di Avvento e Natale.


Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 15:23 ha scritto:

La Liturgia delle Ore riformata secondo i decreti del Sacrosanto Concilio Ecumenico Vaticano II. Un volume prezioso nel contenuto ed elegante nella forma, da portare sempre con se per la preghiera delle ore canoniche. Il volume 2 riporta tutta la liturgia del tempo di Quaresima, Triduo Pasquale, Pasqua; dal Mecoledì delle Ceneri fino alla Pentecoste.


Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 15:18 ha scritto:

Libro liturgico che non contiene formule celebrative ma precise indicazioni sul modo di celebrare, i movimenti da compiere, le cose da predisporre, le vesti da indossare, ecc.
Il titolo si riferisce ai vescovi ma il libro non è rivolto solo ad essi ma a tutti i sacerdoti perché apprendano la corretta ars celebrandi. Un valido aiuto anche per i ministranti più esperti, i cerimonieri, i sacerdoti e diaconi.

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Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 15:15 ha scritto:

Libro liturgico contenente le formule di benedizione per le varie circostanze della comunità cristiana e per la vita dei singoli fedeli. Sono riportate anche benedizioni riguardanti la pietà popolare, le ricorrenze civili. Tutti gli ambiti della vita umana sono accompagnati da un opportuno sacramentale ivi contenuto, dal bambino nel grembo della puerpera fino all'anziano e infermo. In appendice sono posti dei riti riservati al vescovo: il rito dell'incoronazione di un'immagine della Beata Vergine Maria, l'ingresso di un nuovo parroco e il mandato dei ministri straordinari dell'eucarestia.

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Umberto Masperi, masperi.umberto@yahoo.it il 21 settembre 2012 alle 13:22 ha scritto:

San Paolo.

La sua figura giganteggia nella Chiesa delle origini;la associamo al concetto di ‘apostolo delle genti’, della universalità della Chiesa. Il nostro ‘presente’: quella stupenda stagione della chiesa dei nostri tempi,il Vaticano II, quando si comprese meglio, come mai prima, questa ‘vocazione’ all’universalità ed il problema ( da intendere correttamente) di “apertura” al mondo. Il grande papa Montini volle insistere nella sottolineatura e dare il suo esempio, a cominciare con la scelta del nome mai così appropriata (Paolo VI) e ‘proseguendo’ con i viaggi , ‘uscendo’ dalla ‘chiusura’ del Vaticano, in cammino come gli Apostoli.

*Le svolte epocali si comprendono solo se si ha uno spessore storico ( da ricordare a certi ‘tradizionalisti’);la ricorrenza del mezzo secolo dell’inizio del Concilio ne potrà essere l’occasione, dopo la celebrazione dell’anno paolino che abbiamo alle spalle (2008-2009).
+ “ Io sono giudeo, nato a Tarso … istruito ai piedi di Gamaliele nella rigorosa osservanza della legge dei padri,pieno di zelo per Dio, aemulator Dei “ ( Atti,22,3)
+ “… sono vissuto come fariseo,secondo la setta più osservante, secundum diligentissimam sectam , della nostra (= dei Giudei) religione” ( 26,5)
+ “ Io ho perseguitato( persecutus sum –edioxa) a morte questa Via mettendo in catene e gettando in prigione uomini e donne” (22,4).
+ “ … mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco … all’improvviso una gran luce venuta dal cielo mi folgorò tutt’intorno” (22,6)
+ “ … tornato a Gerusalemme,mentre stavo pregando nel Tempio fui rapito in estasi ……. Ma egli mi disse:” Va’, perchè ti manderò lontano tra i pagani” (22,17.21)

^^^^ IL FILM. Penso che la maggior parte di noi ‘conosca’ San Paolo dalla testimonianza delle sue lettere; la stessa celebrazione eucaristica le ‘utilizza’ spesso nella ‘seconda lettura’ della Liturgia della Parola. Forse solo chi ha letto alcuni libri di esegeti del nostro tempo sulla vita di San Paolo ha una ‘informazione’ su Saulo prima della sua conversione. Questo film forse può offrire un’occasione utile in tal senso ( praticamente la sua prima metà). La narrazione filmica è ben fatta a questo livello, con scene a ritmo rapido, anche se si può avere l’impressione di poca attenzione alla dimensione interiore dei personaggi ( ma questo aspetto viene ‘recuperato’ nel corso del film). L’ INIZIO è fortemente carico di valore simbolico: la gara di lotta tra Saul (fariseo) e Ruben (sadduceo) in cui emerge la “forza” di entrambi ( teniamo subito presente che Ruben è personaggio di fantasia,voluto dal regista , Roger Young, che intendeva così sottolineare in “San Paolo” che nella sua vita dovette affrontare spesso grandi ostilità, di persone e di ambiente. Capiremo con lo scorrere delle scene la ‘intensità’ della lotta tra i due,fino al drammatico esito finale).

BARNABA,PIETRO,GIOVANNI: l’attacco incessante dell’ambiente giudaico ( e romano) verso i seguaci di Cristo. La RESPONSABILITA’ di Saul nell’uccisione (lapidazione) di Stefano ( qui abbiamo, a livello di linguaggio filmico, il rallentamento dello scorrere delle immagini con il silenzio che interrompe la voce della folla). SAUL ha fatto la sua scelta, dopo momenti di una certa ‘indecisione’ di fronte alla furia di un Ruben ed altri ebrei nel volere la morte dei convertiti a Cristo . Trovandosi di fronte a Barnaba gettato in carcere, Saul incontra la capacità di ‘resistenza’ di costui; ad essa fa seguire subito la decisione di una energica repressione: Saul ha l’autorizzazione ufficiale rilasciata sulla pergamena ( che però brucia mentre parla nella Sinagoga di Damasco, sottolineando che è la sua volontà a dover prevalere). In questa PRIMA PARTE il film ci mostra,con gli episodi testimoniati negli Atti, l’ostilità di tutto l’ambiente giudaico verso Pietro e gli apostoli : questo lavoro ,perciò, ci è utile per “completare” quanto si può vedere in modo meno dettagliato nel film “Pietro” ( quello precedente , di questa serie, cui rimando). DOPO LA CONVERSIONE inizia la predicazione ( “sono un nuovo uomo con un nome nuovo:Paolo”).

POCHISSIMI RICHIAMI: a) Il confronto tra Pietro e Paolo (Pietro : “ Prima i giudei, poi i pagani” dice rivolgendosi a Paolo che ritiene di doversi recare presso i pagani); b) Ma in seguito abbiamo Pietro che difende la sua nuova scelta ,di battezzare i pagani , davanti agli altri apostoli nella loro intransigenza;c) L’uomo Paolo nella sua fragilità ( dopo che ci è stato mostrato l’arresto di Giacomo,da parte dei soldati romani,mentre battezza, e la sua uccisione): Paolo ha paura per la sofferenza (come gli aveva predetto il Signore) che avrebbe incontrato andando a predicare; d) L’inizio del primo viaggio di Paolo e Barnaba che sbarcano nell’isola di Cipro ( viene introdotto l’utilizzo di cartine geografiche che mostrano il cammino che viene percorso,utilizzo ripetuto in seguito altre volte ); e) Nella presentazione dei viaggi di Paolo vengono spesso citate le parole tratte dalle sue lettere ( un ‘limite’, osservo: non abbiamo precise indicazioni sulla fondazione delle ‘Chiese’ – comunità - nelle città più importanti sorte in esse; l’attenzione del regista è sempre focalizzata sulla persona dell’apostolo); f) Efficace anche la sequenza sul “primo concilio di Gerusalemme”.

INFINE: la ripetuta dichiarazione della volontà di recarsi a Roma; dopo aver subito dure prove, fino al reale pericolo di perdere la vita, il suo “ Cesarem appello”, l’addio a Barnaba ( il commovente abbraccio) mentre sta per imbarcarsi; … il naufragio … l’ultima sequenza: il cammino che lo porta a Roma (vista da lontano).

*** Bravi gli attori,bravo il regista. Dopo aver ‘gustato’ questo film, che ha un suo merito, mi vengono in mente le parole di San Paolo ( dopo quelle che ho posto all’inizio).

“Mihi enim vivere Christus est et mori lucrum”(Phil.1,21)

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Umberto Masperi il 21 settembre 2012 alle 13:20 ha scritto:

AVVERTENZA.

Per un errore di trasmissione il mio precedente commento del 20 settembre 2012 alle 19:13 fa riferimento ad un altro DVD : San Paolo del regista Roger Yong, cui rimando.

Umberto Masperi il 20 settembre 2012 alle 19:13 ha scritto:

San Paolo.

La sua figura giganteggia nella Chiesa delle origini;la associamo al concetto di ‘apostolo delle genti’, della universalità della Chiesa. Il nostro ‘presente’: quella stupenda stagione della chiesa dei nostri tempi,il Vaticano II, quando si comprese meglio, come mai prima, questa ‘vocazione’ all’universalità ed il problema ( da intendere correttamente) di “apertura” al mondo. Il grande papa Montini volle insistere nella sottolineatura e dare il suo esempio, a cominciare con la scelta del nome mai così appropriata (Paolo VI) e ‘proseguendo’ con i viaggi , ‘uscendo’ dalla ‘chiusura’ del Vaticano, in cammino come gli Apostoli.

*Le svolte epocali si comprendono solo se si ha uno spessore storico ( da ricordare a certi ‘tradizionalisti’);la ricorrenza del mezzo secolo dell’inizio del Concilio ne potrà essere l’occasione, dopo la celebrazione dell’anno paolino che abbiamo alle spalle (2008-2009).
+ “ Io sono giudeo, nato a Tarso … istruito ai piedi di Gamaliele nella rigorosa osservanza della legge dei padri,pieno di zelo per Dio, aemulator Dei “ ( Atti,22,3)
+ “… sono vissuto come fariseo,secondo la setta più osservante, secundum diligentissimam sectam , della nostra (= dei Giudei) religione” ( 26,5)
+ “ Io ho perseguitato( persecutus sum –edioxa) a morte questa Via mettendo in catene e gettando in prigione uomini e donne” (22,4).
+ “ … mentre ero in viaggio e mi avvicinavo a Damasco … all’improvviso una gran luce venuta dal cielo mi folgorò tutt’intorno” (22,6)
+ “ … tornato a Gerusalemme,mentre stavo pregando nel Tempio fui rapito in estasi ……. Ma egli mi disse:” Va’, perchè ti manderò lontano tra i pagani” (22,17.21)

^^^^ IL FILM. Penso che la maggior parte di noi ‘conosca’ San Paolo dalla testimonianza delle sue lettere; la stessa celebrazione eucaristica le ‘utilizza’ spesso nella ‘seconda lettura’ della Liturgia della Parola. Forse solo chi ha letto alcuni libri di esegeti del nostro tempo sulla vita di San Paolo ha una ‘informazione’ su Saulo prima della sua conversione. Questo film forse può offrire un’occasione utile in tal senso ( praticamente la sua prima metà). La narrazione filmica è ben fatta a questo livello, con scene a ritmo rapido, anche se si può avere l’impressione di poca attenzione alla dimensione interiore dei personaggi ( ma questo aspetto viene ‘recuperato’ nel corso del film). L’ INIZIO è fortemente carico di valore simbolico: la gara di lotta tra Saul (fariseo) e Ruben (sadduceo) in cui emerge la “forza” di entrambi ( teniamo subito presente che Ruben è personaggio di fantasia,voluto dal regista , Roger Young, che intendeva così sottolineare in “San Paolo” che nella sua vita dovette affrontare spesso grandi ostilità, di persone e di ambiente. Capiremo con lo scorrere delle scene la ‘intensità’ della lotta tra i due,fino al drammatico esito finale).

BARNABA,PIETRO,GIOVANNI: l’attacco incessante dell’ambiente giudaico ( e romano) verso i seguaci di Cristo. La RESPONSABILITA’ di Saul nell’uccisione (lapidazione) di Stefano ( qui abbiamo, a livello di linguaggio filmico, il rallentamento dello scorrere delle immagini con il silenzio che interrompe la voce della folla). SAUL ha fatto la sua scelta, dopo momenti di una certa ‘indecisione’ di fronte alla furia di un Ruben ed altri ebrei nel volere la morte dei convertiti a Cristo . Trovandosi di fronte a Barnaba gettato in carcere, Saul incontra la capacità di ‘resistenza’ di costui; ad essa fa seguire subito la decisione di una energica repressione: Saul ha l’autorizzazione ufficiale rilasciata sulla pergamena ( che però brucia mentre parla nella Sinagoga di Damasco, sottolineando che è la sua volontà a dover prevalere). In questa PRIMA PARTE il film ci mostra,con gli episodi testimoniati negli Atti, l’ostilità di tutto l’ambiente giudaico verso Pietro e gli apostoli : questo lavoro ,perciò, ci è utile per “completare” quanto si può vedere in modo meno dettagliato nel film “Pietro” ( quello precedente , di questa serie, cui rimando). DOPO LA CONVERSIONE inizia la predicazione ( “sono un nuovo uomo con un nome nuovo:Paolo”).

POCHISSIMI RICHIAMI: a) Il confronto tra Pietro e Paolo (Pietro : “ Prima i giudei, poi i pagani” dice rivolgendosi a Paolo che ritiene di doversi recare presso i pagani); b) Ma in seguito abbiamo Pietro che difende la sua nuova scelta ,di battezzare i pagani , davanti agli altri apostoli nella loro intransigenza;c) L’uomo Paolo nella sua fragilità ( dopo che ci è stato mostrato l’arresto di Giacomo,da parte dei soldati romani,mentre battezza, e la sua uccisione): Paolo ha paura per la sofferenza (come gli aveva predetto il Signore) che avrebbe incontrato andando a predicare; d) L’inizio del primo viaggio di Paolo e Barnaba che sbarcano nell’isola di Cipro ( viene introdotto l’utilizzo di cartine geografiche che mostrano il cammino che viene percorso,utilizzo ripetuto in seguito altre volte ); e) Nella presentazione dei viaggi di Paolo vengono spesso citate le parole tratte dalle sue lettere ( un ‘limite’, osservo: non abbiamo precise indicazioni sulla fondazione delle ‘Chiese’ – comunità - nelle città più importanti sorte in esse; l’attenzione del regista è sempre focalizzata sulla persona dell’apostolo); f) Efficace anche la sequenza sul “primo concilio di Gerusalemme”.

INFINE: la ripetuta dichiarazione della volontà di recarsi a Roma; dopo aver subito dure prove, fino al reale pericolo di perdere la vita, il suo “ Cesarem appello”, l’addio a Barnaba ( il commovente abbraccio) mentre sta per imbarcarsi; … il naufragio … l’ultima sequenza: il cammino che lo porta a Roma (vista da lontano).

*** Bravi gli attori,bravo il regista. Dopo aver ‘gustato’ questo film, che ha un suo merito, mi vengono in mente le parole di San Paolo ( dopo quelle che ho posto all’inizio).

“Mihi enim vivere Christus est et mori lucrum”(Phil.1,21)


Studente Giancarlo Cigala il 21 settembre 2012 alle 12:05 ha scritto:

Uno dei libri liturgici più importanti, contenente l'Ordinario della Messa, le orazioni e le varie formule eucologiche, completato da un agevole orazionale per la preghiera dei fedeli. Una edizione di dimensioni più piccole per esser più facilmente trasportabile e anche più economica.

Tavoletta sagomata "Vieni Santo Spirito"
Articolo Religioso

Catechista LORENA COLOMBO il 20 settembre 2012 alle 22:47 ha scritto:

Veramente belle! Perfette e piacevoli anche le finiture! Le consiglio vivamente

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P S il 20 settembre 2012 alle 11:14 ha scritto:

Una piccolissima coroncina per aiutarci a pregare in ogni momento. Quando non si ha la possibilità di pregare una corona intera del Rosario, sarà molto gradita alla Madonna anche una sola decina, recitata con il cuore. Questo piccolo oggetto ripropone la corona missionaria in un'unica decina, dedicando due soli grani ad ogni continente. Così potremo pregare per tutto il mondo senza fatica e in ogni momento. Queste coroncine vanno portate sempre con sè, molti le tengono in tasca o nella borsa, per non dimenticarsi di pregare e approfittare invece di ogni occasione per alzare il cuore a Dio.

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Quadretto "Prima Comunione"
Articolo Religioso

P S il 20 settembre 2012 alle 11:08 ha scritto:

Una idea nuova da regalare agli invitati alla Prima Comunione dei propri figli. Una bomboniera che ricorda e richiama il momento particolarmente importante che il bambino o la bambina sta vivendo. Un momento che anche gli adulti hanno vissuto nel passato ma che spesso è stato dimenticato o messo da parte. Questo oggetto potrà essere di aiuto a tutti, per richiamare l'attenzione sul valore del Sacramento che si sta celebrando. L'Ostia è il Corpo di Cristo, il Calice contiene il Suo Preziosissimo Sangue! un occasione, anche questa, per riflettere sulla grandezza del mistero!

Scatoletta con corona Prima Comunione
Articolo Religioso

P S il 20 settembre 2012 alle 11:03 ha scritto:

Un bel pensiero da regalare ai bambini della Prima Comunione. I loro parroci o le catechiste sono invitati a far conoscere e ad insegnare la preghiera del Rosario ai bambini, una preghiera semplice che la Madonna stessa ha sempre chiesto di recitare nelle sue apparizioni ai bambini. Questo piccolo regalo, in occasione della Prima Comunione, potrebbe essere un mezzo utile e simpatico per invogliare tutti i bambini a fare quanto la Madonna desidera. Inoltre la confezione non è ingombrante e può essere portata con sè. Il Rosario, benedetto da un sacerdote, potrà essere un efficace mezzo di protezione e di evangelizzazione anche per i più piccoli.

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